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Cessate il fuoco

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Quello in corso a Gaza è un eccidio. Netanyahu va fermato, altrimenti trascinerà il mondo in un conflitto senza limiti. Combattere l’antisemitismo è nella pelle antifascista della Repubblica italiana, così come il ripudio della guerra, mettere le due cose in contrapposizione facendo continuare un conflitto folle è un gravissimo errore.  Lo sottolinea la Segretaria  Elly Schlein : “Questo è un orrore senza fine, di fronte al quale non basta condannare e deprecare. Così come non basta più davanti all’uccisione da parte dell’esercito israeliano di operatori umanitari di WCK. Serve giustizia, punendo chi ha commesso questo crimine di guerra e serve fermare questo massacro dando seguito a quello che ha chiesto anche l’ONU: cessate il fuoco subito. Non c’è altra strada”.  “La più ferma condanna alla strage di operatori umanitari di WCK Kitchen a Gaza compiuta dall’esercito israeliano. Ora un’indagine vera, che punisca chi ha commesso questo orrendo crimine di guerra. Soprattutto, serve quell

Finalmente

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Per fermare il massacro di civili palestinesi che conta già oltre 32mila vittime e per liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Per scongiurare un attacco israeliano a Rafah che sarebbe un’ecatombe. Per portare tutti gli aiuti umanitari necessari perché non è accettabile che 1500 camion siano bloccati al confine con i palestinesi che muoiono non solo per le bombe ma anche di fame e di assenza di cure. Un cessate il fuoco che porti ad ogni sforzo per ricostruire una strada di pace per il Medio Oriente, nel pieno riconoscimento dei due Stati. Elly Schlein

Orrore in Russia

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È una strage drammatica. Si parla già di 93 morti, il cordoglio e la solidarietà del Partito Democratico vanno naturalmente ai familiari delle vittime di questa orrenda strage.  Dobbiamo continuare ad impegnarci contro ogni forma di terrorismo. Sono immagini che fanno molto male quelle che abbiamo visto arrivare da Mosca.  Elly Schlein

Un silenzio imbarazzante

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La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata in Egitto a promettere risorse al regime di Al-Sisi per fermare le partenze dei migranti, in un Paese che non è sicuro né per gli egiziani né per tutti gli altri, visto che il governo egiziano non ha alcun rispetto per i diritti umani.  Oltre a  questo stupisce e indigna il totale silenzio da parte della premier su Giulio Regeni di fronte al regime egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini e ostacolando in ogni modo la ricerca della verità.  A Brugherio lo abbiamo ricordato nell'anniversario del ritrovamento e lo ribadiamo oggi:  verità e giustizia per Giulio Regeni!

Salvini perde il pelo, ma non il vizio

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Salvini, commentando le elezioni in Russia, dice che “quando un popolo vota ha sempre ragione”.  Finge di ignorare che nel Paese di Putin non è permessa la libertà di stampa, di informazione e che gli oppositori del regime vengono uccisi. In pratica queste sono elezioni farlocche.  Il vicepresidente del consiglio italiano che fa peggio di un propagandista russo di basso livello.  Gli amici di Putin al governo sono un problema per la credibilità del Paese. Meloni che dici?

Gaza: cessate il fuoco subito

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Una delegazione di deputate e deputati del Partito Democratico si trova al valico di Rafah, al confine con la striscia di Gaza. Ribadiamo l’appello per un immediato cessate il fuoco.  La situazione a Gaza è drammatica, la popolazione civile è allo stremo sotto i bombardamenti israeliani, gli aiuti umanitari sono in gran parte bloccati al confine dove vediamo infiniti chilometri di camion in coda, e quei pochi che riescono a entrare non sono sufficienti.  “Ci sono oltre 1500 camion di aiuti fermi. Entrano con il contagocce, mentre dall’altra parte, a Gaza, si muore di fame. I controlli israeliani su ogni singola vettura sono estenuanti, durano anche più di trenta giorni. Ci sono beni essenziali che vengono inspiegabilmente rifiutati, rimangono nel grande compound della Mezzaluna rossa egiziana”. Così  Laura   Boldrini , Deputata dem e presidente del Comitato permanente sui diritti umani della Camera, intervistata da   La Stampa   racconta la visita che ha portato una delegazione di parl

