Alcatel: primi spiragli positivi nella trattativa


Qualcosa inizia a muoversi, nella vicenda Alcatel di Vimercate.

Dopo l'incontro tra la multinazionale e i sindacati, avvenuto all'inizio della settimana al Ministero dello Sviluppo economico, Alcatel ha dimezzato gli esuberi previsti nell'ambito della ristrutturazione dei siti italiani: dai 490 esuberi annunciati a fine gennaio si passa a 245, per buona parte ancora nel settore di ricerca e sviluppo e quasi interamente collocati a Vimercate.

Numeri ancora troppo elevati, purtroppo, 
ma che calano significativamente rispetto alla previsione iniziale.

Ha contribuito a questa prima vittoria la decisione del Governo Monti di investire su banda larga e agenda digitale: investimenti indispensabili per togliere ogni alibi alla multinazionale.

La trattaviva prosegue al Ministero: il prossimo incontro è fissato per il 4 giugno. Mentre i sindacati hanno espresso un cauto ottimismo per l'evolversi della situazione, la direzione di Alcatel Lucent in un comunicato diffuso martedì pomeriggio ha dichiarato "la propria volontà di mantenere una importante presenza in Italia attraverso le proprie strutture produttive, commerciali e di ricerca" e "la propria disponibilità a rilanciare tale presenza, per allinearla alle sue strategie più globali e alle nuove esigenze di mercato, riducendo significativamente l'impatto sociale del piano di ristrutturazione presentato inizialmente, nonché sviluppando in prospettiva nuove attività nell'ambito delle tecnologie chiave per il proprio portafoglio".

Resta ovviamente, come sottolinea la RSU,
il problema di questi 245 esuberi.

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