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Falsi miracoli

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Come si fa a far arrivare Trenord in orario? Ci vorrebbe un miracolo. Oppure, molto più semplicemente, aspetti che la giunta Fontana cambi i criteri per stabilire l’affidabilità delle linee Trenord e per erogare i rimborsi ai pendolari. Il treno non arriverà prima. Il servizio non migliorerà. Ma sulla carta i treni risulteranno assolutamente precisi e puntuali. E infatti…miracolo! Da aprile è scomparso ufficialmente il Bonus che veniva riconosciuto ai pendolari delle linee che avevano accumulato troppi ritardi o soppressioni e al suo posto è arrivato l'Indennizzo. La differenza? Prima si conteggiavano i ritardi dai 5 minuti in su, ora quelli dai 15 minuti in su. Ed ecco che magicamente le linee inaffidabili e soggette a rimborso sono diventate solo 3. Per rendere l’idea, anche la Milano-Mortara-Alessandria risulta affidabile, nonostante sia una delle peggiori della Lombardia. Peccato che il servizio scadente rimanga e i disagi per i pendolari pure. Spariscono però i soldi dovuti ag

Trenord e i rimborsi impossibili

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I rimborsi automatici per i ritardi di Trenord sono stati sostituiti da un’assurda normativa, che prevede sia nuova burocrazia a carico dei passeggeri per le richieste, sia una modalità di calcolo dei treni rimborsabili studiata appositamente per avere un numero molto minore di casi in cui i bonus saranno erogati.  Praticamente un indennizzo impossibile da ottenere.  E in tutto questo arriva l’ennesima sparata della destra: ieri l’Assessore Lucente ha dichiarato che Trenord, per i ritardi dei treni, erogherà gli indennizzi più alti d’Italia.  Andiamo a chiedere ai pendolari cosa ne pensano dei rimborsi più alti d’Italia. Chiediamo a loro cosa ne pensano delle condizioni di Trenord, dei continui ritardi e disservizi, ora che con la nuova normativa ricevere un indennizzo sarà praticamente impossibile.

Ponte sullo Stretto, fuoco amico su Salvini

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Il Ministero dell’Ambiente ha letto i documenti sul progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Salvini e ha fatto più di 200 rilievi denunciando la carenza di documenti essenziali.  Quando lo ha denunciato il PD, con un esposto e in Parlamento, il Ministro Salvini ci ha accusato di essere nemici dell’Italia. Ci chiediamo se a questo punto lo sia anche il suo collega Ministro Pichetto Fratin.

Benzina alle stelle

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La benzina è alle stelle, con i prezzi mai così alti da sei mesi a questa parte che sfiorano i 2 euro al litro.  La fotografia è questa, ed è impietosa.  La benzina al self service è a 1,911 euro al litro, il prezzo massimo da sei mesi , dallo scorso 19 ottobre.  Il prezzo medio del diesel self è 1,811 euro al litro. Sono i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy,  aggiornati alle 8 del  7 aprile ed elaborati da  Quotidiano Energia .  Sul servito, la benzina arriva a un prezzo medio di 2,048 euro al litro, il diesel a 1.951 euro al litro, mentre il Gpl oscilla tra 0,723 e 0,741 euro al litro, e il metano auto va da 1,308 a 1,414 euro al kg . Non male per chi sembrava pronta a ingaggiare una crociata contro le accise.  Dovevano tagliare le accise, non l’hanno fatto. Con il Piano Mattei, tra le tante cose dette, dovevano trovare una soluzione ai rincari energetici, non l’hanno fatto. Dovevano abbassare il costo della benzina

Trenord: altra beffa per i pendolari

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Pesce d’aprile per i pendolari lombardi: dal primo di questo mese, infatti, cambiano le regole di Trenord per chiedere i rimborsi per cancellazioni e ritardi. Non saranno più automatici, ma saranno i passeggeri a doversi attivare, con l’ennesima pratica burocratica che non fa altro che complicare la vita, per ottenere quanto gli spetta.  Inoltre, non verrà più riconosciuto il “bonus ritardi” a tutti i pendolari di una tratta nella quale non siano rispettati gli standard di servizio, ma solo indennizzi a chi li richiede e solo quando la somma di ritardi e soppressioni supera il 10% del totale dei treni programmati.  Purtroppo, da anni, una Giunta regionale immobile e inadeguata continua a tollerare i disservizi di Trenord, che colpiscono ogni giorno lavoratori e studenti e anziché mettere in riga l’azienda si tartassano ulteriormente i pendolari. Oltre il danno la beffa.

