Energie rinnovabili: obiettivo Italia 2050



Un'Italia al 100% di energia rinnovabile nel 2050.

Sembra un progetto utopico, ma per gli esperti dell'autorevole centro studi Ref-e, autori dello studio presentato dal WWF, potrebbe essere uno scenario assolutamente alla nostra portata.

Il rapporto Ref-e/Wwf, come scrive (qui) La Stampa, è stato presentato e direttamente sottoposto ieri a Roma al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, a cui la storica associazione ambientalista ha chiesto di avviare immediatamente una strategia «taglia-emissioni al 2050» sulla falsariga di quanto hanno fatto paesi come Germania, Gran Bretagna e Danimarca.

Nello scenario energetico descritto dallo studio l’Italia al 2050 dovrebbe ridurre del 40% i consumi ed aumentare fino al 43% la quota elettrica di energia, puntando al 100% di rinnovabili. 

Si può fare riducendo i consumi energetici che sono «sprechi» dello 0,5-1,2% l’anno, passando dal riscaldamento delle case con gas e carburanti fossili a quello elettrico, e soprattutto rivoluzionando il trasporto pubblico e privato, che per il 50% deve passare alla propulsione elettrica.

Tra gli strumenti proposti dal WWF anche «una fiscalità taglia-emissioni» che regoli, per esempio, l’Imu sulla base della classe energetica della casa, il bollo dell’auto sulle emissioni inquinanti anzichè sui kW del veicolo e che sostituisca l’Iva sui prodotti con l’Imposta di carbonio emesso (Ice), ovvero la tassa sul loro contenuto di CO2 nelle varie fasi di processo.

Sembrano obiettivi molto ambiziosi, ma in realtà si tratterebbe solo di accentuare e accelerare - con opportuni investimenti e politiche pubbliche - tendenze che sono già in atto nell’economia italiana.

Qui il rapporto completo presentato dal WWF.

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