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Meloni e gli attacchi di Musk

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Un attacco incredibile di Elon Musk ai giudici della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma, rei di avere annullato il trattenimento dei sette migranti trasferiti in Albania, rinviando il caso alla Corte di giustizia europea, per chiarimenti sulla corretta interpretazione delle direttive. Il proprietario della piattaforma X, la fu Twitter, ha scritto sul social di sua proprietà “Questi giudici devono andarsene”. Il Partito Democratico e AVS hanno chiesto un’informativa urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.  Non vogliamo e non possiamo credere che questa sarà la prassi delle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti, tra Stati Uniti e resto del mondo. L’intromissione di Elon Musk negli affari interni di un paese sovrano e democratico è inaccettabile nel metodo e nel merito: si chiarisca se parla già in conto dell’incombente amministrazione Trump e comunque si rigetti fermamente il concetto di ‘cacciare i giudici’, in pieno conflitto con le garanzie costituziona

Una pessima notizia per l’Europa e per l’Italia

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“L’elezione di Trump negli Stati Uniti è una brutta notizia per l’Europa e una brutta notizia per l’Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l’Unione europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche. Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e i lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese”.  Commenta così la Segretaria Elly Schlein il risultato delle presidenziali statunitensi e aggiunge : “Noi speravamo che andasse in un altro modo perché non ci riconosciamo né mai ci riconosceremo in una idea di società dove  i miliardari, che ieri festeggiavano chiusi in una stanza con Trump, si ergono a paladini del ceto medio  che si è impoverito quando sono loro stessi quelli che si sono arricchiti, sfruttando il lavoro in un modello economico sbagliato e da cambiare. E hanno usato il loro potere mediati

Un fallimento senza fine

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L’accordo con l’Albania continua a far danni. Alle violazioni dei diritti umani di un’operazione che la giustizia ha già bollato come illegittima si aggiunge ancora l’enorme spreco di denaro proprio mentre il governo arranca con una manovra recessiva che non garantisce i servizi essenziali, primo fra tutti la sanità pubblica.  È uno scandalo, perpetuato anche ai danni dei cittadini italiani. Giorgia Meloni brucia altri milioni di soldi pubblici per ospitare nei resort albanesi le forze dell’ordine italiane . Agenti che sarebbero molto più utili in Italia, dove invece non sono messi nelle condizioni migliori per fare il loro lavoro.  La verità è che siamo di fronte a un fallimento che pesa sulle tasche e sulle coscienze degli italiani . Se ne rendano conto una volta per tutte, si fermino e tornino indietro.  Elly Schlein

L’attacco di Netanyahu all’Unrwa è inaccettabile

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La legge di Israele contro l’Unrwa è una gravissima violazione del diritto internazionale , una scelta inumana che punta a privare moltissimi palestinesi in difficoltà degli aiuti umanitari necessari sia a Gaza che in Cisgiordania. È l’ennesimo inaccettabile attacco alle Nazioni Unite da parte di Netanyahu e del governo di Israele, attacco che vuole indebolire il multilateralismo. Non lo possiamo accettare perché le sedi multilaterali come le Nazioni Unite sono proprio quelle che dobbiamo rafforzare perché il dialogo tra gli Stati prevalga sull’uso della forza e della guerra.  Elly Schlein

Un governo forte solo con i deboli

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Meloni come al solito in Aula fa la debole con i forti e la forte con i deboli. Ha fatto attacchi da bulla un po’ a tutti, compresa Sea Watch. Quindi  attacca chi salva le vite in mare mentre il suo governo per legge rende più difficile salvarle .  Con loro alza la voce, invece non lo fa con Netanyahu, perché l’attacco alla missione Unifil e alle basi italiane è un attacco all’Onu e dunque al mondo. E non è soltanto inaccettabile come lei si limita a dire.  Non so se pensa di poter fermare Netanyahu con le telefonate anziché con atti concreti. Per questo noi  chiediamo al governo di unirsi agli altri governi europei che stanno chiedendo l’embargo totale all’invio delle armi a Israele . Bisogna dare un segnale chiaro. Anche per questa ragione noi chiediamo all’Italia di fare come hanno fatto Spagna, Irlanda e Norvegia e di procedere al riconoscimento dello Stato palestinese. È un contributo a un percorso di pace, perché per la prima volta nella storia il governo di Netanyahu nega aperta

