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L'incompetenza della giunta Fontana

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Hanno i soldi (europei) e non riescono neppure a spenderli, alla faccia dell’eccellenza . Così la destra immobile distrugge l'enorme potenziale della Lombardia.  Pensate che, secondo le rilevazioni della Corte dei conti, su 380 grandi apparecchiature che la Regione avrebbe dovuto sostituire negli ospedali pubblici con i fondi del PNRR, solo 164 sono effettivamente operative , meno della metà del necessario.  Parliamo di macchinari obsoleti: il 57% dei quali ha superato i limiti di utilizzo. La situazione della sanità è sempre più vergognosa.  Nonostante la disponibilità dei fondi europei, la giunta Fontana sembra incapace di impiegarli efficacemente, con conseguenze dirette sulle liste d'attesa . Apparecchiature moderne ed efficienti permetterebbero (sorpresa!) di ridurre i tempi di attesa per gli esami.  La giunta Fontana è sempre più immobile , e il prezzo di questo incredibile stallo viene scaricato sulla pelle delle lombarde e dei lombardi.

In memoria delle vittime

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6 anni fa la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Come comunità democratica chiediamo verità e giustizia, perché tutte le responsabilità del disastro vengano accertate .  Ai familiari delle 43 vittime e alla città di Genova esprimiamo i nostri sentimenti di vicinanza e solidarietà.

La salute è un diritto, non ci fermiamo

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Il mese scorso il nostro Circolo ha consegnato le 264 firme raccolte per la legge regionale di iniziativa popolare sulla revisione della sanità lombarda.  Il nostro lavoro , insieme a tutto il PD lombardo, ha fatto si che si superassero agevolmente le 50.000 firme richieste .  Non ci fermiamo qui.  In attesa dei prossimi passaggi, per dire alla Regione Lombardia e alla giunta Fontana che le liste di attesa sono una vergogna e che la sanità pubblica va ricostruita basta che chi non ha ancora sottoscritto la proposta ai gazebo firmi la petizione online a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare . Più fondi per la sanità e il personale, più trasparenza, stop ai favori alla sanità privata. In oltre 50.000 hanno già firmato ai banchetti, andiamo avanti!

Contro ogni forma di razzismo

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Il murale di Laika dedicato a Paola Egonu è stato vandalizzato. Il razzismo fa schifo e va contrastato .  Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza .  Solidarietà a Paola Egonu e a tutte le atlete della nazionale di volley, orgoglio italiano.

Lombardia, serve una sanità migliore

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Mentre la giunta certifica che l'aumento di risorse e quindi di prestazioni sanitarie ha allungato i tempi di attesa anziché accorciarli, noi chiediamo una profonda riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale .  Deve essere rivisto il rapporto con il privato a scopo di lucro, serve il Cup unico che dopo tanti annunci è scomparso dai radar. Bisogna investire sulla prevenzione per ridurre la necessità di cura e valorizzare il personale, pagandolo meglio e dando maggiori prospettive di carriera anche al personale infermieristico, affinché questo lavoro ritorni ad essere attrattivo in Italia.  Il piano regionale per ridurre le liste d’attesa non funziona , chiediamo un cambio di passo e lo chiediamo da tempo, con noi anche oltre 50mila lombarde e lombardi che hanno firmato la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per una nuova sanità lombarda.  Iniziamo con la riprogrammazione dei servizi per rendere la gestione delle prestazioni più efficiente, per una sanità più ac

80 anni dall'eccidio di Sant'Anna di Stazzema

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Ottant’anni dopo il ricordo resta intatto, il tempo non può lenire il dolore per una delle stragi più feroci compiute dai nazi-fascisti durante l’estate del 1944 ai danni delle popolazioni civili.  L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema è e resta un oltraggio all’umanità, la negazione della dignità e dei valori sui quali si fonda la nostra Costituzione .  Continueremo a impegnarci per conservare il ricordo di questa strage non solo per un esercizio di memoria ma perché in futuro mai più possano accadere cose simili.  Elly Schlein

Che futuro per il centro Kennedy?

