Maria Carmela Lanzetta lascia il suo incarico di Sindaco. Una sconfitta della politica

La politica ha bisogno di amministratori coraggiosi, amministratori capaci di dire no, in special modo rispetto alla mafia, alla corruzione, al voto di scambio. Di fatto questa è l'unico modo per evitare che l'Italia si trovi a sprofondare.
Per questo, la notizia riportata dalla Repubblica oggi, costituisce una sconfitta per tutti. Se Maria Carmela Lanzetta, di cui spesso vi abbiamo parlato, il sindaco di Monasterace decide di lasciare il suo incarico di sindaco, un pizzico di speranza di cambiamento viene meno.

 E le sue parole, molto forti, devono essere un monito per tutti.
 Cosa l'ha delusa di più?
"La politica innanzi tutto. Quando spararono alla mia macchina - l'anno prima mi avevano bruciato la farmacia - la politica ha fatto a gara per starmi vicino. È stata una cosa bella, ma io non chiedevo solo solidarietà, chiedevo che qualcuno si occupasse dei problemi dei piccoli comuni di frontiera. Non parlo solo di Monasterace, parlo di tutti. Chiedevo un aiuto alle realtà locali. Personale adeguato, sostegno tecnico. Invece niente. Nessuno che si sia occupato di noi. La politica è troppo concentrata sulle grandi strategie, ma della gente? Dei problemi reali degli amministratori? Chi si occupa di questo? "

Nessuno?
"Nessuno, neppure la sinistra di cui faccio parte. La politica è avviluppata su se stessa".

Cosa l'avrebbe fatta andare avanti?
"Io non avrei voluto essere un sindaco speciale. Avrei voluto essere un sindaco normale, che fa cose semplici per la sua gente. Che amministra bene rispondendo a bisogni essenziali. Invece non è stato possibile, come non lo è per molti sindaci italiani che fanno gratis questo lavoro. Non ho mai preso un soldo dal Comune".

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