Inchiesta Briantenopea: i fatti (e le persone) che riguardano Brugherio


In questi giorni i giornali hanno approfondito con maggior dettaglio i contorni dell'inchiesta Briantenopea, scattata la scorsa settimana, che ha visto il coinvolgimento di alcuni ex amministratori di Monza e la scoperta di una "enclave" della camorra in Brianza, che si è fatta spazio in un territorio dove si è anche radicata la 'ndrangheta.

Noi la scorsa settimana abbiamo pubblicato due post sulla vicenda: qui avevamo dato le prime notizie dell'inchiesta, qui avevamo fatto riferimento anche ad una rapina avvenuta a Brugherio.

Come abbiamo scritto all'inizio del post, ora emergono ulteriori elementi, che ci danno il quadro dei fatti e delle persone che riguardano la nostra città.

La maxi inchiesta è partita da due distinte indagini dei Carabinieri di Arcore e Brugherio, con riferimento ad alcune rapine a mano armata commesse da alcuni esponenti poi arrestati nell'inchiesta. Due di queste rapine, nel marzo del 2010, riguardano due locali di Brugherio, il "Dream cafè" e "Lo stregone".

Ma tra i crimini che l'inchiesta segnala come commessi a Brugherio ci sono anche episodi di usura e minaccia, avvenuti a settebre e dicembre del 2009 e ad agosto del 2010, oltre che un espisodio di spaccio di droga, nell'aprile del 2010, e il ritrovamento di abbigliamento con marchi contraffatti, nel maggio del 2011.

Questi i fatti. E poi ci sono anche persone residenti a Brugherio tra gli arrestati. Precisamente sono 8, residenti in via Dalla Chiesa, via Increa e via Deledda.

Per altri dettagli sull'inchiesta vi rimandiamo, in particolare, alla lettura de Il Cittadino di sabato scorso e de Il Giornale di Monza in edicola da oggi; entrambi i giornali dedicano pagine di approfondimento sull'operazione Briantenopea.

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