«Ci vuole la vita e la socialità»


Con l'omicidio, avvenuto pochi giorni fa, del negoziante cinese e della sua bimba durante un tentativo di rapina nel quartiere Tor Pignattara, salgono a 35 i fatti di sangue a Roma negli ultimi 12 mesi. Alcuni dei più clamorosi sono ancora senza colpevole.

Per capire meglio cosa sta accadendo nella capitale proponiamo
l'intervista di Jolanda Bufalini, dell'Unità, 
al Presidente della Provincia Nicola Zingaretti.

Presidente, in questi anni le priorità in tema di sicurezza a Roma sono stati i clandestini, le lucciole, i roco I fatti efferati di Tor Pignattara indicano altre priorità? 
«Io ho un ruolo istituzionale e non faccio opposizione, ma proprio nello svolgimento di questo ruolo ho denunciato un approccio alla sicurezza – come è stato con l’ex ministro dell’Interno Maroni – ridicolo quando si fonda sulle ronde. Le ronde più che garantire i cittadini alimentano la voglia di farsi giustizia da sé, per fortuna i cittadini si sono mostrati migliori di chi li ha governati».

L’impressione è che In questo caso d troviamo di fronte a dei balordi, ma ci sono stati 35 omicidi in pochi mesi. A cosa si deve la recrudescenza di fatti di sangue a Roma? 
«Non è ancora chiaro quale sia stata la dinamica dei fatti a Tor Pignattara. Roma fronteggia due problemi diversi. Il primo (che non mi pare riguardi questo caso) è che Roma è diventata teatro di interventi della criminalità organizzata, che investe denaro proveniente da attività criminose di mafie e camorra. Il secondo problema ha a che vedere con la frammentazione, la perdita di valori che rende il terreno propizio al radicamento delle bande criminali. Paghiamo questo doppio effetto».

I tagli lineari non hanno colpito soltanto la benzina per le volanti, hanno tolto mezzi ai servizi con cui gli enti locali Intervengono nelle situazioni di disagio sociale 
«Non ha certo aiutato la scomparsa in un triennio di 14 miliardi di trasferimenti agli enti locali, si è colpita una rete civile e sociale già fragile. In questa situazione il commissariato è come un castello isolato. Né possiamo sottovalutare la tensione sociale: negli ultimi anni a Roma è raddoppiata la disoccupazione ed è molto aumentato il ricorso alla cassa integrazione. La miscela di impoverimento e di crescita delle bande criminali è esplosiva».

Cosa bisogna fare?
...
Continua a leggere sul sito di Nicola Zingaretti.

DoppiaM

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