Post

Emiliano: “Non darò le chiavi del partito a Renzi”

Immagine
Iniziamo oggi una breve panoramica dei candidati alla segreteria del Partito. Si vota il 30 aprile. Il governatore della Puglia e candidato alla segreteria Pd incontrando la stampa estera: “Se mai io diventassi segretario o non faccio il premier o, se divento premier, lascio la segreteria” Continua la campagna elettorale per la segreteria del Partito democratico. Oggi Michele Emiliano ha incontrato la stampa estera a Roma e nel corso del colloquio ha spiegato le ragioni della sua candidatura. I l governatore pugliese ha spiegato che la sua candidatura “serve per evitare che il Pd si presenti alle elezioni con una leadership azzoppata o frutto dell’establishment…   Allora sì che noi rischieremmo di perdere le elezioni”. Per Michele Emiliano Matteo Renzi ” chiede di nuovo le chiavi della macchina del Pd” e ribadisce che lui non gliele vuole dare “perché temo vada a sbattere”. Non si sottrae ai due casi che nella scorsa settimana hanno acceso il dibattito all’interno del P

Versailles, nasce l’Europa a due velocità

Immagine
Vertice a 4 a Versailles con Hollande, Merkel e Rajoy sul futuro dell’Unione. Leggiamo dal sito de l'Unità . È arrivato il tempo di un’Europa a più velocità, che consenta di progredire verso una maggiore integrazione, altrimenti crolla tutto. A tre settimane dalle celebrazioni del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma del 25 marzo 1957, da Versailles arriva il solenne appello dei leader di Italia, Francia, Germania e Spagna, le prime quattro potenze demografiche ed economiche del continente, unite come non mai nel dire che lo statu quo dell’Unione non è più accettabile. L’Europa apre insomma alle “geometrie variabili”. Hollande: “Unità non è uniformità: liberi di andare avanti, senza obbligare (né esser frenati da) nessuno” “L’unità non è l’uniformità” la formula a cui si affida il presidente francese Hollande: “Ed è per questo – dice – che auspico nuove forme di collaborazione in grado di permettere ad alcuni paesi di andare avanti con più decisione e rapidi

In questo modo finiremo per cadere di nuovo

Immagine
Un partito che avrebbe bisogno di fermarsi, di ritrovare il contatto con la sua base, di parlare di lavoro, di scuola, di ecologia, di misure di sostegno al reddito, di lotta alle disuguaglianze, di investimenti pubblici e privati. Dalla Community de L'Unità. Immaginate un ciclista. Un ciclista che, guidando i suoi compagni, sta percorrendo una strada impervia per raggiungere una remota e amena destinazione con un lunghissimo tandem che, sebbene sia relativamente nuovo, sembra mostrare fin da subito gravi disfunzioni dopo ogni breve tratto di strada percorso. Inizialmente, però, non ci dà molto peso, rassicura chi sta dietro di lui e, sospinto dal vigore dato dalla sua giovane età e dalla muscolatura allenata, riesce in breve tempo a portare quel veicolo in luoghi dove i precedenti proprietari, diretti verso la sua stessa meta, non si erano mai nemmeno lontanamente avvicinati. Ma i problemi aumentano, il cielo si incupisce e sembra promettere pioggia, mentre il percorso divie

Vorrei un Pd più digitale

Immagine
Nessuno dei candidati alla segreteria ha ancora parlato dell’organizzazione della comunicazione digitale. Un invito dalla community de L'Unità Online. Passano i giorni, passano i mesi, non sappiamo ancora quando si voterà. Forse prima dell’estate, o forse nel 2018, ma uno dei problemi che ci ha accompagnato, non per ultimo durante il Referendum, sembra come dimenticato, svanito nel nulla, il digitale. Il Partito democratico sta vivendo un periodo di assestamento dopo la “scossa” della fuoriuscita e le divisioni ideologiche e personali che lo hanno accompagnato durante tutta l’esperienza governativa di Renzi. Ci si avvia verso un Congresso che dovrebbe (almeno quello è lo scopo) eleggere una nuova classe dirigente del partito, una nuova segreteria, un nuovo segretario. Ed è proprio ai candidati segretari e soprattutto a quello che sosterrò al congresso, Matteo Renzi, che faccio un appello. Caro Matteo, tutti, come giusto che sia, illustrerete un programma su cui sperate di e

Istat, +711mila posti di lavoro negli ultimi tre anni Il valore migliore degli ultimi 8 anni