Il popolo palestinese non ha più tempo

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“Centinaia di migliaia di persone a Gaza per sopravvivere stanno cercando cibo per animali: è il fallimento dell’umanità. Abbiamo fallito tutti”. Le parole di  Omar Ghrieb , policy officer Oxfam a Gaza, domenica 3 marzo nel corso della prima giornata di incontri, al Cairo, della delegazione di parlamentari italiani con le organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, suonano definitive.  Alla delegazione organizzata dall’ AOI ( A ssociazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale ), in collaborazione con ARCI e Assopace Palestina, ha partecipato un gruppo di parlamentari PD e di altri schieramenti, insieme ad operatrici e operatori umanitari, dirigenti associativi, giornaliste e giornalisti. Si sono mossi verso il valico di Rafah, seguendo il percorso degli aiuti umanitari acquistati grazie alla raccolta fondi Emergenza Gaza . La delegazione comprendeva il parlamentare ed esponente della Segreteria nazionale Alessandro Zan insieme ai p

Per ritrovare la via della pace

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Sabato pomeriggio una delegazione della Segreteria provinciale insieme a diversi iscritti ai Circoli dem di Monza e Brianza ha partecipato alla manifestazione promossa da Brianza Accogliente e Solidale per il cessate il fuoco.  Ritrovare la via della pace è un obiettivo che tutta la comunità democratica ha e vuole perseguire.

Da due anni con il popolo ucraino

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Due anni fa iniziava la criminale invasione dell’Ucraina da parte di Putin.  Fin da subito ci siamo schierati con l’Ucraina, per la democrazia, per la libertà, per la resistenza, contro la guerra d’aggressione, per una pace giusta. E oggi la nostra posizione non è cambiata.  Dalla stessa parte. Senza se e senza ma.

Salvini, la voce di Mosca

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Salvini è l’unico a non aver detto una parola di condanna nei confronti di Putin sulla morte di Navalny. D’altronde dal 2017 la Lega ha stilato un’alleanza con il partito del dittatore russo, accordo tutt’ora in vigore.  Il vicepremier italiano non può restare al suo posto a queste condizioni. Chiarisca e neghi una volta per tutte di essere un amico del Cremlino.

Cessate il fuoco, corteo a Monza

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La rete Brianza Accogliente e Solidale ha convocato un corteo a Monza per sabato 24 febbraio, Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina ed in Ucraina, che  partirà alle 16:30 da Piazza Citterio per concludere in Piazza Roma.  L’Articolo 11 della nostra Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.  Nello spirito della Costituzione e auspicando una via diplomatica per la risoluzione dei conflitti in atto, il nostro Circolo aderisce a questa iniziativa: parteciperemo con i simboli e i colori della pace per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della

Addio Navalny

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È morto in prigione Alexei Navalny, ma resteranno vive le sue idee di democrazia e giustizia. Un’altra voce libera spezzata dal regime di Putin.

L’Italia guidi l’azione Ue per la pace in Medio Oriente

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“Un avanzamento significativo”, così la Segretaria Elly Schlein, in un colloquio con la Stampa , definisce il voto della Camera che martedì ha approvato l’impegno “a sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario” contenuto nella mozione presentata dal PD sulla guerra israeliano palestinese.  “ Erano passati mesi dall’ultimo dibattito parlamentare sul Medio Oriente, serviva un passo in avant i ” spiega. Nel frattempo, “ci sono stati migliaia di morti e abbiamo visto morire Hind, una bambina di 6 anni. Abbiamo visto questo orrore”. Schlein ha invitato Giorgia Meloni a un confronto, affinché il governo metta in campo “un’iniziativa diplomatica degna della nostra tradizione – aggiunge –  C’è uno scenario di costante violazione del diritto internazionale e non possiamo assistere in silenzio. Chiediamo che l’Italia guidi un’azione europea, come ha già cominciato a fare Josep Borrell per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza . Bisogna

Per un cessate il fuoco immediato

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Bisogna fermare Netanyahu e l’attacco a Rafah per evitare un’ulteriore ecatombe oltre alla strage di civili che è già in corso da troppe settimane a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato, lo chiediamo da mesi.  Chiamerò Giorgia Meloni perché è necessario che il Governo si attivi. Non abbiamo visto fin qui un’iniziativa diplomatica e politica all’altezza della tradizione italiana e occorre che l’Italia invece faccia la sua parte per porre fine a questo massacro di civili e per riprendere un dialogo sulla soluzione politica dei due popoli due Stati.  La situazione è drammatica. La storia della piccola Hind Rajab è tremenda. È un orrore inimmaginabile di cui la storia ci chiede conto, ma già oggi, non domani.  Elly Schlein

