La battaglia sul bilancio regionale

Finanziamenti per la sanità pubblica? Per abbattere le liste d’attesa? Per il trasporto pubblico regionale? No, la destra che governa in Lombardia è più interessata alle poltrone e alle spartizioni, come quella dei dirigenti della sanità. 

Per questo in Aula abbiamo dato battaglia sul bilancio, costringendo la destra a sedersi al tavolo e ottenendo conquiste su temi importanti come il sostegno ai centri antiviolenza, al diritto allo studio, alla sanità e all’antimafia. 

Dall'abbattimento delle liste d'attesa in sanità al Patto per il Lavoro e per il Clima; dalla nuova legge per l'accesso ai servizi abitativi e housing sociale ad azioni decise contro la violenza di genere; dalle risorse per l'emergenza trasporti all'incremento dei fondi per il diritto allo studio. Abbiamo ascoltato le voci dei territori e costruito con loro questa battaglia sul bilancio. 

Dopo una due giorni di muro contro muro, in cui come opposizioni con emendamenti e ordini del giorno concreti e costruttivi abbiamo bloccato la maggioranza in aula costringendola a trattare, siamo riusciti a ottenere il loro impegno su alcuni fronti. 

Abbiamo ottenuto un’accelerazione per la realizzazione del CUP, il centro unico di prenotazione che unisce pubblico e privato convenzionato, fondamentale per combattere le liste d’attesa oggi infinite, prevedendo inoltre penalizzazioni per tutti gli enti privati convenzionati che non vi dovessero aderire. 

Siamo riusciti a mantenere il finanziamento delle Case di comunità, stralciate dalla destra, e cancellare il taglio al diritto allo studio attuato in questa sessione di bilancio da parte della Giunta Fontana, dopo la protesta fuori dal Consiglio regionale delle rappresentanze studentesche universitarie. Su questo siamo ben consapevoli che non è ancora abbastanza per rispondere alla domanda di tutte le studentesse e di tutti gli studenti e per questo continueremo a incalzare la Regione. 

Siamo infine riusciti a ripristinare i fondi per i beni confiscati alla criminalità organizzata e a raddoppiare quelli per i centri antiviolenza con uno stanziamento aggiuntivo di due milioni di euro. 

Siamo ovviamente amareggiati, ma non sorpresi dai diversi rifiuti sulle altre nostre proposte da parte della destra in Consiglio. Abbiamo chiesto l'abbattimento delle liste d'attesa in sanità, di fare un grande patto sul lavoro e sul clima, sulla transizione ecologica. Abbiamo chiesto risorse per l'emergenza trasporti. 

Dalla destra di Fontana sono arrivati solo dei forti e spiazzanti no. 

Cos'altro deve accadere in Lombardia per far sì che questa destra si renda conto che non si può più continuare con questo immobilismo. Colpo su colpo non arretreremo di un centimetro di fronte all’immobilismo della destra di Fontana. 

Pierfrancesco Majorino

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