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I Sindaci d’Italia a favore del Sì

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Sì al referendum per una Repubblica più giusta, più semplice, più moderna  Centinaia di sindaci scenderanno oggi in piazza per parlare con i loro concittadini e spiegare le ragioni del Sì al referendum del 4 dicembre. Per qualche ora, i primi cittadini smetteranno la loro fascia tricolore e saranno impegnati come ‘militanti del Sì’, senza perdere quelle caratteristiche di comprensione e disponibilità, che li rendono i rappresentanti istituzionali più vicini agli elettori. L’iniziativa “ Basta un Sìndaco in piazza ” rappresenta il culmine della campagna partita dall’appello promosso da  Graziano Delrio ,  Angelo Rughetti  e  Roberto Cociancich  e che ha visto l’adesione di 1.100 sindaci di tutta Italia: uno schieramento trasversale che conta eletti di centrosinistra, ma anche di partiti e liste civiche di centrodestra. Dal volantinaggio nei mercati ai banchetti in piazza, dagli aperitivi ai più classici comizi o al porta a porta, le iniziative di domani saranno di natura dive

Laura Prati non ce l'ha fatta

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La morte di Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo, ha profondamente caratterizzato la giornata di ieri, in un cordoglio unanime del mondo politico e degli amministratori locali. Ferita il 2 Luglio scorso dal vicecomandante della polizia municipale, che aveva fatto irruzione nel suo ufficio sparando alcuni colpi di pistola e colpendo anche il vicesindaco Costantino Iammetti, ne è stata dichiarata la morte cerebrale nel pomeriggio di ieri. "Una morte avvenuta in circostanze tragiche per un gesto vile ed assurdo, reso ancor più doloroso dal fatto che Laura Prati sia stata colpita nello svolgimento del suo lavoro al servizio della comunità, in quello stesso presidio dove si affrontano e si risolvono i problemi dei cittadini", come ha avuto modo di dichiarare il segretario del PD Guglielmo Epifani.  Un gesto che interroga sulla violenza a cui sono esposti i sindaci, che da più parti vengono minacciati ed attaccatti, costituendo un ruolo di veri e propri ammortizz

Gli amministratori minacciati dalla criminalità

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Giulio Cavalli e Maria Teresa Lanzetta. Sapete chi sono? Il primo è un attore teatrale, consigliere regionale in Lombardia per SEL. La seconda è (o meglio, era) il Sindaco del PD di Monasterace, comune in Provincia di Reggio Calabria. Giulio Cavalli è stato minacciato la scorsa settimana, durante un processo. Nessuna lettera anonima, nessuna busta con proiettili, stavolta l'intimidazione è arrivata dalla viva voce dei Cosco, i fratelli calabresi condannati all'ergastolo per l'omicidio della ex collaboratrice di giustizia Lea Garofalo . Cavalli è stato accolto da frasi e urla provenienti dalla gabbia dove Carlo Cosco (ex compagno di Lea) attendeva la lettura della sentenza: «Perché scrivi sui libri che siamo mafiosi?», la domanda insistente di Cosco. Alla quale hanno fatto seguito le parole di uno dei fratelli, come lui imputati d'omicidio: «Scrivi perché sei un cornuto e un infame». A quel punto, anche su consiglio della sua scorta che lo segue da diversi anni a

L'anno nero dei sindaci

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Abbiamo parlato molto nei giorni scorsi del rapporto tra la criminalità organizzata e la politica. Il quotidiano La Stampa a tal proposito ci informa dell'anno nero vissuto dai primi cittadini. E adesso che Gomorra si lecca le ferite per le retate di boss e di politici, amministratori e funzionari comunali collusi, bisognerebbe pure accendere i riflettori sull’altra faccia della mela, sugli amministratori, funzionari e politici che combattono la mafia e l’illegalità, e che sono vittime della violenza e dell’intimidazione mafiosa . Due eserciti contrapposti di amministratori, infiltrati l’uno nell’altro. Che paradosso. Amministratori che colludono e quelli che combattono . I primi, cominciano a finire in carcere, gli altri rischiano la vita. Solo nel 2010, 212 casi di minacce e di intimidazioni contro chi fa il suo dovere: 87 in Calabria; 49 in Sicilia e 29 in Campania. Seguono Sardegna (25); Puglia (11); Lazio (5); Liguria (3). Chissà quanti sono gli amministratori indagat

Vogliamo la metropolitana!