Webinar: per la pace in Medio Oriente

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Sono ormai quattro mesi che nella striscia Gaza, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, si consuma una guerra dalle conseguenze umanitarie catastrofiche sulla popolazione civile palestinese e che rischia di allargarsi ad altri paesi della Regione, con conseguenze imprevedibili sull’intero scacchiere globale.  È per questo che il Partito Democratico ha promosso una discussione in Parlamento, depositando una mozione sul conflitto in Medio Oriente, per chiedere all’Italia e all’Europa un’iniziativa diplomatica forte, che fin qui è mancata, per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi, la protezione dei civili e l’accesso illimitato agli aiuti e alle cure di cui la popolazione palestinese ha disperatamente bisogno.  L’Europa promuova una conferenza internazionale di pace e una missione ONU a Gaza che, coinvolgendo i paesi arabi, ponga fine al conflitto e rilanci la soluzione dei “due popoli, due Stati”, con il riconosc

Per la pace in Medio Oriente

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Il Partito Democratico ha depositato una mozione sul conflitto in Medio Oriente, per chiedere all’Italia e all’Europa un’iniziativa diplomatica forte, fin qui mancata, per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi, la protezione dei civili, la fornitura e l’accesso illimitato agli aiuti e delle cure di cui la popolazione palestinese ha disperatamente bisogno.  Chiediamo che l’Europa promuova una conferenza internazionale di Pace e una missione ONU a Gaza che, coinvolgendo i paesi arabi, ponga fine al conflitto e rilanci la soluzione dei “due popoli, due Stati”, con il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto del diritto alla sicurezza di Israele.  NO al terrorismo di Hamas, NO all’estremismo, alla guerra, alla violenza dei coloni israeliani in Cisgiordania.  SI a un’Europa attrice di pace nel mondo, SI a “due popoli, due Stati” per la pace in Medio Oriente.

Otto anni senza Giulio Regeni

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Otto anni fa veniva ritrovato sul ciglio di una strada della periferia del Cairo, in Egitto, il corpo torturato di Giulio Regeni, giovane ricercatore.  Nonostante fra qualche settimana inizi il processo, ancora lontana è la verità sul contesto e i mandanti del delitto. Verità e giustizia che vanno chieste per tutte le persone a cui sono stati violati i diritti umani, come la nostra connazionale Ilaria Salis.  Oggi, anche a Brugherio, sotto lo striscione “Verità per Giulio Regeni”,  lo abbiamo detto con forza: verità e giustizia per Giulio Regeni!  Damiano Chirico

Verità e giustizia per Giulio Regeni

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Il 25 gennaio 2016 Giulio Regeni veniva rapito al Cairo. Il suo corpo venne ritrovato, privo di vita, il 3 febbraio.  Sono passati anni. Anni di omissioni, anni di depistaggi. Sono passati anni ma noi continuiamo a stare al fianco della famiglia di Giulio nella ricerca, incessante, di verità e giustizia.

Prima le persone: immigrazione e diritti

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Si svolge il 19 e il 20 gennaio, nella sala David Sassoli della sede nazionale del PD a Roma in Via Sant’Andrea delle Fratte 16, l’iniziativa dedicata a immigrazione, diritti e riforma della cittadinanza.  “Sull’immigrazione si deve cambiare. In Italia e in Europa. Per questo presentiamo alcune proposte destinate a diventare il cuore di iniziative parlamentari fondate sul principio di superare la stagione della paura e di affrontare il tema dell’immigrazione come una grande questione da gestire e governare”, spiegano Pierfrancesco Majorino responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del PD e Marwa Mahmoud, responsabile Partecipazione e formazione politica nella segreteria nazionale del PD, organizzatori del seminario.  La due giorni, trasmessa in streaming, ha inizio venerdì 19 alle 14. Al confronto, con centinaia di circoli del PD coinvolti e collegati in rete, oltre a Majorino e Mahmoud, partecipa la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein e intervengono, tra gli al

Riprendiamo per mano la pace

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Oggi a Monza c'era una piazza che invocava la pace.  Brianza Accogliente e Solidale  l'ha convocata. Noi PD Monza Brianza non potevamo mancare ed eravamo lì perché è tempo di costruire la pace e chiedere a grande voce che la diplomazia torni protagonista.  Lorenzo Sala