Laura Prati non ce l'ha fatta

La morte di Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo, ha profondamente caratterizzato la giornata di ieri, in un cordoglio unanime del mondo politico e degli amministratori locali.
Ferita il 2 Luglio scorso dal vicecomandante della polizia municipale, che aveva fatto irruzione nel suo ufficio sparando alcuni colpi di pistola e colpendo anche il vicesindaco Costantino Iammetti, ne è stata dichiarata la morte cerebrale nel pomeriggio di ieri.
"Una morte avvenuta in circostanze tragiche per un gesto vile ed assurdo, reso ancor più doloroso dal fatto che Laura Prati sia stata colpita nello svolgimento del suo lavoro al servizio della comunità, in quello stesso presidio dove si affrontano e si risolvono i problemi dei cittadini", come ha avuto modo di dichiarare il segretario del PD Guglielmo Epifani.

 Un gesto che interroga sulla violenza a cui sono esposti i sindaci, che da più parti vengono minacciati ed attaccatti, costituendo un ruolo di veri e propri ammortizzatori sociali, facendo da collante tra le istituzioni e una popolazione che vive una situazione di disagio economico e sociale evidente.

Laura Prati era stata eletta sindaco nel 2012, per il PD, ed era stato il primo sindaco donna di Cardano al Campo. Era sposata e madre di due figli, impegnata da anni nella politica, nell'associazionismo e nei sindacati.
Al suo primo mandato, in passato era stata vice sindaco e assessore alla Cultura nel paese di circa 14mila abitanti vicino all'aeroporto di Malpensa, consigliere provinciale dei Ds e poi del Pd, portando avanti diverse iniziative per i diritti delle donne.

I familiari hanno autorizzato la donazione degli organi.

Anche il consiglio comunale di Brugherio ieri sera ha voluto ricordare Laura Prati con un momento di commemorazione. 

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