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Dal weekend scorso , come già comunicato, abbiamo iniziato a raccogliere firme per sollecitare il finanziamento del prolungamento della metropolitana, da Cologno Nord a Vimercate, comprensivo di una fermata a Brugherio. Il primo weekend di firme è andato molto bene, e ovviamente continueremo anche nel prossimo. Con questo post vorremmo rispondere ad alcune delle obizioni che abbiamo sentito in questi giorni, rispetto alla raccolta firme. Il testo che stiamo chiedendo di firmare è questo: SE NE PARLA DA ANNI, NON ARRIVERA' MAI E' vero, di metropolitana si parla da anni. Ma negli ultimi anni ci sono stati due fatti importanti : nel 2007 il Governo Prodi ha finanziato la progettazione definitiva dell'opera. E, sempre nel 2007, il prolungamento della metropolitana è stato considerato "opera di compensazione" per l'arrivo della TEM, la tangenziale est esterna di Milano. Quindi gli impegni erano chiari. Sono poi mancati i finanziamenti statali per la rea

Vita da (piccolo) Sindaco

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Più volte abbiamo approfondito, sul nostro blog, il tema dei tagli ai Comuni imposti dal Governo e dei vincoli del patto di stabilità. I Comuni sono il comparto dell'Amministrazione statale che più ha contribuito al risanamento delle casse dello Stato. I dati dimostrano che mentre il Governo tagliava soldi ai Comuni, nei Ministeri le spese aumentavano. E più volte abbiamo segnalato come questi tagli vanno a colpire i cittadini , in termini di minori servizi o di aumento dei costi degli stessi servizi. Oggi Repubblica racconta l'esperienza dei Sindaci di tanti piccoli comuni, che pur di preservare alcuni servizi si "rimboccano le maniche" in prima persona. Un articolo molto interessante, che racconta la vita di un Sindaco, stretto tra i vincoli che subisce e le attese della sua popolazione. Vale la pena di leggerlo; lo trovate qui .

Le comode poltrone di "Roma ladrona" che nessuno vuol mollare

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Meglio di una poltrona c'è solo una doppia poltrona, magari con annesso raddoppio dell'indennità e dei privilegi. I parlamentari nostrani, europei e nazionali, hanno preso il vizio di accumulare su di sé più cariche elettive, tanto che sono oggi oltre un centinaio quelli che possono vantare nel proprio curriculum un seggio a Roma o a Strasburgo e, contemporaneamente, una fascia tricolore, un assessorato o un ruolo di consigliere in qualche comune e provincia d'Italia. Secondo i dati elaborati da OpenPolis, che l'Espresso pubblica in esclusiva, ci sono centoventuno casi di doppi incarichi nei nostri parlamenti, molto spesso legati a personalità semisconosciute del panorama politico, ma con qualche eccezione di rilievo. Non sfugge nessun partito politico, ma dai dati risulta netta la prevalenza del centrodestra. Tra i primi cittadini che vogliono a tutti i costi restare onorevoli dominano quelli del Pdl. Ma anche ai leghisti piange il cuore all'idea di abbandon

