La strage continua


Mercoledì 23 Novembre sono morti sei operai. Sei operai morti in un giorno.
Giovedì 17 Novembre abbiamo registrato sempre in una sola giornata di ieri quattro infortuni mortali.

Nella giornata di ieri altre tre persone sono decedute sul lavoro. Tre lavoratori sono morti a poche ore di distanza a Bergamo, Roma e Oristano.

Venerdì mattina, intorno alle 5 una violenta esplosione ha distrutto la cartiera Ca-Ma di Lallio, alle porte di Bergamo. L'operaio addetto alla caldaia, Rosario Spampinato, 50 anni, è morto, mentre altri sette colleghi sono riusciti a salvarsi.

Poco dopo Ioan Tohanean, ha perso la vita in un cantiere di costruzioni in via Fosso Centroni, zona Anagnina a Roma.

A Oristano, invece, una commessa di 36 anni, Maria Cristina Allegretti, dipendente di un negozio di detersivi alla spina, è morta dopo essere rimasta schiacciata da un distributore automatico che era stato appena scaricato da un camion nel cortile del negozio.


Ci uniamo alle parole del Capo dello Stato che ieri   è tornato a parlare di morti bianche in un messaggio al sindaco di Campello sul Clitunno (Perugia), nella ricorrenza del quinto anniversario del disastro in cui persero la vita quattro lavoratori:


 «va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti di inevitabili tragiche fatalità e nell'impegno per la sicurezza e la dignità del lavoro alcun cedimento è ammissibile».

DoppiaM

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