Sport, bene sociale

“Gli effetti della cultura del movimento sono inequivocabili e hanno conseguenze dirette sul funzionamento del servizio sanitario nazionale. Dobbiamo rimettere in moto la macchina dello sport e la proposta del PD è quella di stanziare una quota pari a un miliardo di euro nel prossimo decreto ristori”.

Lo afferma il Responsabile Sport del PD, Mauro Berruto.

“La scienza – dice l’ex coach della nazionale di pallavolo maschile – ci dice che l’impatto dell’attività motoria su determinate patologie incide dalle tre alle cinque volte rispetto all’euro investito in partenza sullo sport. Far ripartire l’attività motoria e sportiva è una priorità per il PD. Grazie al Recovery Fund – aggiunge Berruto – potremo investire idee e risorse destinate ai 20 milioni di italiani che quotidianamente hanno a che fare con lo sport”.

“La proposta del PD è quella di prevedere un miliardo di euro da destinare a coloro che più di tutti sono rimaste fuori da ogni forma di sostegno, che sono le associazioni dilettantistiche sportive. Il punto di partenza sarà rappresentata dai centri estivi sportivi, con la creazione di un voucher da destinare alle famiglie spendibile per l’attività estiva sportiva”.

“Poi chiediamo di decuplicare i 50 milioni di euro previsti per l’investimento a fondo perduto da destinare alle associazioni sportive. E ancora – aggiunge il dirigente dem – dobbiamo restituire alle associazioni le spese sostenute per ripartire in base ai protocolli della pandemia, prorogare il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, sostenere i lavoratori stagionali e agevolare lo stanziamento di incentivi bancari”.

“Lo sport – conclude Berruto nel suo intervento a Radio Immagina – è inclusione, apertura, modernità. Che bello sarebbe se la nostra portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo potesse essere Paola Egonu, sarebbe la più straordinaria scelta di avanguardia che, ancora una volta, lo sport rappresenta”.

Nel decreto imprese o sostegni bis, la richiesta del PD è quella di destinare un miliardo di euro al mondo dello sport. Di questo miliardo fa parte un contributo finanziario alle famiglie per poter iscrivere i ragazzi ai centri estivi e un aiuto diretto e indiretto alle associazioni.


Ecco, di seguito, un riassunto di tutte le proposte del PD.

 

DL IMPRESE, LAVORO E PROFESSIONI (SOSTEGNI-BIS)

1. Contributo fino a 250 euro alle famiglie con ISEE non superiore a 25.000 euro per iscrizioni ai centri estivi (100 milioni) e delega riforma fiscale con riordino e potenziamento incentivi per l’attività sportive stagione sportiva 2021/22. Si tratta di costruire un intervento straordinario (comunicazione e costruzione delle condizioni) per centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che saranno inattivi da 16 mesi. Non farlo sarà un costo sociale ed economico gigantesco.

2. Incremento a 500 milioni del sostegno a ASD, SSD, gestori di impianti, portando il Fondo unico di all’art. 3 del DL 137/2020 (450 milioni).

3. Misure di ristoro per società sportive professionistiche e associazioni sportive dilettantistiche che hanno sostenuto spese sanitarie per assicurare la prosecuzione di allenamenti e competizioni sportive (100 milioni)

4. Proroga del credito di imposta per le sponsorizzazioni e gli investimenti pubblicitari sportivi al 2021 (100 milioni).

5. Contributo per i lavoratori stagionali dello sport – ulteriori 2 mensilità (250 milioni)

6. Rifinanziamento e proroga dei fondi gestiti per conto dello Stato dall’Istituto Credito Sportivo per concessione di garanzie e contributi in conto interessi su finanziamenti del sistema bancario per esigenze di liquidità (50 milioni)

 

TUTELA DEI LAVORATORI SPORTIVI

1. Immediata costituzione di un tavolo di lavoro per il miglioramento della legge di riforma sul lavoro sportivo rinviata al 31.12.2023 (nei fatti significa stagione sportiva 2024/25) riportando i termini all’interno del termine di questa legislatura.

2. Tipizzazione della legge di riforma: normare un mondo che va normato, nel rispetto delle varie anime del movimento sportivo italiano, dal volontariato al professionismo. Una riforma che sia concreta e sostenibile, insomma.

3. Mappatura di dati reali che definisca nel dettaglio il mondo dei lavoratori del mondo sportivo.

4. Tavolo di lavoro su cancellazione del vincolo sportivo.

 

SPORT E IMPATTO SSN

La cultura del movimento, come dimostrato dalla letteratura scientifica, è uno strumento privilegiato per controllare i costi di patologie come quelle cardiovascolari, l’obesità, il diabete o la depressione. L’attività motoria prescrivibile come farmaco da parte del medico di base, genera un circolo virtuoso (lavoro, qualità della vita, economia, risparmio generato al SSN) che va innescato al più presto.

 

SPORT, INCLUSIONE e SCUOLA

Nei settori giovanili di qualsiasi disciplina sportiva vediamo la società del domani. Ragazze e ragazzi che indipendentemente dal colore della pelle, dalla provenienza culturale, dal credo religioso lavorano fianco a fianco per un obiettivo comune. Vogliamo difendere e sostenere questo modello di inclusione come un patrimonio essenziale. E crediamo che sia arrivato il tempo di restituire dignità all’insegnamento della disciplina sportiva nel mondo della scuola, a partire dalla scuola primaria.

 

LA PAROLA SPORT IN COSTITUZIONE

Per la somma di tutte queste ragioni lavoreremo per una proposta di legge di riforma costituzionale per l’inserimento della parola “sport” nella nostra Costituzione. Generare e tutelare un diritto allo sport che possa dialogare con il diritto all’istruzione e con quello alla salute. Un cambio di paradigma che ricollochi, con la giusta dignità, l’insegnamento della cultura del movimento nel mondo della scuola (con particolare attenzione alla scuola primaria) e con il diritto alla salute.


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