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Alcatel: primi spiragli positivi nella trattativa

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Qualcosa inizia a muoversi, nella vicenda Alcatel di Vimercate. Dopo l'incontro tra la multinazionale e i sindacati, avvenuto all'inizio della settimana al Ministero dello Sviluppo economico, Alcatel ha dimezzato gli esuberi previsti nell'ambito della ristrutturazione dei siti italiani: dai 490 esuberi annunciati a fine gennaio si passa a 245 , per buona parte ancora nel settore di ricerca e sviluppo e quasi interamente collocati a Vimercate. Numeri ancora troppo elevati, purtroppo,  ma che calano significativamente rispetto alla previsione iniziale. Ha contribuito a questa prima vittoria la decisione del Governo Monti di investire su banda larga e agenda digitale: investimenti indispensabili per togliere ogni alibi alla multinazionale. La trattaviva prosegue al Ministero : il prossimo incontro è fissato per il 4 giugno. Mentre i sindacati hanno espresso un cauto ottimismo per l'evolversi della situazione, la direzione di Alcatel Lucent in un comunicato diffuso

Alcaltel: il Governo è intervenuto. Ora tocca alla società

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foto da www.ilgiorno.it Un nuovo aggiornamento sulla vicenda dell'Alcatel di Vimercate, che stiamo seguendo da qualche settimana. Qui vi abbiamo raccontato cosa sta succedendo : 490 posti di lavoro a rischio, per la scelta dell'azienda di trasferire tutto negli Stati Uniti. Qui abbiamo scritto dei tre giorni di sciopero , che hanno ottenuto anche la solidarietà della Brianza verso i lavoratori a rischio. Qui vi avevamo anticipato del risultato ottenuto dal PD , ovvero della possibilità di un incontro tra il Ministro Passera e i vertici della società. L'incontro si è svolto giovedì scorso a Roma. Il Ministro Passera ha chiesto alla società la revisione del piano di ridimensionamento e, anzi, l'ha invitata a sviluppare ulteriormente l'attività in Italia. La società si è presa qualche giorno per dare una risposta, con la speranza che possa acconsentire a rivedere l'annuncio del taglio dei posti di lavoro in Italia. Dopo lo sciopero di tre giorni della

Cinque mesi senza Sviluppo

Sono le 11.50, esattamente cinque mesi fa Claudio Scajola annunciava le sue dimissioni da Ministro dello Sviluppo economico. Da 150 giorni l'Italia non ha un referente , in un momento come questo , per le trattative sulle crisi economiche, le iniziative di sviluppo del paese... Berlusconi ha assunto l'interim, il 6 maggio aveva detto: "Sarà un incarico limitato nel tempo, durerà giorni". Il 3 settembre il premier aveva nuovamente annunciato che la settimana successiva avrebbe sottoposto il nuovo nome al presidente Napolitano. E invece siamo ancora qui...

La ricreazione è finita

Per chi vive in un mondo di appartamenti a Montecarlo, di società offshore, di feste di partito, di simboli artificiali, come quello del sole padano, è probabilmente difficile immedesimarsi nei problemi di chi ha un solo appartamento con mutuo da pagare e la cui festa principale consiste nel vedersi riconfermato un lavoro precario. Eppure questa è la situazione di milioni di italiani; e il loro numero, purtroppo, sta crescendo abbastanza rapidamente. Quando rientreranno davvero nei loro luoghi di lavoro, i parlamentari e gli uomini di governo dovranno prima di tutto rendersi conto di aver sbagliato i conti nei lunghi mesi della loro ricreazione estiva : l'economia mondiale sta andando assai meno bene di quanto molti pensavano, e l'Italia è molto lontana dai livelli di produzione precedenti la crisi. Questi problemi sono stati minimizzati o accantonati per mesi, o forse per anni ; il suo segno più visibile è l'incapacità del governo e delle forze che lo sostengono di trovare

Rassegna stampa

Due interessanti notizie dal numero dell'Espresso in edicola da oggi. - come abbiamo più volte scritto sul nostro blog, dal 5 maggio l'Italia non ha un ministro dello sviluppo economico (vedi il contatore qui in alto). Berlusconi da mesi rassicura che la nomina sarà imminente, dichiara che il suo è un interim "di cose fatte", ma il tempo passa. E un risultato indubbio è stato di impedire al Parlamento di esercitare la sua funzione di indirizzo e controllo . Infatti, i nostri parlamentari (di maggioranza e di opposizione) hanno presentato 361 atti (interrogazioni, interpellanze, mozioni, odg) a cui nessuno ha risposto, perché il ministro competente non c'è. Su cosa vertono? Politica industriale, sviluppo sostenibile, energia nucleare, crisi di aziende, accordi commerciali con altri Paesi, petrolio e gas... - Conoscete Bernardo De Bernardinis? E' uno dei membri della commissione Grandi rischi della Protezione Civile indagati per omicidio colposo a causa del

Nubi nere

Ieri Emma Marcegaglia , presidente di Confindustria, ha tracciato un bilancio di questa estate appena conclusa, dicendo che l'Italia vive un momento di politica brutta , che per mesi ha parlato solo di amanti, di cognati e di appartamenti. Non è questo che ci interessa . Ha poi voluto ricordare che la crisi in atto nella maggioranza di governo non aiuta ad avere una concentrazione sui temi veri come il lavoro, l'occupazione, la crescita. Il nostro richiamo come Confindustria è continuo: basta litigare, basta occuparsi di beghe interne, occupatevi della crescita, del problema fiscale, di quello dell'occupazione e di ridurre la burocrazia. Facciamo le riforme serie che servono al Paese. A questo richiamo, si aggiungono le previsioni di oggi del centro studi di Confindustria, che prevede nubi nere per l'economia italiana sul fronte del fisco , del lavoro , del debito pubblico , dei consumi e della crescita . E intanto da 135 giorni il nostro paese non ha un Ministro

Si è dimenticato di nominare il Ministro...

Ricordate cosa aveva detto il Premier? Beh, la settimana è passata: una settimana piena di vertici a Palazzo Grazioli, telefonate con Ghedini, poi un viaggio in Russia a parlare di quanto è messa male l’Italia a causa della magistratura... E del Ministro dello sviluppo economico non c’è traccia... e, tanto per fare un esempio, a breve i benzinai sciopereranno per quattro giorni: hanno dei rilievi da fare riguardo la regolamentazione della loro professione, ma in assenza del ministro non sanno con chi parlare . Si va avanti così da settimane, probabilmente si andrà avanti così ancora a lungo: in attesa della prossima promessa buttata lì per prendere tempo .