Immagine
Gli occupati passano da 22.145.000 di febbraio 2014 a 22.856.000 di oggi: in tre anni +711mila posti di lavoro. È il livello di occupati più alto da febbraio 2009, il valore migliore degli ultimi 8 anni. La disoccupazione giovanile passa dal 43,4% (700mila giovani in cerca di lavoro) del febbraio 2014 al 37,9% di oggi (593mila giovani in cerca di lavoro): quasi 6 punti in meno in tre anni, con un calo di oltre 100mila giovani tra quelli in cerca di impiego. Gli occupati giovani sono passati da 914mila a 971mila: quasi 60mila posti di lavoro in più. “Continua la dinamica di riattivazione del mercato del lavoro italiano che si presenta più forte e anche più inclusiva rispetto alle aspettative. I dati Istat evidenziano che la crescita degli occupati si mantiene anche nel gennaio 2017. Particolarmente interessante è la struttura di questo crescita: cresce l’occupazione a tempo indeterminato mentre cala quella a termine rispetto al dicembre 2016, cresce l’occupazione sia maschile c

Primarie il 30 aprile #Congresso2017

Immagine
“La commissione per il congresso ha approvato all’unanimità il  Regolamento per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea nazionale per il Congresso del 2017 . Lo ha detto  Lorenzo Guerini (foto) , presidente della commissione congresso nel corso della direzione del Pd. I componenti della commissione che rappresentano i candidati   Matteo Renzi, Andrea Orlando  e  Michele Emiliano hanno votato a favore della proposta sintetizzata da Guerini. “Siamo partiti dal regolamento utilizzato nel congresso del 2013 – prosegue Guerini – Abbiamo tenuto quella struttura intervenendo su cose specifiche, e ritenuto di fissare una data certa sull’elettorato attivo. Abbiamo stabilito che la platea congressuale di riferimento fosse quella definita dal tesseramento 2016, prorogata al 28 febbraio, dando così un elemento di trasparenza”. Il presidente della commissione ha poi illustrato il calendario delle scadenze del congresso PD:  “Per la presentazione delle  candidature  a segretario nazional

Martina: Cinque sfide per Renzi e il nuovo Pd

Immagine
Il Partito Democratico vive il suo passaggio più difficile, ma questa storia non è affatto conclusa e non è stata né un miraggio né un’utopia. Perché in tanti abbiamo creduto e continuiamo a credere in questa sfida. Oggi, nonostante i limiti e gli errori che vanno riconosciuti, c’è un’intera generazione che non intende accettare chi spinge per un ritorno alle antiche case madri. Quello di cui abbiamo bisogno è esattamente il contrario: portare a compimento ciò che è rimasto incompiuto. Costruire finalmente una nuova cultura politica, una nuova identità. Un soggetto autenticamente popolare, alternativo al populismo. Di certo non c’è sinistra senza il Pd in questo paese. Abbiamo dato vita al partito nuovo per uscire dal novecento e non vogliamo riavvolgere il nastro della storia. Dobbiamo dare più forza alle ragioni che mossero quella scelta perché ne sentiamo ancora la necessità storica. La proposta ideale e programmatica del Lingotto nel 2007 segnò la nuova stagione, e così come

L’uomo da battere, l’estremista, il moderato: via alla gara fra Renzi, Emiliano e Orlando

Immagine
L'Unità ci racconta le caratteristiche e possibilità dei tre candidati alla segretaria dem Dopo   Matteo Renzi   e   Michele Emiliano , scende in campo   Andrea Orlando : saranno i tre candidati alla leadership del Pd (improbabile che altri si aggiungano), i tre che si sottoporranno al voto prima degli iscritti e poi degli elettori alle primarie. Tre profili diversi, molto diversi. Per questo  sarà una bella battaglia . Un bel Congresso. Con Primarie combattute. Da osservatori, sondaggi e addetti ai lavori, Renzi vincerà. E’ l’ex premier, il segretario fino a domenica scorsa, l’uomo che divide il Paese in sostenitori e odiatori ma che comunque è il punto di riferimento della politica italiana. Anche dopo  la rovinosa sconfitta del 4 dicembre , che lo ha piegato ma non travolto. E’ evidente che la “proporzionalizzazione” della vita politica – intesa anche dal punto di vista interno del Pd – è per lui una cornice “psicologica” meno adatta: vengono avanti particolarismi,

La Enews di Matteo Renzi

Immagine
Primissime ore del mattino, arrivo in aeroporto e butto un occhio sui canali delle news: tutti ripetono ossessivamente le sfumature e i dettagli delle posizioni interne al PD. Da qualche giorno l’apertura di tutti i media italiani è la scissione – o fuoriuscita, per dirla con le parole di Paolo Mieli – del Partito Democratico. Ne sono molto dispiaciuto, anche perché i motivi di questa divisione sono difficili da comprendere anche a noi, addetti ai lavori: figuriamoci ai cittadini normali. Facciamola semplice, senza troppi giri di parole. Dal primo giorno della vittoria alle primarie del 2013 alcuni amici e compagni di strada hanno espresso dubbi, riserve, critiche sulla gestione del partito e soprattutto alla gestione del Governo. Penso che sia legittimo e doveroso in un partito democratico, di nome e di fatto, che chi ha idee diverse possa presentarle in un confronto interno, civile e pacato. Vinca il migliore e poi chi vince ha il diritto di essere aiutato anche dagli altri: si