Meloni butta 800 milioni per deportare migranti

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“ Il governo di Giorgia Meloni alza le tasse e sperpera quasi un miliardo di euro dei contribuenti per i centri migranti in Albania, in spregio ai diritti fondamentali delle persone e alla recente sentenza europea sui rimpatri che fa scricchiolare l’intero impianto dell’accordo con l’Albania. Potevamo usare quelle risorse – sottolinea Schlein – per accorciare le liste di attesa o per assumere medici e infermieri. Adesso abbiano la decenza di non chiederci più dove tiriamo fuori i soldi per la sanità, è gravissimo aver scelto di depotenziare il servizio sanitario nazionale nonostante ogni anno più di quattro milioni e mezzo di persone in Italia non riescano a curarsi ”.  Commenta così   Elly Schlein , alla vigilia dell’arrivo dei primi 16 migranti nel centro di Gjader, a qualche decina di chilometri dal porto di Schengjin, sulle coste albanesi, dove è stato allestito un hotspot per l’identificazione dei migranti. Dopo tanti ritardi, tante spese, e con le ombre di procedure di appalto no

Un attacco inaccettabile

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Inaccettabile l’attacco dell’esercito israeliano alle basi italiane e al quartier generale della Missione Unifil in Libano . Esprimiamo la più grande preoccupazione e vicinanza al nostro contingente italiano. Netanyahu si deve fermare, l’allargamento della guerra in Medio Oriente può avere conseguenze incalcolabili. Il Governo italiano riferisca con urgenza sull’accaduto e agisca in tutte le sedi europee e internazionali per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, per accertare le responsabilità di questi attacchi e fermarli, per garantire la protezione dei civili e la sicurezza della missione di pace, riaffermando la legalità internazionale e il ruolo e la funzione delle istituzioni multilaterali. Elly Schlein

7 ottobre, per il rilascio degli ostaggi e la fine della strage

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“È passato un anno dalla brutale strage di oltre 1200 civili israeliani compiuta da Hamas. – dichiara la Segretaria Elly Schlein – Un attacco terroristico vigliacco e atroce, che abbiamo condannato subito, in cui persone innocenti, famiglie, giovani e bambini sono stati trucidati barbaramente. La reazione del governo di Netanyahu ha portato nel corso di quest’anno al massacro di oltre 40mila persone a Gaza, di cui quasi 20mila minori. I palestinesi non possono subire una punizione collettiva per gli atti atroci di Hamas del 7 ottobre scorso. Alle famiglie delle vittime e delle persone ancora ostaggio di Hamas rinnoviamo la nostra vicinanza. Non c’è mai alcuna giustificazione per compiere massacri di civili.  Sin dall’ottobre dell’anno scorso chiediamo con forza, e torniamo a chiedere anche oggi, che la comunità internazionale si adoperi per un cessate il fuoco immediato in Medio Oriente, a Gaza e in Libano, per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e per l

La Giornata della Memoria e dell'Accoglienza

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Oggi si celebra la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza , nel ricordo delle 368 persone che morirono il 3 ottobre 2013 in un naufragio a largo di Lampedusa.  Da allora sono oltre 30mila le vittime che hanno perso la vita nel Mediterraneo, la rotta migratoria più mortale al mondo. E con loro sono finite in tragedia le speranze di un futuro migliore, di fuggire da persecuzioni, guerre e carestie nei Paesi di origine.  Le vite umane si devono e si possono salvare, le morti in mare non sono inevitabili. Per questo è necessario potenziare i canali di accesso sicuri e legali, creare una missione europea di ricerca e soccorso, semplificare i ricongiungimenti familiari e ampliare la platea di chi può accedervi. Basta accordi con Paesi terzi.  L’Europa e l’Italia rispettino gli obblighi di ricerca e soccorso, i diritti umani e il diritto di asilo perché tutti gli uomini e le donne valgono in ugual misura e con uguale dignità .

