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"Una guerra da sessantamila morti"

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Un padre visita le tombe dei suoi tre figli, morti nella guerra civile ad Azaz, vicino ad Aleppo, in Siria. (Ahmed Jadallah, Reuters/Contrasto) " Io dico una cosa e ci credo: se volete togliermi dei minuti, dateli alla Siria. Ci sono 60 mila morti e non se ne sta occupando nessuno.  Cerchiamo di guardare un po' fuori, di allargare lo sguardo.  L'Italia è un grande Paese, non può finire a colpi di minutaggio televisivo". Cosi il segretario Pier Luigi Bersani a commento dell ’ennesima apparizione di Monti in tv che suscita le solite prevedibilissime reazioni. Prevedibilissime. Non quella di Bersani. La "guerra invisibile" in Siria conta già 60.000 morti in 20 mesi e 230mila bambini rifugiati. Leggiamo dal sito Internazionale (a proposito se potete abbonatevi alla rivista) Secondo un rapporto del commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, le vittime del conflitto in Siria sono più di 60mila. La cifra dei morti è addirittura su

Venti di guerra soffiano nuovamente sul Medio Oriente

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foto da www.ilpost.it Venti di guerra soffiano sul Medio Oriente La situazione è nuovamente precipitata tra Israele e Palestina. Tutto è iniziato il 12 novembre, quando ci sono stati diversi scontri tra i militanti di Hamas e l’esercito israeliano. Dalla Striscia di Gaza i miliziani palestinesi hanno sparato diversi missili anticarro, colpendo una jeep militare israeliana e ferendo quattro militari, di cui uno in modo grave. L’esercito israeliano ha risposto bombardando Zeitun e Shejaiya, due quartieri di Gaza. Ieri è stato il giorno della strage dei bambini: nove piccoli hanno perso la vita durante un raid israeliano a Gaza, mentre altri sono rimasti gravemente feriti. I razzi hanno ucciso almeno 28 persone nelle ultime ore nella città. Domenica sera due uomini e un bambino di 6 anni sono morti, dopo l'ennesimo attacco. Molte ore prima, in un'incursione nel quartiere residenziale di Nasser, hanno perso la vita sette membri di una stessa famiglia. Sotto le macerie

Un giorno di guerra tra Siria e Turchia

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Nuove fortissime tensioni, ieri, tra Siria e Turchia. All'origine di tutto un colpo di mortaio, lanciato dal territorio siriano , che ha raggiunto una zona residenziale della città di Akçakale, nel sud-est della Turchia, uccidendo cinque persone appartenenti alla stessa famiglia. Immediata la reazione dell’esercito turco , che ha risposto all’attacco con colpi di artiglieria che, stando alle testimonianze di alcuni oppositori del regime di Bashar al Assad, avrebbero causato la morte di soldati siriani. Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha spiegato che l’esercito ha risposto immediatamente alla provocazione identificando alcuni obiettivi in territorio siriano da colpire, nel rispetto delle regole di ingaggio. La Siria ha invece invitato il governo turco alla moderazione , dicendo che al momento non sono ancora chiare le dinamiche che hanno portato ai colpi da mortaio su Akçakale. Gli abitanti di Akçakale dicono che da settimane la vita nella città di co

In Siria continuano i massacri

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In Siria le violenze continuano senza sosta. Gli attivisti che chiedono la fine del regime oppressivo del presidente Bashar al Assad hanno denunciato un nuovo massacro, che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi nella provincia di Hama, nella Siria centrale. Stando alla loro segnalazione, l’attacco delle forze fedeli al governo avrebbe causato la morte di oltre 200 persone nel villaggio di Tremseh . Il Consiglio rivoluzionario di Hama ha diffuso un comunicato spiegando che “almeno 220 persone sono morte” a causa dei “bombardamenti realizzati con carri armati, elicotteri, artiglieria pesante ed esecuzioni sommarie”. Gli attivisti parlano di massacro e di decine di ribelli e civili uccisi, mentre le autorità siriane parlano di azioni di gruppi terroristici, che starebbero agendo per schierare l’opinione pubblica contro il governo. L’inviato delle Nazioni Unite nel paese, l’ex segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, ha detto di essere “scioccato e sconvolto per le notizie che arriva

Alta tensione tra Siria e Turchia

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Tensione alle stelle tra Turchia e Siria, dopo che venerdì un caccia turco è stato abbattuto dalla contraerea siriana. "Non ci sfidate militarmente. Nessuno può permettersi di testare le capacità militari della Turchia", ha avvertito il ministro degli Esteri di Ankara, Ahmet Davutoglu, smentendo la versione del regime di Damasco secondo cui l'F-4 turco quando è stato colpito era nei cieli siriani e non era stato identificato. Secondo l'agenzia di Stato siriana, infatti, le forze di stanza lungo il confine hanno affrontato e ucciso un gruppo di terroristi provenienti dal territorio turco. Della questione si occuperanno oggi i ministri degli Esteri dell'Unione europea, e poi anche la Nato, nella riunione programmata per domani. Questa alta tensione arriva in un momento molto complesso, per quanto da mesi e mesi sta accadendo in Siria, con il regime di Assad impegnato a soffocare nel sangue le proteste del popolo contro le condizioni di vita disperate, che imp

Se questi sono bambini

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Ieri si è celebrata la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.  Sono 215 milioni i bambini coinvolti nel lavoro minorile in tutto il mondo . Più della metà svolge attività a rischio, come la schiavitù sessuale e la guerra. Ma non solo. Ogni minuto ne muore uno per incidenti, malattie o gravi traumi psicologici . E il 40% dei disoccupati sono giovani. A denunciarlo è l'Unicef. Vogliamo però commemorare questo appuntamento raccontandovi, con l'aiuto de Il Corriere della Sera , ciò che sta succedendo in Siria. "Non c'è fine all'orrore in Siria: secondo un rapporto dell'Onu dal titolo «Bambini nei Conflitti Armati» , le truppe siriane hanno torturato bambini anche di solo 8 anni, li hanno uccisi, stuprati e usati come scudi umani nelle incursioni militari contro i ribelli. Le Nazioni Unite definiscono il governo di Damasco come uno dei peggiori nella lista annuale della vergogna, che elenca le nazioni che si servono dei bambini nei conflitti armati. &qu

Cosa succede in Siria

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L'esercito siriano settimana scorsa  ha attaccato  la cittadina di Houla, nella provincia di Homs, in Siria, uccidendo, secondo quanto riportato da BBC citando l’opposizione siriana, almeno 88 persone. Secondo il comunicato diffuso sul sito dei Comitati di coordinazione locale in Siria ( LCCSyria ), una rete antigovernativa che organizza manifestazioni e monitora gli attacchi alla popolazione civile, la maggior parte degli 88 morti sarebbero donne e bambini, uccisi dai colpi dell’artiglieria dell’esercito siriano. Il  Corriere della Sera  ci racconta come  Ali el-Sayed, 11 anni è  sopravvissuto  allo sterminio della sua famiglia a Hula  fingendosi morto.  Il ragazzino si è gettato a terra, si è bagnato i vestiti con il sangue di un fratellino ed è riuscito a rimanere immobile mentre gli assassini, descritti come uomini dalla barba lunga e rasati in testa, terminavano il lavoro. La vittima più giovane del massacro era appunto Nader, 6 anni, ritrovato con due proiettili in