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In questi giorni il supermercato Unes presente nel centro Kennedy chiuderà per sempre . Un'ennesima chiusura, un altro venir meno dei servizi nella nostra città: scompare un presidio commerciale molto importante per il quartiere e si allarga l'elenco delle zone poco servite a Brugherio .  Una situazione che desta preoccupazione per il futuro stesso del centro Kennedy , da anni in attesa di rilancio. Le ultime speranze rimangono ora nell'apertura della Casa di Comunità, ma non c'è da essere molto fiduciosi visto l'approccio estremamente discrezionale e riservato che l'amministrazione comunale sta mantenendo.  È inquietante il silenzio che si sente da Sindaco e maggioranza su questi temi . Cosa vogliamo fare per superare questo atteggiamento attendista e rilanciare uno spazio come il centro Kennedy? Come pensiamo di risolvere la sempre più urgente questione dei servizi e delle attività commerciali nella nostra città?  Il Sindaco Assi è consapevole sa che il suo ru

Per il riconoscimento dello Stato di Palestina

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Bombardare scuole e ospedali è un crimine di guerra . Non è accettabile continuare ad assistere a quello che sta accadendo a Gaza. Oggi altri morti innocenti tra cui anche bambini durante un attacco israeliano che ha colpito una scuola. L'Europa e la comunità internazionale assumano immediatamente una iniziativa per fermare Nethanyahu e raggiungere il cessate il fuoco .  Il suo è un governo di estremisti che continua a minare il terreno su cui ricostruire la pace per il Medio Oriente. In questo momento va sostenuto il lavoro dei mediatori e dei negoziatori per raggiungere un immediato cessate il fuoco, necessario per fermare il massacro di civili palestinesi e liberare gli ostaggi israeliani.  Dal governo e dalla Presidente Meloni ci aspettiamo la più ferma condanna delle azioni del Governo Netanyahu e un impegno diplomatico serio con i paesi della regione, che fin qui è stato debole e incerto .  Ormai è irrimandabile dare un segnale concreto per far ripartire il processo di pace i

Non c'è peggior sordo...

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Prendiamo atto che Corbetta non si scuserà. Il messaggio è molto chiaro: cari operatori sanitari siccome siete dipendenti del sistema sanitario lombardo lavorate e non azzardatevi a criticare altrimenti vi viene “consigliato” di cambiare regione dove esercitare la vostra professione.  Dopo 6 anni Corbetta continua a litigare con i numeri e a non guardare in faccia la realtà.  Solo per citarne alcuni , gli ricordiamo che:  - Dal 2018 ad oggi sono aumentati di un terzo i lombardi che a causa delle liste di attesa rinunciano a curarsi come ha certificato di recente l’ISTAT. Continua il ricatto: vuoi fare una visita in tempi brevi? Paga.  - Istat certifica che la Lombardia è la prima regione per numero di medici di medicina generale che hanno in cura più dei 1.500 pazienti che dovrebbero avere.  - Mancano circa 1400 medici di medicina generale.  - La fondazione Gimbe ha di recente certificato che in Lombardia si concentra un terzo del deficit nazionale della mancanza di pediatri.  - La

Meloni, sui balneari solo bugie e promesse

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Sarebbe ora di passare dalle promesse alle risposte concrete . Basta con il dare la colpa all'Europa purché si è incapaci di dare soluzioni ed esercitare il ruolo di governo. È così sui balneari, sulle concessioni delle spiagge e sulle coste italiane.  Sono ormai due anni che il PD chiede al Governo Meloni e ai suoi ministri di fare una legge quadro offrendo proposte puntuali per disciplinare la direttiva Bolkestein. Una legge quadro che non porti il Paese al deferimento davanti alla Corte di giustizia europea con conti salatissimi da pagare per tutti gli italiani. Una legge quadro che consenta un ordinato svolgimento di gare di evidenza pubblica per le concessioni demaniali marittime. Una legge quadro che con il coinvolgimento di Regioni e Comuni, il confronto con le parti economiche e sociali possa individuare criteri per le assegnazioni, in grado di leggere le specificità delle coste italiane.  Il turismo balneare, colonna del turismo italiano, è invece lasciato completamente al