L'accoglienza dei profughi in Brianza

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Mentre il centrodestra impegnato nei ballottaggi continua la sua campagna di fango e di allarmismo , ovviamente puntando sulle paure relative a moschee, rom e stranieri (ma ne parleremo in un prossimo post), nella realtà le istituzioni sono chiamate già ora a farsi carico di questi temi, compresa l'urgenza dell'accoglienza dei profughi . Infatti, le decisioni del Governo PDL + Lega prevedono l’assunzione di responsabilità da parte di tutte le Regioni d'Italia . L'emergenza sarà in due fasi. Nella prima si prevede di ospitare i profughi , ai quali dovrà essere assicurato unicamente vitto e alloggio, oltre all'assistenza sanitaria a cura delle ASL competenti. Nella seconda fase invece si dovrà prevedere una sistemazione di più lungo termine , con attività volte all'inserimento sociale dei profughi (mediazione culturale, corsi di lingua italiana, etc.), nel quadro di quanto stabilito nella circolare del Ministero dell'Interno. Il piano di Protezione ci

Federalismo: la settimana decisiva

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"Se giovedì il federalismo non passa, andiamo tutti a casa" ; così si è espresso ieri, in un'intervista al Corriere , il Ministro Maroni. Stiamo scrivendo da giorni a proposito del federalismo; c'è in atto, su questo tema, una doppia partita. La prima è legata alla sopravvivenza del Governo , come ha chiaramente detto Maroni; la Lega non si terrà un secondo di più il Cavaliere, se non ci sarà il federalismo. La seconda è più legata alle condizioni di tutti noi; il testo proposto dalla Lega è davvero utile al Paese? Ci sono alcuni , anche tra i più convinti federalisti, che dicono di no , perchè l'unico risultato certo è l'aumento delle tasse locali , come ammettono gli stessi Sindaci , alle prese con la definizione dei bilanci 2011 e con i tagli alle risorse dei Comuni, operati del Governo. Ieri Il Post ha fornito una interessante guida al federalismo attualmente in discussione. Il tema ci riguarda. Continueremo a scriverne.

Federalismo: traditi i Comuni. Bene lo stop

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Il consiglio dei ministri ha deciso il rinvio di una settimana per l'esame e il voto dei pareri sulla delega al federalismo fiscale da parte della bicameralina per il federalismo. Il Governo ha preso atto del NO dei Comuni al testo del decreto sulla fiscalità municipale. Troppe , secondo i Sindaci, le incertezze nel testo , unite all'incertezza della situazione politica. Anche secondo il Partito Democratico se non cambiano alcuni contenuti centrali del decreto si rischia di consegnare all'Italia un federalismo farlocco , dove gli enti più in difficoltà saranno quelli più vicini ai cittadini ed i Comuni saranno nettamente più indeboliti. La proposta di Calderoli è un tradimento del federalismo : un tagli e cuci, che ha stravolto l’originale progetto, dove non viene mantenuta la promessa di restituire ai comuni i 2,5 miliardi di tagli e dove tutte le misure per stanziare risorse ai Comuni sono rinviate a successivi decreti.

Federalismo: una settimana decisiva

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In parlamento questa sarà la settimana decisiva per capire se sarà approvato il decreto applicativo sulla finanza locale. Il ministro Roberto Calderoli, della Lega nord, ha tentato diverse mediazioni per cercare di avere i voti necessari al varo delle norme contenute nel provvedimento. Il PD su questo tema è stato molto chiaro. Il segretario Bersani ha detto: "Noi abbiamo la nostra proposta di federalismo, i nostri paletti. Siamo pronti a confrontarsi. Ma non vogliamo un federalismo pasticciato includente". Sarà un passaggio decisivo , questo del federalismo, anche per il futuro della legislatura . Se la Lega non avrà la certezza di portare a casa un provvedimento che è diventato la sua bandiera, staccherà la spina al governo. Intanto, anche i Sindaci si confrontano sul tema : disposti a scommettere sul federalismo, ma a condizione che lo si possa fare davvero, in primo luogo avendo le risorse necessarie . Il Sole 24 ore di oggi ha sentito in proposito Sindaci di diverso o