La vergogna di Trenord

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Un servizio regionale che non rispetta gli standard regionali. Con Trenord tutto è possibile, anche il paradosso, e infatti da 20 mesi consecutivi la linea Milano-Mortara-Alessandria non rispetta gli indici minimi di affidabilità richiesti dalla stessa Regione Lombardia. I treni in ritardo sono una costante su una linea che viaggia ancora su binario unico e con il progetto di raddoppio posticipato per l’ennesima volta dalla Giunta Fontana nonostante i 120 milioni di euro del PNRR sul piatto. Giustamente per centinaia di pendolari questi disservizi si convertono in una odissea quotidiana: le loro testimonianze sono una vergogna senza fine, per la quale il PD continuerà a chiedere conto alla Giunta regionale.

Trasporto pubblico, la Provincia è ferma al palo

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Lo scorso 15 dicembre l’Assemblea dell’Agenzia del TPL ha deliberato gli indirizzi per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale per i prossimi anni, definendo uno spacchettamento del territorio della Brianza in diversi lotti di affidamento.  Su questo tema siamo intervenuti denunciando l’ennesima mancanza della Provincia e del centrodestra. Quello che sta accadendo sul tema del trasporto pubblico locale è molto grave ed è un modo di fare che si ripete di continuo su più questioni. Non ci sono scuse: la verità è che la destra non ha una minima idea di come si debba pensare il sistema dei trasporti in Brianza, ritengono il trasporto pubblico locale inutile ed evidentemente l’unica opera che merita attenzione è una nuova autostrada che cancella parchi e verde pubblico.  Come Partito Democratico di Monza Brianza denunciamo con forza la totale mancanza della Provincia e la dormita colossale della Lega e dei suoi alleati su questa questione. Ancora una volta la Brianza viene pe

Emergenza smog: per la destra va tutto bene

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Emergenza smog: il PD regionale ha presentato un ordine del giorno discusso ieri in Consiglio regionale e bocciato dalla destra per chiedere lo stato di emergenza nazionale per la Lombardia.  Evidentemente per la destra va tutto bene.  La transizione ecologica ha bisogno di strumenti adeguati, senza più deroghe. Servono maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale, in modo da potenziare i servizi ed estendere la rete anche al di fuori dei capoluoghi, e un vero impegno per limitare il consumo di suolo. Secondo i dati ISPRA, nel 2022 sono stati consumati oltre 290mila ettari di terreni: anche questa è un’emergenza. Ma per la destra siamo degli allarmisti.  Fontana non si nasconda dietro la pioggia di questi giorni: l’emergenza smog non è finita e l’aria rischia di tornare irrespirabile in pochi giorni. Per affrontare davvero questa situazione - e non affidare più la tutela della salute delle cittadine e dei cittadini lombardi al meteo - servono misure strutturali, che impattino su

In Lombardia manca l'aria

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Dall’inizio dell’anno la Lombardia registra livelli di inquinamento preoccupanti, con una qualità dell’aria pessima e valori di particolato ampiamente sopra i massimi previsti dalla legge. Una situazione con cui purtroppo facciamo i conti sempre più spesso e che sembra non turbare minimamente Fontana e la destra.  Eppure ogni anno, nella nostra Regione, sono decine di migliaia le morti premature e le persone che contraggono malattie respiratorie a causa di un’eccessiva esposizione alle sostanze inquinanti presenti nell’aria, lo dice la stessa Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente.  La destra, però, invece di lavorare a politiche di riduzione delle emissioni preferisce combattere una battaglia ideologica contro chiunque cerchi soluzioni concrete e contro le Amministrazioni locali che portano avanti un impegno costante per la salute delle cittadine e dei cittadini.  Tutto questo mentre il trasporto pubblico regionale, a partire da Trenord, viene lasciato semplicemente all

PGT, depositate le istanze della coalizione progressista

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Lunedì abbiamo depositato un documento condiviso con la   Lista Civica Brugherio è Tua! e il gruppo di Alleanza Progressista  contenente le nostre istanze per le Valutazioni Ambientali Strategiche propedeutiche alla variazione generale del Piano di governo del territorio e del Piano generale del traffico urbano. Una prima esposizione della nostra prospettiva per lo sviluppo della nostra città, riguardo all'evoluzione delle norme esistenti e alle sfide politiche, sociali, ambientali ed economiche che lo Brugherio dovrà affrontare. Un contributo disinteressato, volto al bene comune. Per portare avanti la nostra idea di una Brugherio più semplice, più coesa e più sostenibile. A misura di cittadino. Leggi il documento