Per il Medio Oriente servono azioni di pace

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L’esercito israeliano deve ritirarsi dal territorio libanese. La sovranità territoriale non può essere violata, il diritto internazionale deve valere sempre. Non possiamo rassegnarci all’orrore quotidiano.  L’Europa e la comunità internazionale non possono restare a guardare  in silenzio. Diciamo basta ai bombardamenti di Netanyahu e ai lanci di missili di Hezbollah.  Deve cessare il fuoco a Gaza e in Libano, per salvare la popolazione civile, liberare gli ostaggi e riaprire lo spazio della politica, per riaffermare il rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite e della legalità internazionale, per ristabilire la sicurezza e la piena operatività della Missione Unifil.  Al nostro contingente militare impegnato nella missione di pace e agli operatori umanitari presenti in Libano rinnoviamo la nostra gratitudine e vicinanza.  Chiediamo al Governo di riferire con urgenza alle Camere e di attivarsi al massimo per garantire la sicurezza di tutti i cittadini ancora presenti in Libano e di

In ricordo di Mahsa Amini

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Sono passati due anni dalla morte di Mahsa Jina Amini , assassinata dalla polizia morale iraniana per non aver indossato correttamente l’hijab.  E da due anni il movimento “ Donna, Vita, Libertà ” lotta eroicamente contro l’oppressione e la tirannia del regime iraniano.  Come comunità democratica siamo sempre al fianco di coloro che, anche in Iran, si battono per la democrazia, per la libertà e per l’uguaglianza di tutte le persone.  La comunità internazionale non rimanga più in silenzio davanti all’oppressione dei regimi religiosi nei confronti delle donne perché, per usare le perfette parole di Mohammadi Narges , premio Nobel per la pace 2023 ancora in carcere ad Evin, “liberare le donne dalla morsa dell'oppressione e della discriminazione potenzia la forza motrice della pace e della democrazia”.  Elly Schlein

Per non dimenticare mai

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In ricordo delle vittime. Contro il terrore, per non dimenticare mai.

Un destra settaria che non sa come rilanciare l’economia

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Non hanno un’idea su come rilanciare l’economia , non hanno messo in campo uno straccio di politica industriale. In queste settimane hanno tentato di distrarre sempre su altri argomenti, ma i nodi purtroppo stanno venendo al pettine.  Il governo dovrebbe dire cosa intende fare per questa manovra, trovo grave che non ci sia alcuna trasparenza sul piano fiscale di medio termine, che dovrebbero presentare in Europa entro il 20 settembre non c’è stato nessun coinvolgimento delle opposizioni né delle parti sociali, non è così che si affronta un passaggio così delicato per il nostro Paese. Siamo molto preoccupati che facciano ancora cassa sulle pensioni , come hanno già fatto, soprattutto su quelle delle donne e che non mettano risorse sulla sanità pubblica.  L’abolizione dell’assegno unico conferma che ci troviamo di fronte a un governo settario . Quando una misura funziona ma non c’è la loro firma puntano a stravolgerla, per piantare una propria bandierina. L’hanno fatto anche col fondo pe

Medio Oriente, l’Italia appoggi la proposta Borrell

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Dopo mesi di inerzia, in cui la comunità internazionale ha assistito impotente all’apocalisse di Gaza, l’Europa sul Medio Oriente ha oggi un’occasione che non può sprecare.  Dal Consiglio informale degli esteri si levi una voce forte e chiara per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, per esigere l’attuazione della risoluzione 2735 (2024) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite  e il pieno ripristino dell’operatività delle agenzie internazionali e degli aiuti umanitari.  L’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza della UE ha infatti esortato i 27 a trovare il coraggio finora mancato nella gestione della crisi in Medio Oriente  al suo arrivo alla riunione informale dei ministri degli Esteri UE  con queste parole: “Ho avviato le procedure per chiedere agli Stati membri se considerano appropriato includere nella lista delle sanzioni alcuni ministri israeliani che lanciano messaggi d’odio inaccettabili contro i palestinesi e proposte che vanno chiaramen

Per la speranza, contro l'odio

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Con la conferma alla convention di Chicago, Kamala Harris è ufficialmente la candidata democratica alla Presidenza degli Stati Uniti d’America.  Accettando la nomination ha fatto un discorso denso di valori e prospettiva. Sul diritto alle cure, allo studio, alla casa, al lavoro e a una paga dignitosa. Sulla responsabilità collettiva di fare qualcosa per combattere le ingiustizie.  È la persona più qualificata per essere la prossima Presidente, ha saputo riaccendere la speranza e riaprire la partita contro la paura e l’odio di Trump, che vuole solo dividere.  Forza Kamala, anche il Partito Democratico ti sostiene in questa sfida cruciale!  Elly Schlein

