Ministeri, Napolitano: «Contro la Costituzione»
Sui ministeri al Nord è scontro aperto tra Quirinale e Lega.
Al punto che ieri Giorgio Napolitano ha reso pubblica la lettera inviata al Governo, nella quale contesta l'apertura delle sedi distaccate dei dicasteri, che il Carroccio esibisce come un fiore all'occhiello.
Il Presidente della Repubblica è stato durissimo:
"Apertura senza nemmeno un decreto in Gazzetta Ufficiale.
Impensabile una capitale diffusa, c'è Roma".
Impensabile una capitale diffusa, c'è Roma".
Napolitano, in particolare, ha sollevato dubbi sulla costituzionalità di un provvedimento «non avente connotati di particolare rilievo istituzionale». Per il Colle, questa scelta «confliggerebbe con l'articolo 114 della Costituzione che dichiara Roma Capitale della Repubblica, nonché con quanto dispongono le leggi ordinarie attuative»
Qui potete leggere il testo integrale della lettera di Napolitano.
Il Partito Democratico ha commentato la vicenda con le parole della Presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro: "La lettera inviata da Giorgio Napolitano al presidente Berlusconi sul decentramento delle sedi dei Ministeri al Nord è impeccabile. Toglie alla Lega e al governo Berlusconi ogni velleità di giocare con le Istituzioni, di ricattare il governo a danno dei cittadini, di fare e disfare la Costituzione a piacimento".
Ha ricordato la Finocchiaro che "nell'esercizio delle sue prerogative di garante della Costituzione, il Capo dello Stato ricorda a Berlusconi i principi che la nostra Carta e le leggi vigenti fissano in materia di sedi ministeriali e, soprattutto, per l'autorizzazione alla loro dislocazione".
La lettera del Presidente Napolitano
non fa che confermare la contrarietà espressa
fin dal primo momento dal Partito democratico
in merito all'apertura delle sedi ministeriali dislocate a Monza.
non fa che confermare la contrarietà espressa
fin dal primo momento dal Partito democratico
in merito all'apertura delle sedi ministeriali dislocate a Monza.
DoppiaM