Trenord, settanta treni soppressi al giorno

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Nel corso del 2023 sono state in media circa una settantina le soppressioni giornaliere delle corse di Trenord, su un totale di 2.246. Il 43% di queste è responsabilità diretta proprio della società che gestisce il trasporto ferroviario regionale: un disastro che denunciamo da tempo e che viene confermato dalla stessa Trenord.  L’Assessore regionale Lucente però finge di non vedere il problema tanto che, dopo aver dato la sufficienza al servizio, ha pure affermato che “Trenord migliora”. Certo, per sua stessa ammissione il 2023 si è chiuso con dei problemi e la comunicazione ai pendolari quando ci sono ritardi e soppressioni è inesistente.  A questo punto, quindi, ci chiediamo in cosa consista questo miglioramento.  Quel che è certo è che la destra continua a nascondersi e fuggire dalle proprie responsabilità, mentre il 52% della rete è a binario unico, obsoleta. Ed è vero che i lavori di potenziamento possono portare disagi, ma i mezzi sostitutivi devono essere all'altezza per gar

Torna la rassegna "Tutti a Bordo"

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Prosegue la rassegna "Tutti a Bordo"!  L'appuntamento è per lunedì 29 gennaio, dalle 9:30 alle 13, in Sala Gonfalone a Palazzo Pirelli, in via Filzi 22 a Milano.  Insieme ai nostri consiglieri e a numerosi esperti del settore, approfondiremo il tema del trasporto ferroviario in Lombardia, analizzando le sfide e le prospettive legate al trasporto passeggeri e merci. L'invito è aperto a tutte e tutti. Non mancate!  Gruppo PD in Consiglio Regionale

Mobilità, sinergia fra i PD di Monza e Milano

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Ieri ho incontrato Arianna Censi , Assessora alla mobilità del Comune di Milano . È stata l'occasione per dirle che il PD Monza Brianza intende mettere in campo sul tema dei trasporti una visione moderna che ponga al centro l'interesse dei cittadini e quello della sostenibilità ambientale: le infrastrutture su ferro, il rilancio del trasporto pubblico, l'arrivo in Brianza della metropolitana rappresentano per noi una priorità assoluta. I progetti in campo sono molteplici e, di riflesso, anche gli ambiti dove è necessario avere un coordinamento politico più forte. Abbiamo assicurato a Milano tutto il nostro impegno - oltre a quello già in campo dei nostri amministratori - affinché le infrastrutture della nostra Provincia crescano nel segno della sostenibilità e incontrino le esigenze di cittadini, aziende e lavoratori che vivono e animano il nostro territorio. Sono contento che Milano abbia colto e condiviso le ragioni di questo incontro e sono fiducioso che si possa avviar

Le priorità della giunta Assi: contro le biciclette

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Il nuovo regolamento di polizia urbana, finalmente pubblicato all'Albo il 9 gennaio 2024, dopo 40 giorni da quando é stato approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale, presenta una novità cruciale per la sicurezza: è vietato appoggiare e legare le biciclette ai pali della segnaletica stradale o illuminazione anche se non sono di intralcio alla circolazione, anche se non ci sono rastrelliere in zona.  Sembra assurdo, ma questo è quello che prevede l'articolo 6, comma 2, lettera C. Una regola insensata che testimonia la sudditanza di questa amministrazione a un'impostazione burocratica e miope, lontana dai problemi reali della nostra città.  Noi non ci stiamo: abbiamo dato battaglia in Aula Consiliare e continueremo la nostra azione insieme alla città. Per preparare giorni migliori.

La battaglia sul bilancio regionale

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Finanziamenti per la sanità pubblica? Per abbattere le liste d’attesa? Per il trasporto pubblico regionale? No, la destra che governa in Lombardia è più interessata alle poltrone e alle spartizioni, come quella dei dirigenti della sanità.  Per questo in Aula abbiamo dato battaglia sul bilancio, costringendo la destra a sedersi al tavolo e ottenendo conquiste su temi importanti come il sostegno ai centri antiviolenza, al diritto allo studio, alla sanità e all’antimafia.  Dall'abbattimento delle liste d'attesa in sanità al Patto per il Lavoro e per il Clima; dalla nuova legge per l'accesso ai servizi abitativi e housing sociale ad azioni decise contro la violenza di genere; dalle risorse per l'emergenza trasporti all'incremento dei fondi per il diritto allo studio. Abbiamo ascoltato le voci dei territori e costruito con loro questa battaglia sul bilancio.  Dopo una due giorni di muro contro muro, in cui come opposizioni con emendamenti e ordini del giorno concreti e c

Bilancio regionale, 200 milioni di tagli!

