La sanatoria truffa


Il quotidiano online "L'Inkiesta" oggi ci racconta come si sono consumate in Italia nelle frenetiche settimane a cavallo del settembre 2009 una serie di truffe ai danni di lavoratori immigrati.

"Visto che nessuno straniero irregolare può sporgere denuncia senza essere espulso, l’impunità è garantita a tutti i furbi (italiani nel grosso dei casi, ma anche egiziani e senegalesi) che li hanno truffati promettendo un permesso di soggiorno. Il giro d’affari è stato, per la sanatoria 2009, di 53 milioni di euro, finiti nelle tasche di datori di lavoro senza scrupoli, faccendieri, sedicenti avvocati e commercialisti."

"Per comprendere le ragioni che hanno portato a questa situazione occorre però fare un passo indietro. Il 15 luglio 2009 diventa legge (numero 94/2009) il cosiddetto “Pacchetto sicurezza” che ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di clandestinità: una condizione che coinvolge più di 700mila immigrati (ma secondo alcune stime almeno un milione). Circa la metà sono colf e badanti: con la nuova legge anche queste miti signore diventano pericolose fuorilegge. E con loro anche datori di lavoro e affittuari italiani.
Per evitare che anziani e bambini si ritrovino senza assistenza, il governo vara in fretta e furia un secondo provvedimento di sanatoria per il «lavoro domestico». Il 5 agosto 2009, appena tre giorni prima del «pacchetto sicurezza» il provvedimento entra in vigore. Nelle case italiane si tira un sospiro di sollievo. Mentre qualcuno si frega le mani."

Infatti riservare la regolarizzazione solo a colf e badanti ha permesso che si creasse un mercato nero di vendita di documenti falsi e di prestanome.

Quel che è più grave è che con le regole attuali i truffatori sono intoccabili e sanno di poterla fare franca: nessun immigrato senza documenti potrebbe sporgere denuncia senza venire espulso

Qui per approfondire.

DoppiaM

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