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Visualizzazione dei post con l'etichetta mobilità

Regione taglia i rimborsi, non i dividendi

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La destra lombarda ha scelto: sta dalla parte dei dividendi , non dei cittadini. Mentre i pendolari affrontano ogni giorno ritardi, soppressioni e disservizi, la Regione continua a premiare Trenord e FNM, società che fanno utili sempre maggiori a fronte di un servizio sempre peggiore. La cancellazione del bonus per i pendolari, sostituito da un indennizzo nei fatti impossibile da ottenere, è stata un favore milionario alle società di trasporto, non certo un aiuto a chi ogni giorno si sposta per lavoro o studio. Oggi, solo perché obbligata dall’Autorità dei trasporti, la Regione riconoscerà anche le soppressioni parziali tra le cause per chiedere un rimborso. Ma per tutto il 2024 niente risarcimenti, come se i disagi vissuti fino a ieri non contassero nulla. E per chi viaggia su tratte miste? Nessun indennizzo, negato a prescindere. Questo è il modo in cui Fontana e l’assessore Lucente trattano decine di migliaia di lombardi: come utenti da spremere , non come cittadini da tutelare. No...

Stop al pedaggio sulla Milano-Meda

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Introdurre un pedaggio sulla Milano-Meda , nella tratta B2 della Pedemontana, significa trasformare un’arteria fondamentale per migliaia di pendolari in un ulteriore costo mensile che può superare i 120 euro a veicolo. Una scelta profondamente sbagliata, che colpisce chi ogni giorno si sposta per lavoro, studio o necessità, senza reali alternative di trasporto pubblico. La tratta interessata coincide con un’infrastruttura da sempre gratuita e a servizio del territorio. Per questo il Consiglio provinciale di Monza e Brianza si è espresso all’unanimità contro il pedaggio , e oltre 6.000 persone hanno già firmato una petizione per fermare questa decisione. È da mesi che seguiamo con attenzione questa vicenda e aspettiamo che Fontana dia "segni di vita", riportando la giusta attenzione ad una questione così importante. Siamo al fianco dei cittadini e delle cittadine che vivono con preoccupazione questa situazione: continuiamo a portare avanti questa battaglia in tutte le sedi is...

Trenord, inefficienti e scorretti

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Non bastano i ritardi e le cancellazioni. Ci sono novità alquanto discutibili da parte di Trenord : con l’avallo della Giunta Fontana, avrebbe escluso le corse parzialmente soppresse dal calcolo degli indennizzi agli abbonati. In questo modo non solo si riduce la platea dei beneficiari, ma dipinge un servizio ferroviario molto più affidabile di quanto non sia realmente. È l’ennesimo tentativo di nascondere i problemi sotto il tappeto. La Regione, invece di pretendere trasparenza e rispetto per i cittadini, ha deciso di cancellare il vecchio sistema dei “bonus”, sostituendolo con un meccanismo più restrittivo e meno accessibile. Il nostro Consigliere regionale Simone Negri abbiamo chiesto con urgenza chiarimenti all’Assessore Lucente: vogliamo vederci chiaro. La verità è che questo sistema non tutela i pendolari, ma solo Trenord. E noi non smetteremo di denunciare questa ingiustizia.

L'Italia si blocca

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L’Italia è bloccata, per l’ennesima volta. Salvini passa le giornate a litigare con Tajani, mentre i trasporti sono completamente allo sbando . Che Salvini sia il peggior ministro dei trasporti della storia ormai è chiaro a tutti, ma la responsabilità è di Giorgia Meloni che non alza un dito contro questa incompetenza che pagano ormai quotidianamente lavoratori, studenti, viaggiatori e pendolari.

Il caos sul contratto per il trasporto pubblico locale

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Non c'è pace per i 110mila lavoratori del trasporto pubblico locale. Il Governo aveva promesso che l’aumento delle accise sul gasolio avrebbe finanziato il rinnovo del contratto. L’aumento c’è stato, quindi tutti paghiamo di più. Ma il contratto non è mai stato rinnovato . Un'ennesima promessa mancata che mette ancora più in crisi un settore già allo stremo. Non rinnovare il contratto significa penalizzare ulteriormente autisti e personale , già costretti a stipendi fermi e turni massacranti. La carenza di autisti si aggrava e chi resta è sovraccaricato di lavoro . Ma a pagarne il prezzo non sono solo loro: senza un contratto adeguato, questa professione diventa sempre meno attrattiva, il servizio si riduce, le corse saltano e cittadine e cittadini si trovano con un trasporto pubblico sempre più inefficiente. Così si disincentiva l’uso dei mezzi e si spinge più gente verso l’auto privata, con conseguenze disastrose su traffico e inquinamento. Un solo autobus toglie dalla strada...

