Generazione mille euro

Apprendisti al lavoro

Il 42% dei lavoratori dipendenti 25-34enni di oggi andrà in pensione intorno al 2050 con meno di mille euro al mese.

Significa che in molti si troveranno ad avere dalla pensione pubblica un reddito addirittura più basso di quello che avevano a inizio carriera.

E la previsione riguarda i più «fortunati», cioè i 4 milioni di giovani oggi ben inseriti nel mercato del lavoro, con contratti standard: poi ci sono un milione di giovani autonomi o con contratti atipici e 2 milioni di giovani che non studiano né lavorano.

È quanto emerge dai risultati del primo anno di lavoro del progetto «Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali» di Censis e Unipol, presentato il 6 luglio.

Ma non è tutto: dovremo confrontarci con il problema della sostenibilità del sistema pensionistico e dovremo pagarci i servizi sanitari.

Dalla ricerca ne esce un quadro poco rassicurante, che va valutato con molta attenzione.

Sebbene il sistema di welfare sia inevitabilmente destinato a ridurre i livelli di copertura, gli italiani non sembrano percepire il reale impatto che queste trasformazioni avranno sulla loro qualità della vita, e ancor meno sembrano attrezzati per affrontarle.

È perciò indispensabile un cambiamento nella ripartizione delle responsabilità tra intervento pubblico e oneri privati, familiari e individuali.

Qui un approfondimento de L'Inkiesta, qui una sintesi del lavoro del Censis.

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