Non c'è peggior sordo...
Prendiamo atto che Corbetta non si scuserà. Il messaggio è molto chiaro: cari operatori sanitari siccome siete dipendenti del sistema sanitario lombardo lavorate e non azzardatevi a criticare altrimenti vi viene “consigliato” di cambiare regione dove esercitare la vostra professione.
Dopo 6 anni Corbetta continua a litigare con i numeri e a non guardare in faccia la realtà.
Solo per citarne alcuni, gli ricordiamo che:
- Dal 2018 ad oggi sono aumentati di un terzo i lombardi che a causa delle liste di attesa rinunciano a curarsi come ha certificato di recente l’ISTAT. Continua il ricatto: vuoi fare una visita in tempi brevi? Paga.
- Istat certifica che la Lombardia è la prima regione per numero di medici di medicina generale che hanno in cura più dei 1.500 pazienti che dovrebbero avere.
- Mancano circa 1400 medici di medicina generale.
- La fondazione Gimbe ha di recente certificato che in Lombardia si concentra un terzo del deficit nazionale della mancanza di pediatri.
- La Brianza è la provincia con il rapporto abitanti/posti letto ospedaliero più basso di tutta la regione. Non a casa una delle province con la percentuale più alta di persone che accedono a strutture ospedaliere fuori provincia.
Insomma si potrebbe andare avanti all’infinito ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il punto è che alla Lega questo sistema ingiusto piace e continua a difenderlo.
Noi come Partito Democratico stiamo continuando a raccogliere le firme per una nostra proposta di riforma del sistema sanitario regionale che rimetta al centro l’universalità del diritto alla salute e combatta l’idea di sanità di Fontana e Corbetta secondo cui chi può paga e si cura e chi non può si arrangia.
Capiamo il nervosismo, la strategia di buttare la palla in calcio d’angolo ma la nostra battaglia politica continuerà già nelle prossime settimane.