Il lavoro è una priorità del centrosinistra
Il governo Monti è in questi giorni alla ricerca di soluzioni per la gestione del mercato del lavoro, dove c'è chi è garantito e chi non ha praticamente protezioni.
La riforma del mercato del lavoro si doveva fare prima:
esattamente 10 anni fa.
Purtroppo non è andata così: questa è la pesante responsabilità del Governo di Silvio Berlusconi.
Ora il Governo, da quasi tutta la stampa di centrodestra, viene tacciato di essere un Governo di centrosinistra o comunque di perseguire politiche progressiste.Credo che quest'affermazione abbia comunque qualche fondamento.
Questo perché le soluzioni in campo, che il governo dovrà necessariamente valutare,
sono nate e sono state presentate in Parlamento dal centrosinistra.
sono nate e sono state presentate in Parlamento dal centrosinistra.
Il lavoro è una priorità della sinistra. Le proposte in campo, quelle più autorevoli, condivisibili o meno, provengono dal centrosinistra. Queste proposte politiche di rilancio del valore del lavoro e di contrasto alla precarietà non guardano a semplici formule legislative, ma consistono in un insieme di interventi di politica economica e sociale con al centro una scelta essenziale: restituire senso, dignità, valore e reddito al lavoro, in tutte le sue forme
C'è la proposta del senatore giuslavorista Pietro Ichino che ha l'ambizione di riscrivere il diritto del lavoro; c'è il "contratto unico" a protezione crescente, nato nelle aule universitarie (i veri ispiratori sono gli economisti Tito Boeri e Pietro Garibaldi) e "adottato" dal senatore Paolo Nerozzi (ex dirigente della Cgil); e c'è anche il "contratto unico di inserimento formativo" firmato da un'ottantina di parlamentari democratici (tra i quali l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano), una "terza via" partita in sordina rispetto alle altre due ma, alla vigilia del confronto tra governo e parti sociali, con qualche chance in più di arrivare al traguardo.
Infine c'è la proposta del responsabile del settore Economia e Lavoro del Partito democratico Stefano Fassina dove il nesso tra diritti di cittadinanza e diritti sociali e del lavoro è indissolubile. La strategia per promuovere il “diritto unico” del lavoro, si articola lungo alcuni principi di fondo: la migliore flex-security europea; l’universalità dei diritti fondamentali di cittadinanza, in particolare il welfare orientato a promuovere il benessere di tutto il nucleo famigliare, anche attraverso misure di conciliazione lavoro-famiglia.
DoppiaM