Una firma per il salario minimo

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L’estate scorsa abbiamo raccolto centinaia di migliaia di firme alla petizione per chiedere al Governo di inserire un salario minimo per tutte le lavoratrici e lavoratori .  Il Governo non ci ha ascoltato : la maggioranza ha provato prima a cancellare la legge, ne ha poi imposto lo stop per almeno due mesi, e l’ha infine snaturata costringendo le opposizioni al ritiro.  Il PD, insieme alle forze di opposizione, ha quindi depositato in Corte di Cassazione una proposta di  legge di iniziativa popolare,  un testo di legge proposto dai cittadini, che ogni individuo maggiorenne può sottoscrivere.  Se superiamo le  50mila sottoscrizioni  il Parlamento è tenuto a discutere la proposta di Legge.  Il nostro Circolo sostiene con forza alla battaglia per il salario minimo : invitiamo tutti a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare  tramite la   ⁠piattaforma online  del Ministero della Giustizia  con SPID o carta d’identità elettronica (CIE)  oppure   presso i  banchetti  che org

Sul salario minimo non arretriamo

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8 mesi fa il Governo Meloni ha affossato la nostra proposta di legge sul salario minimo. Noi non arretriamo di un centimetro . Ce lo chiedono 4,5milioni di lavoratrici e lavoratori poveri.  Serve il salario minimo subito . La proposta ora è una legge di iniziativa popolare. Firma anche tu sulla piattaforma del Ministero della Giustizia .  Dacci la forza per portare avanti questa battaglia!

Trenord, qualcosa si muove

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Su Trenord finalmente qualcosa si muove. Sono anni che denunciamo i continui disservizi della compagnia, tra i costanti ritardi e le quotidiane cancellazioni, ma adesso finalmente è stato accolto il ricorso dei pendolari sulle controverse procedure di rimborso . L'Autorità di regolazione dei Trasporti ha infatti aperto un procedimento contro Trenord , in quanto gli indennizzi, calcolati con parametri errati, favoriscono gli interessi della sola compagnia e non dei consumatori. Siamo alle solite: la compagnia fornisce un servizio pessimo e tratta i propri clienti in maniera inaccettabile , quanto ancora dovremo andare avanti così? Siamo e saremo sempre dalla parte dei pendolari, continuamente penalizzati e presi in giro . Nel frattempo ci siamo attivati per chiedere a Regione Lombardia di agire al più presto per risolvere questa situazione indecente!

In memoria della strage di Marcinelle

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Dopo 68 anni la strage di Marcinelle resta uno dei momenti più tragici della migrazione italiana nel mondo. L’incendio nella miniera, nel quale morirono 262 lavoratori di dodici nazionalità tra cui 136 italiani , ci ricorda quanto dolore e sacrifici segnino la storia delle migrazioni che contribuirono allo sviluppo economico europeo, e fu il momento più drammatico di questa storia.  Proprio a partire dal dolore per quei morti e da quelle battaglie per la sicurezza e la dignità del lavoro si è progressivamente creato uno spazio comune di costruzione dei diritti sociali e politici. Ricordare e onorare Marcinelle oggi significa anche spronare l’Europa affinché si recuperino la solidarietà sociale e politica, i valori di accoglienza e la difesa dei diritti sociali .  La memoria di quelle morti impone allora a tutti scelte coraggiose sulla dignità e la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori, e sulla solidarietà anziché i respingimenti e i muri dettati da egoismi nazionali.  Elly