La destra si astiene sul pedaggio della Milano-Meda

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La destra in Regione Lombardia continua a dimostrare la sua incapacità di prendere decisioni nell’interesse dei cittadini. Di fronte alla mozione presentata in Consiglio Regionale da Gigi Ponti e Angelo Orsenigo per eliminare il pedaggio sulla tratta B2 della Milano-Meda, l a destra ha deciso di astenersi . Come sottolineano i nostri Consiglieri la consegna di oltre 6.000 firme al presidente del Consiglio regionale dimostra quanto il territorio sia compatto contro questa tassa ingiusta, che colpisce famiglie, lavoratori e lavoratrici .

L’Italia è bloccata, di nuovo

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Gli auguri di buon fine settimana da Matteo Salvini, il peggior ministro dei trasporti della storia .  L’Italia è bloccata, di nuovo.

Non siamo il bancomat di Regione

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Non siamo il bancomat di Regione Lombardia . Fermiamo il salasso indegno sulla Milano-Meda. Ieri mattina il PD era in presidio sotto Palazzo Pirelli, al fianco delle cittadine, dei cittadini e del Comitato No Pedaggio, per sostenere un appello semplicissimo: la Milano-Meda deve restare gratuita. I lombardi l’hanno già pagata. Un appello che oltre 6.000 persone hanno sottoscritto con forza e che oggi i nostri Consiglieri regionali Gigi Ponti e Angelo Orsenigo hanno portato in aula. Presto discuteremo la nostra mozione per fermare questa ennesima tassa ingiusta. Prima il ricatto del “Vuoi curarti? Paga”. Ora ci provano con “Vuoi spostarti? Paga”. Centoventi euro al mese . Tanto costerà il pedaggio sulla Milano-Meda una volta inglobata in Pedemontana . E l’alternativa? Un servizio ferroviario disastroso e un trasporto pubblico inesistente, affossati da una gestione regionale miope. Fontana resta immobile nel suo palazzo. Noi no. Daremo battaglia fino all’ultimo contro questa vergognosa...

Il San Valentino di Salvini

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Il regalo di San Valentino di Salvini, il peggior ministro dei trasporti della storia, agli italiani: il Paese bloccato . Anche oggi.

Trenord lottizzata dalla destra

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Stavolta niente chiodo. È una manovra da manuale (Cencelli).  Disservizi, ritardi, cancellazioni. Con Trenord cambia l’amministratore delegato, ma non la musica.  Dopo mesi di voci, Fratelli d’Italia ce l’ha fatta: fuori Piuri, dentro Severini . Un cambio voluto da FdI, con la Lega che perde la sua poltrona.  La solita lottizzazione di Trenord - o meglio, della Lombardia - da parte della giunta Fontana. Ma parliamo di merito: Severini, esperto in telecomunicazioni e noto come “taglia teste”, cosa c’entra con i treni?  L’importante, alla fine, è la poltrona .  Intanto, i pendolari lombardi continuano a subire un servizio ferroviario allo sbando .  Buon lavoro al nuovo amministratore delegato: vediamo che ne sarà di Trenord.

Lombardia serve una mobilità diversa

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Ieri pomeriggio i Consiglieri regionali del PD sono stati tra le persone, ascoltando le loro storie, le loro frustrazioni e le loro richieste. Continua l'impegno per dare voce ai pendolari , che ogni giorno affrontano disagi inaccettabili , e per portare le loro istanze al centro del Consiglio Regionale.  In stazione si è potuto, ancora una volta, toccare con mano una realtà insostenibile: autobus vecchi, corse insufficienti, collegamenti inadeguati. Chi si sposta per lavorare o studiare merita un trasporto pubblico efficiente, non un’odissea quotidiana. Servono più mezzi, più corse, più attenzione alle esigenze reali di chi viaggia ogni giorno .  Il PD, come oggi alla Stazione di San Donato, c'è e continueremo a esserci: la giunta Fontana deve fare la sua parte, non smetteremo di pretenderlo.

Milano-Mortara, la linea del disagio

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Ogni giorno, migliaia di pendolari affrontano ritardi, cancellazioni e disagi sulla linea Milano-Mortara. Una tratta ferroviaria fondamentale per chi si sposta tra la provincia e il capoluogo, ma che rimane una delle peggiori d’Europa per puntualità.  Da anni si parla del raddoppio dei binari tra Albairate e Abbiategrasso, un intervento essenziale per migliorare il servizio. Eppure, dopo mille promesse, il progetto è scomparso dai piani di investimento . Nel frattempo, i cittadini sono costretti a viaggiare su treni sovraffollati, mentre la giunta Fontana continua a ignorare il problema .  È inaccettabile che in Lombardia i trasporti pubblici siano lasciati in queste condizioni. Il PD continuerà a batterci per un trasporto pubblico efficiente, moderno e accessibile.