USA, Kamala Harris accetta la nomination

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Kamala Harris  ha accettato, in un discorso che ha infiammato la platea cella Convention democratica di Chicago, la nomination come candidata alla presidenza degli Stati Uniti .  “Quindi, a nome del popolo, a nome di ogni americano, indipendentemente dal partito, razza, genere o dalla lingua che parla tua nonna, al nome di mia madre e di tutti coloro che hanno intrapreso un viaggio difficile, a nome degli americani, come le persone con cui sono cresciuta, persone che lavorano sodo, inseguono i loro sogni e si prendono cura l’uno dell’altro, a nome di tutti coloro la cui storia potrebbe essere scritta solo nella più grande nazione sulla Terra, io accetto la vostra nomination per la presidenza degli Stati Uniti d’America”, ha detto l’attuale Vicepresidente. Accettando la nomination Harris ha invitato gli americani a “andare oltre l’amarezza, il cinismo e le battaglie divisive del passato”. E ha detto che la sua corsa presidenziale è “un’opportunità per tracciare una nuova strada da segui

Noi e l’utopia della pace

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Articolo di Gianni Cuperlo, pubblicato su  La Stampa  Su questo giornale Massimo Cacciari ha posto la domanda che da anni la politica ha rimosso dall’agenda: è stato forse un intervallo la non-guerra tra i grandi spazi imperiali dopo le tragedie della prima metà del`900? Null’altro che «una pausa per meglio prendere la rincorsa in vista della definita “sistemazione” del pianeta?». Lo ha fatto richiamando la sconfitta delle istituzioni che nell’avallo di monumentali filosofi del diritto avevano imboccato il sentiero di una regolazione giuridica del conflitto. Si riferiva ai fantasmi dell’Onu e all’assetto di autorità sovranazionali (Corti penali e Alte corti di giustizia) vittime della propria impotenza. Per questa via la Guerra è tornata a soggiogare una razionalità divenuta ostile al realismo di un potere che i singoli Stati non detengono più mentre a profilarsi su scala globale sono oligarchie inedite. Con due conseguenze. Un tempo storico d’incertezze: «non si può più immaginare che

Per il riconoscimento dello Stato di Palestina

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Bombardare scuole e ospedali è un crimine di guerra . Non è accettabile continuare ad assistere a quello che sta accadendo a Gaza. Oggi altri morti innocenti tra cui anche bambini durante un attacco israeliano che ha colpito una scuola. L'Europa e la comunità internazionale assumano immediatamente una iniziativa per fermare Nethanyahu e raggiungere il cessate il fuoco .  Il suo è un governo di estremisti che continua a minare il terreno su cui ricostruire la pace per il Medio Oriente. In questo momento va sostenuto il lavoro dei mediatori e dei negoziatori per raggiungere un immediato cessate il fuoco, necessario per fermare il massacro di civili palestinesi e liberare gli ostaggi israeliani.  Dal governo e dalla Presidente Meloni ci aspettiamo la più ferma condanna delle azioni del Governo Netanyahu e un impegno diplomatico serio con i paesi della regione, che fin qui è stato debole e incerto .  Ormai è irrimandabile dare un segnale concreto per far ripartire il processo di pace i

Contro ogni violenza politica

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Il PD condanna nel modo più fermo l’attentato a Donald Trump . La violenza politica non deve trovare alcuno spazio all’interno delle nostre democrazie, lo abbiamo detto in occasione di altri attacchi a politici avvenuti in Europa negli scorsi mesi, e o ribadiamo con nettezza oggi dopo quello che è successo negli Usa. Ovunque, chi ha a cuore la democrazia, negli Stati Uniti come altrove, deve ora contrastare fermamente ogni tipo di linguaggio di odio e di violenza politica .  Elly Schlein

La nostra strada per battere le destre

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In questi giorni si parla parecchio di modelli, il modello inglese, quello francese. Io non credo che dobbiamo essere alla ricerca di modelli ma dobbiamo continuare a fare il lavoro che abbiamo fatto in queste settimane di campagna elettorale, stare sui territori cioè capire qual è la strada nostra per costruire l’alternativa che serve per battere le destre che qui sono già al governo . Si parla di affinità e divergenze, e, come sempre accade, la tentazione è “assumere” modelli difficilmente replicabili in contesti diversi, seppure ricchi di spunti e conferme.   Il nuovo Fronte popolare in Francia mette insieme forze politiche diverse con un progetto coerente e condiviso. Noi non abbiamo un elemento di preoccupazione contingente, dobbiamo costruire un’alleanza sui per e non solo sui contro . Anche se non si possono applicare modelli di contesti diversi, dalla Francia un dato emerge: uniti si vince, divisi si perde. L’unità va costruita sui bisogni concreti delle persone. Non pongo veti