Afghanistan: l’Occidente apra dei corridoi umanitari per i rifugiati

“Seguiamo con grande preoccupazione le notizie che giungono dall’Afghanistan. Ci preoccupa la sorte della popolazione, in particolare delle donne e delle minoranze invise al regime integralista che si va istituendo.”  

Inizia così Cecilia D’Elia, Portavoce della Conferenza delle Donne del PD e componente della Segreteria Nazionale, a commentare la situazione afghana e aggiunge: “Non possiamo girarci dall’altro lato, la fine della presenza militare non può significare la fine di qualsiasi presenza e l’abbandono totale della popolazione. 

In queste ore si moltiplicano gli appelli e le prese di posizione della società civile italiana, delle associazioni di donne. Siamo con loro, preoccupate del destino di dominio che potrebbe attendere tante donne e bambine in balia dei talebani. 

Bisogna garantire protezione internazionale ai cittadini e alle cittadine afghane. Chiediamo che l’Italia e l’Europa si impegnino subito per una politica di corridoi umanitari nei confronti dei rifugiati provenienti dall’Afghanistan. L’Europa e l’occidente dopo aver ritirato i contingenti NATO hanno il dovere di accogliere immediatamente chi scappa dai talebani, in particolare donne single o donne sole con bambini, persone LGBT+, giornalisti, insegnanti, studenti, operatori sanitari, tutti coloro che potrebbero subire ritorsioni da parte dei talebani, per il loro impegno a favore dei diritti umani della popolazione civile. 

Bisogna farlo adesso, prima che sia troppo tardi, oggi è il momento del soccorso immediato diretto e rapido.” 

A lei si aggiunge Roberta Pinotti, Senatrice e dal 2014 al 2018 Ministra della DifesaIn Afghanistan si sta consumando una tragedia umana e politica. Non possiamo girarci dall’altra parte. 

Le scene dall'aeroporto di Kabul sono strazianti. Persone attaccate ai carrelli degli aerei, che tentano invano di scappare dall’estremismo. 

Bisogna mettere in atto azioni concrete, chiare, precise e mirate. E soprattutto, bisogna farlo ora. 

Per questo speriamo che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU convocato oggi proceda in modo determinato verso azioni di tutela. 

Perché ci sono in gioco i diritti, le libertà e la vita di uomini, donne, giovani e bambini.” 

Conclude Valentina Cuppi, Presidente dell’Assemblea Nazionale del PD: “Le folle che tentano di fuggire da Kabul. Le donne, le tantissime donne ora terrorizzate perché prossime a cadere in balia dell’oscurantismo più nero, della privazione totale della libertà. I bambini a cui si sta per togliere la speranza di un futuro migliore, fatto di scuola e di opportunità. Questo è l’esito finale di vent’anni di missione in Afghanistan? 

Un esito che non può lasciare indifferenti. Un esito che è una tragedia. E una vergogna. Una cosa va fatta subito: corridoi umanitari per chi a causa dei Talebani rischia la vita. Per donne, uomini e bambini che hanno il destino già segnato lì. È stata abbandonata una terra, non abbandoniamo gli esseri umani.” 

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