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La politica e i suoi costi

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Potremo riprenderci dalla sbornia anticasta di questi anni, senz’altro necessaria, quando torneremo a dare giudizi più equilibrati, a dare il giusto valore alla politica, distinguendola dai suoi cattivi rappresentanti. Un esempio sono i suoi costi, sui quali sottoscrivo quanto scritto in quest’articolo: Uscire dalla leggenda della gratuità come pregio assoluto e, di conseguenza, del costo come disvalore del quale provare vergogna è un passaggio non più rinviabile, non soltanto nei palazzi del potere ma anche nel modo di sentire di tutti noi. Il web, che i grillini conoscono e usano bene, è in tal senso una guida preziosa. Passata l’euforia per l’informazione a costo zero dei blog e dei social network, ci si è resi conto che un prodotto di qualità si paga e che se, com’è noto, le bugie hanno le gambe corte, le panzane dal canto loro si muovono rasoterra. Nella sua accezione più pragmatica, che in verità è l’imprinting dei parlamentari del Movim

We are far from impotent

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Nel Regno Unito un'indagine commissionata dal Guardian ha rilevato che in questo momento i britannici sono apatici nei confronti della politica e dei politici, infuriati nei confronti della classe politica e delle promesse non mantenute. I cittadini non si sentono affatto comprensivi verso i politici, anche nel caso in cui riescano a capire le difficoltà che questi possono attraversare nel loro lavoro. L'indagine di Ilvo Diamanti per Demos , ricalcano questa situazione.  Adam Lent, capo di un gruppo di ricerca alla Royal Society for the encouragement of Arts, ha offerto un valido contributo sulle possibili ragioni della rabbia dei cittadini britannici. I dati, dal punto di vista del caso britannico, non sono molto dissimili da quanto rilevato almento sette anni prima, ma evidenziano che chiunque si decida ad occuparsi di politica dovrà armarsi di pazienza perché  verrà sempre disprezzato dal cittadino medio. Dall'altro la democrazia rappresentativa, come

Maria Carmela Lanzetta lascia il suo incarico di Sindaco. Una sconfitta della politica

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La politica ha bisogno di amministratori coraggiosi, amministratori capaci di dire no, in special modo rispetto alla mafia, alla corruzione, al voto di scambio. Di fatto questa è l'unico modo per evitare che l'Italia si trovi a sprofondare. Per questo, la notizia riportata dalla Repubblica oggi, costituisce una sconfitta per tutti. Se Maria Carmela Lanzetta, di cui spesso vi abbiamo parlato , il sindaco di Monasterace decide di lasciare il suo incarico di sindaco, un pizzico di speranza di cambiamento viene meno.  E le sue parole, molto forti, devono essere un monito per tutti.   Cosa l'ha delusa di più? "La politica innanzi tutto. Quando spararono alla mia macchina - l'anno prima mi avevano bruciato la farmacia - la politica ha fatto a gara per starmi vicino. È stata una cosa bella, ma io non chiedevo solo solidarietà, chiedevo che qualcuno si occupasse dei problemi dei piccoli comuni di frontiera. Non parlo solo di Monasterace, parlo di tutti. Ch

La vera antipolitica

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Gli ultimi dati dei sondaggi raccontano che circa la metà dei potenziali elettori ad oggi non voterebbe nessuno dei partiti esistenti.  Una percentuale altissima che racconta un'indignazione diffusa nel sentimento popolare, verso una politica che appare distante dai problemi dei cittadini, che sembra interessata a conservare uno status quo intaccato continuamente da inchieste che coinvolgono i propri membri.  L'immagine che ne viene fuori è tutt'altro che edificante e, del resto, anche la presenza del governo dei tecnici evidenzia una crisi nell'intero quadro politico. Difficilmente i numeri dei sondaggi sopra citati si tradurranno in astensionismo, che comunque continuerà a crescere, come avviene già da qualche anno , mentre appare più chiaro che molti di questi voti si dirigeranno verso movimenti lontani dai partiti convenzionali, che sanno raccogliere questa rabbia diffusa.  Pochi giorni fa, del resto, a Monza, in una serata di pioggia erano in tanti ad asc

Riflessione (serena e pacata) sui costi della politica

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In rete da qualche giorno circola questo video sui costi della politica Oggi, proprio oggi, questo tema ci sembra attualissimo , dato che lo affrontiamo il giorno dopo la decisione della Camera di salvare il deputato del PdL Nicola Cosentino e dopo la decisione della Corte Costituzionale sui referendum elettorali. Due temi molto diversi, ma che potrebbero provocare la stessa reazione, aumentando quella immensa dose di antipolitica che circola nel nostro paese. E allora torniamo ai costi della politica: i tagli si devono fare. Punto e basta, non si discute. Servono piccoli e grandi gesti concreti. Partiamo da noi: a Brugherio PD e Lista Chirico hanno rinunciato all'aumento del gettone di presenza per i consigli comunali ( qui ), ovvia decisione, dopo aver contestato l'aumento dello stipendio della Giunta Ronchi. E abbiamo rinunciato ( qui ) ad un posto aggiuntivo nelle commissioni , perchè tanto non siamo mai mancati ad una riunione dal 2009 ad oggi , sia con il consig

L'esempio di Napolitano

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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deciso di rinunciare all'aumento del suo stipendio. La rivalutazione annuale dell'assegno personale del capo dello Stato è infatti prevista per legge, ma il Quirinale ha rinunciato a questa possibilità, e ha deciso anche una ulteriore serie di misure per ridurre le spese della Presidenza della Repubblica . Nei prossimi tre anni, quindi, il Colle restituirà al ministero dell'Economia oltre 15 milioni di euro. Il Presidente Napolitano, ancora una volta, offre un comportamento concreto , capace di dare risposte chiare alla questione dei costi della politica, senza cadere nell'antipolitica.

Dalla indignazione bisogna passare all’azione

Mentre SpiderTruman , il fantomatico ex precario di Montecitorio che sabato ha aperto la pagina su Facebook raggiungendo in 24 ore gli 84mila «amici», racconta i "segreti della casta" (dalle agevolazioni che i parlamentari godono per le tariffe telefoniche fino a quelle sull'acquisto di automobili), Formigoni rilascia un'intervista al Tg3 mostrandosi in camicia sobria, ma per l'occasione circondato da decine di yacht. "Biosgna dare segnali forti" commenta da Porto Cervo il governatore della regione Lombardia. Dalla indignazione bisogna passare all’azione, per riprendere il titolo del prezioso libro intervista con Pietro Ingrao. Senza cedere all'antipolitica . Si può riuscire a tenere alto il valore delle istituzioni e arrivare allo stesso tempo a forme di notevole risparmio. Come Partito Democratico proponiamo il superamento dei vitalizi per i parlamentari, la riduzione del numero di deputati e senatori, la riduzione delle società pubbliche