Lavoro: la destra si batte alzando i salari

“Serve un cambio di passo, in Italia e in Europa. La sfida che la guerra pone all’Ue è persino più alta della pandemia: unione energetica, tetto al prezzo del gas, riforma delle regole economiche per non tornare all’austerity, la costruzione del pilastro sociale, sono queste le priorità. Così Giuseppe Provenzano, Vicesegretario del PD, in una intervista a Il Manifesto

“Il PD – spiega – ha scelto molto nettamente di stare con il popolo ucraino. Non va sottovaluto il disagio del mondo pacifista, ne stiamo discutendo in tante assemblee. Ma basta caricature. Quando c’è un aggredito e un aggressore scegliere da che parte stare è un dovere. Soprattutto a sinistra, direi. Ma questo non significa entrare in guerra. Noi abbiamo sempre posto come prioritaria la cornice della difesa comune europea, tutto quello che facciamo dev’essere volto a costringere Putin a un tavolo negoziale, strada che il presidente russo non vuole percorrere. E serve un maggiore protagonismo dell’Europa. Su questo, inutile prenderci in giro, bisogna attendere l’esito delle elezioni francesi, che sarà decisivo e anche se Macron è avanti non deve farci adagiare, Le Pen, l’amica di Salvini, l’estrema destra non è ancora sconfitta. Batterla è la priorità.” 

Provenzano continua parlando di proposte da mettere in campo a stretto giro: “C’è uno spettro che torna aggirarsi nelle nostre economie, quello della stagflazione. Con le parti sociali abbiamo discusso un ventaglio di misure coraggiose per il lavoro, le imprese, le famiglie e gli enti locali. La priorità è difendere i redditi più bassi dall’inflazione e accelerare sulla transizione energetica. Servono interventi d’emergenza, estendere i bonus per luce e gas, bloccare i canoni di affitto, tagliare gli abbonamenti al trasporto pubblico contro il caro carburante. Il 27 aprile, in un’Agorà nazionale, lanceremo un pacchetto di proposte sul tema dei temi: la questione dei salari. Che vanno sostenuti, a partire da quelli più bassi. Utilizzando la leva fiscale, favorendo la contrattazione e anche introducendo un salario minimo, nell’ambito di un rafforzamento dei contratti, a partire dai settori dove è più alta la povertà lavorativa.” 

Il Vicesegretario affronta il tema della delega fiscale: “Per noi non è accettabile una trattativa separata con la destra. Mentre tutti dovremmo discutere di come sostenere i redditi più bassi, non si possono assecondare pretese propagandistiche sul catasto. Questa maggioranza è una formula irripetibile, ogni giorno è più evidente. È tenuta insieme dal richiamo alla responsabilità nazionale. Ma la responsabilità non può ricadere solo sul PD.” 

Provenzano chiude sul 25 Aprile: “Noi saremo in piazza, come ogni anno. Personalmente sarò a Milano. A ricordare che la nostra Repubblica e la nostra Costituzione si fondano sui valori dell’antifascismo. Per chi vi si riconosce non può che essere un giorno di festa e di unità.” 

Intervista integrale su Il Manifesto

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