Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta turchia

Morire per Mosul? Tra mine e kamikaze parte una nuova offensiva

Immagine
Continua sulle pagine de l ' Unità lo speciale di Andriano Sofri da Mosul. (Qui i reportage precedenti pubblicati l’ 11 , il 16 , il 18 e 19 e 20 ottobre) La battaglia per Mosul – sono ancora tante battaglie. Ieri all’alba, dopo che gli aerei della coalizione avevano compiuto i loro raid, una nuova offensiva curda è stata lanciata a nord di Mosul, entro il territorio già largamente cristiano che comprende le cittadine di Bashiqa e Bertella. L’iniziativa è dei peshmerga del Pdk, che hanno base soprattutto a Erbil e Dohuk. Uno dei loro comandanti è Sirwan Barzani, nipote del presidente Masoud: le tribù dinastiche curde hanno infatti almeno questo risvolto, che parecchi dei loro rampolli stanno in campo senza imboscarsi. Questo ulteriore protagonismo dei peshmerga forse è un segno delle difficoltà maggiori incontrate dai militari iracheni, o forse era nei piani. Fra i curdi non è raro trovare una suscettibilità offesa nei confronti dei cristiani, cui si addebita una scarsa rico

La finestra sul Mondo

Immagine
In questa foto: la polizia ha usato gli idranti per disperdere i manifestanti a piazza Kizilay, ad Ankara. Dado Ruvic (Reuters/Contrasto) Torniamo ad aggiornarvi su quanto sta accadendo in Siria e Turchia.  Ci aiuta il quotidiano on-line  Il Post. Nel pomeriggio di giovedì 13 giugno (in Italia era notte), la Casa Bianca ha annunciato che il regime siriano di Bashar al Assad ha usato armi chimiche contro i ribelli, che da circa due anni cercano di rovesciare il governo autoritario. Le armi chimiche sono state usate “su scala ridotta” per diverse volte nel corso dell’ultimo anno, secondo gli Stati Uniti. Gli attacchi di questo tipo avrebbero ucciso complessivamente tra le 100 e le 150 persone, ma secondo l’intelligence degli Stati Uniti il numero di morti potrebbe essere più alto. Tra le armi chimiche utilizzate dal regime di Assad ci sarebbe stato anche il sarin, un gas nervino classificato come arma chimica di distruzione di massa. Colpisce il sistema nervoso e porta a u

La situazione in Turchia si complica

Immagine
Qui avevamo iniziato a raccontarvi degli scontri in Turchia, dove sono iniziati, le cause e gli sviluppi.  Qui , a cura de Il Post, una breve guida alla storia recente del paese che ci aiuta a comprendere quello che sta accadendo oggi. La situazione in questi giorni si è complicata ed è divenuta più critica. Ci aiuta nel racconto il Corriere della Sera Nuovi scontri sono scoppiati nella serata di domenica nel centro di Ankara. Centinaia di poliziotti anti-sommossa hanno usato abbondantemente gas lacrimogeni, riferiscono diversi media locali, per disperdere i dimostranti sulla piazza centrale di Kizilay, teatro di manifestazioni antigovernative, e hanno fatto almeno due feriti.  Nella capitale Recep Tayyip Erdogan ha incontrato i suoi sostenitori e ha messo in guardia i turchi invitandoli a mettere in banche dello Stato e non in istituti privati i propri soldi . «I mercati finanziari turchi sono sotto attacco da parte di speculatori interni e internazionali» , ha detto il prem

Cosa succede in Turchia

Immagine
Quest'oggi il nostro sguardo su ciò che accade al di fuori dei confini nazionali si posa sulla Turchia. Dal 28 maggio migliaia di persone manifestano al Gezi Parki di Istanbul, l’area verde più grande della città, per protestare contro la decisione dell’amministrazione locale di demolire il parco per costruire un centro commerciale. La demolizione del parco fa parte di un piano avviato da tempo di riqualificazione dell’area intorno a piazza Taksim, una delle più importanti e famose di tutta la città. I manifestanti si sono autodefiniti “Occupy Gezy Park” e secondo fonti non confermate riportate da Al Jazeera sarebbero più di 10mila. Negli ultimi due giorni le proteste hanno portato a diversi scontri, alcuni anche molto violenti, tra manifestanti e polizia. Ce lo racconta il quotidiano La Repubblica. Nuovi scontri fra manifestanti antigovernativi e polizia sono ripresi nel pomeriggio nella zona di Kizilay, nel centro di Ankara . Gli agenti hanno lanciato gas lacrimoge

Due anni di guerra

Immagine
Foto tratta da "Il calvario dei bambini siriani, vittime innocenti della guerra civile"  Reportage fotografico di Kate Brooks/Unicef Continuano gli approfondimenti sulla politica estera. Quest'oggi vogliamo tornare a parlare del conflitto siriano. Ci aiuta la rivista Internazionale Il 15 marzo il conflitto in Siria è entrato nel suo terzo anno. Quella che due anni fa era cominciata come una protesta pacifica sull’onda delle altre primavere arabe nella regione per chiedere più diritti e libertà al presidente Bashar al Assad, si è trasformata nel giro di pochi mesi in una guerra civile. Il sito del settimanale statunitense Time pubblica alcune immagini satellitari che mostrano lo stato di alcune città oggi e lo confrontano con la situazione di due anni fa, prima che venissero bombardate. Scorrendo il cursore al centro della mappa si può vedere il prima e il dopo. Le immagini mostrano chiaramente che intere zone di alcune città come Dasmasco, Aleppo e Homs so

Un giorno di guerra tra Siria e Turchia

Immagine
Nuove fortissime tensioni, ieri, tra Siria e Turchia. All'origine di tutto un colpo di mortaio, lanciato dal territorio siriano , che ha raggiunto una zona residenziale della città di Akçakale, nel sud-est della Turchia, uccidendo cinque persone appartenenti alla stessa famiglia. Immediata la reazione dell’esercito turco , che ha risposto all’attacco con colpi di artiglieria che, stando alle testimonianze di alcuni oppositori del regime di Bashar al Assad, avrebbero causato la morte di soldati siriani. Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha spiegato che l’esercito ha risposto immediatamente alla provocazione identificando alcuni obiettivi in territorio siriano da colpire, nel rispetto delle regole di ingaggio. La Siria ha invece invitato il governo turco alla moderazione , dicendo che al momento non sono ancora chiare le dinamiche che hanno portato ai colpi da mortaio su Akçakale. Gli abitanti di Akçakale dicono che da settimane la vita nella città di co

Alta tensione tra Siria e Turchia

Immagine
Tensione alle stelle tra Turchia e Siria, dopo che venerdì un caccia turco è stato abbattuto dalla contraerea siriana. "Non ci sfidate militarmente. Nessuno può permettersi di testare le capacità militari della Turchia", ha avvertito il ministro degli Esteri di Ankara, Ahmet Davutoglu, smentendo la versione del regime di Damasco secondo cui l'F-4 turco quando è stato colpito era nei cieli siriani e non era stato identificato. Secondo l'agenzia di Stato siriana, infatti, le forze di stanza lungo il confine hanno affrontato e ucciso un gruppo di terroristi provenienti dal territorio turco. Della questione si occuperanno oggi i ministri degli Esteri dell'Unione europea, e poi anche la Nato, nella riunione programmata per domani. Questa alta tensione arriva in un momento molto complesso, per quanto da mesi e mesi sta accadendo in Siria, con il regime di Assad impegnato a soffocare nel sangue le proteste del popolo contro le condizioni di vita disperate, che imp