Trenord in caduta libera

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Ritardi, annullamenti, guasti e totale inaffidabilità, ecco ciò devono affrontare ogni giorno i pendolari lombardi. I dati 2024 di Trenord sono l'ennesima dimostrazione di un disastro perenne: la puntualità è in caduta libera, solo l'80% dei treni arriva in orario, una performance peggiore rispetto agli anni precedenti e ben lontana dall'obiettivo dell'89% promesso .  L'aumento del numero di passeggeri nel 2024 sottolinea l'importanza cruciale del servizio ferroviario per la vita di cittadini e cittadine lombarde e il grave impatto che i disservizi di Trenord hanno sulla loro quotidianità. Sempre più persone dipendono dal treno per studiare, lavorare e spostarsi, ma si trovano ad affrontare ritardi cronici, affollamento e disagi che compromettono la qualità della vita e la produttività.  Fontana e Regione Lombardia hanno fallito, non smettiamo di ripeterlo . È ora di dire basta ai ritardi, ai disagi e al disinteresse per i pendolari!

Sempre colpa degli altri

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Meloni e Salvini sono al governo da quasi due anni e mezzo, ma non si assumono mai uno straccio di responsabilità. È sempre colpa di qualcun altro, di chi c’era prima. Basta con il complottismo, si guardino allo specchio per trovare le anomalie che bloccano l’Italia ogni giorno.

Caos treni, Salvini assente

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Salvini assente al question time .  A quanto pare il Ministro dei trasporti aveva di meglio da fare che venire in Parlamento a rispondere sul caos trasporti che blocca l’Italia.

L'Italia viaggia sempre in ritardo

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Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico?  Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese.  Dopo una stagione estiva segnata da caos e disorganizzazione e un periodo natalizio caratterizzato da continui disservizi, la situazione rimane critica. Ogni giorno si registrano ritardi, mancanza di informazioni per i viaggiatori e rimborsi bloccati.  Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere.  Elly Schlein

Disastro totale

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Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro. Elly Schlein

Al lavoro per soluzioni concrete

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Una manovra "inadeguata" soprattutto per quello che riguarda la sanità, le politiche per la casa, il diritto allo studio e la sicurezza sul lavoro. La manovra regionale della giunta Fontana è il riflesso delle politiche del Governo Meloni: un bilancio senza visione, incapace di rispondere alle vere esigenze delle cittadine e dei cittadini lombardi . Una regione che un tempo era la locomotiva economica del Paese sta ora affrontando un calo nella produzione industriale, chiaro segno dell’assenza di innovazione nelle politiche regionali. Mentre il mondo produttivo, le parti sociali e i lavoratori esprimono preoccupazione, la giunta Fontana resta immobile, ignorando i bisogni delle famiglie e dei lavoratori. Il Partito Democratico non è stato a guardare : con ordini del giorno e migliaia di emendamenti ha proposto soluzioni concrete, purtroppo inascoltate. Salario minimo per garantire dignità a ogni lavoratore, diritto alla casa per un’abitazione adeguata e potenziamento del tras...

La destra prende in giro i lombardi

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La destra non solo taglia risorse fondamentali, ma dimostra di non sapere neanche leggere gli ordini del giorno. Ci credete? Il Capogruppo Corbetta parla trionfalisticamente di 300 milioni per il prolungamento della M5 fino a Monza, ma i fondi chiesti dal suo partito sono appena 30 milioni e nemmeno ancora appostati. Che figuraccia. E in tutto ciò, all'interno dell'ODG, si sono "dimenticati" di citare i 7 milioni di tagli all'opera voluti da loro in manovra. Dopo aver mandato soldi a un Comune che non esiste, confondendo Carmagnano con Carmagnola, ora si perdono sui numeri e tentano di vendere fumo ai cittadini . La verità? La Lega fa della ridicola propaganda dopo aver scelto di dirottare risorse fondamentali su opere inutili come il ponte sullo stretto, mettendo a rischio le realtà strategiche del territorio Lombardo. Prima i numeri gonfiati, poi i tagli nascosti: l a destra è ormai totalmente inaffidabile! I cittadini meritano trasparenza e serietà, non slogan ...

Bilancio, una regione in ostaggio

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L a Lombardia è ostaggio dell’immobilismo di Fontana e della destra . Una crescita economica inchiodata, sanità pubblica picconata, un trasporto ferroviario “pietoso” come ammettono ormai gli stessi membri della giunta regionale, crisi aziendali che si moltiplicano con ore di cassa integrazione che aumentano, più di 23mila case ALER lasciate totalmente vuote, consumo di suolo fuori controllo tanto da metterci in prima posizione nella classifica nazionale delle regioni che si sono “mangiate” più terra, diritto allo studio sempre più minacciato. Il motore si è fermato e la responsabilità è tutta della destra che taglia proprio dove dovrebbe investire. Il PD non ci sta . Abbiamo proposte concrete per cambiare il destino della Regione.