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Oggi è iniziata in Consiglio Regionale la discussione sul vergognoso primo bilancio della nuova Giunta Fontana.  Un bilancio che non solo mette in discussione il benessere della regione, ma umilia i lombardi e le lombarde. La mancanza di ascolto verso le esigenze e i bisogni delle persone è una questione seria che richiede costante attenzione. Invece, ci confrontiamo quotidianamente con una giunta immobile, sorda e che pensa unicamente ai propri interessi. Un bilancio con cui la destra ha scelto di tagliare quasi duecento milioni di euro su voci fondamentali.  Qualche esempio? Tagli del 19,5% sui fondi per il diritto allo studio universitario, tagli del 57,7% sui fondi per la sicurezza e la protezione civile e del 73% sulle politiche ambientali.  Le lombarde e i lombardi che si destreggiano tra un sistema sanitario immobilizzato dal ricatto delle liste d'attesa e il disastro del trasporto pubblico regionale, mentre la Giunta decide di fare tagli su politiche ambientali, diritti soc

La mobilitazione su Trenord

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La federazione di Monza e Brianza, insieme a quelle di Lecco, Sondrio e Bergamo, farà la prossima settimana un volantinaggio nelle stazioni della Brianza contro Trenord con l'obiettivo di sensibilizzare sui temi e sui problemi che riguardano i cittadini brianzoli e lombardi nell'ottica di mostraci fin da subito vicini e credibili.  La stazione di riferimento per Brugherio è quella di Monza Centrale. A tutti i tesserati ed elettori del nostro Circolo interessati a partecipare basta compilare questo modulo .  Ogni disponibilità è importante! Damiano Chirico

Cara Trenord, i treni sono un disastro

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Settimana prossima, da lunedì 11 a domenica 17 dicembre, saremo in presidio nelle stazioni delle province di Bergamo, Lecco, Monza Brianza e Sondrio al fianco dei pendolari, studenti e lavoratori.  La situazione del trasporto ferroviario in Lombardia ha raggiunto livelli inaccettabili. Ritardi e soppressioni sono all'ordine del giorno, manutenzione e sicurezza sui treni e nelle stazioni sono fortemente carenti.  Come se non bastasse, il costo del biglietto continua ad aumentare, come aumentato è lo stipendio dell'amministratore delegato di Trenord.  Regione Lombardia non può più nascondersi, si assuma le sue responsabilità e inizi ad intervenire seriamente per garantire un servizio pubblico degno di questo nome.  Ci vediamo in stazione!  Partito Democratico - Federazione di Monza e Brianza

Pedemontana, l'intervento di Benifei

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"In qualità di Europarlamentare eletto nel collegio nord-ovest, ho inviato alla Banca Europea degli Investimenti una lettera per approfondire le molteplici criticità relative al finanziamento della cosiddetta Tratta D Breve dell'Autostrada Pedemontana, per far luce in particolare sulla modifica del tracciato originale rispetto al progetto inizialmente sottoposto alla BEI e agli altri finanziatori. Modifiche sostanziali che riteniamo possano snaturare l'opera originale, creando serie preoccupazioni in materia ambientale e sulla qualità dell'aria, con un potenziale impatto molto deleterio sulla biodiversità del territorio del Parco Agricolo Nord Est (P.A.N.E.), dal punto di vista logistico e dello smistamento del traffico fuori dall'area metropolitana di Milano, visto che non apporterebbe alcun rafforzamento della connessione est-ovest, individuato a suo tempo come il principale obiettivo strategico dell’opera, e dal punto di vista economico-finanziario, dal momento

Ferrovienord inadempiente sull'accesso per disabili

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Sui trasporti in Regione Lombardia proprio non ci siamo: dopo la bacchettata dell’Autorità per la regolazione dei trasporti a Trenord, ora è la volta di Ferrovienord, del tutto inadempiente sui servizi di assistenza ai passeggeri con ridotta mobilità o disabili nelle stazioni e a bordo dei treni.  L’Autorità aspetta dal 2021 la documentazione su come sia regolato l’accesso a treni e stazioni e chiede a Ferrovienord di trasmettere entro e non oltre il 24 febbraio 2024 gli accordi con le associazioni che rappresentano le persone con disabilità. Possibile che le Società partecipate di Regione Lombardia siano ormai sinonimo di ritardi, negligenza e disservizi?  Questa totale disattenzione è intollerabile: l’assistenza alle persone con mobilità ridotta deve essere prioritaria. Per questo vigileremo sul rispetto degli impegni, affinché ogni treno e stazione sia accessibile a tutte e tutti.   Partito Democratico della Lombardia