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Visualizzazione dei post con l'etichetta matteo renzi

Renzi oltre le attese, flop Emiliano, Orlando così così. Una prima analisi

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Non si è valutato abbastanza che in questi anni la base del Pd è cambiata molto. Cosi  Mario Lavia  sull' Unità. Giunti  in vista del traguardo finale  del congresso nei circoli Pd si possono avanzare le prime riflessioni su un risultato che, punto più punto meno, ormai sembra abbastanza consolidato. E che vede  la vittoria di Matteo Renzi con una percentuale che – secondo i dati della Commissione nazionale – è al 69%, davanti a Andrea Orlando col 27% (ma gli “orlandiani” contestano e parlano di oltre il 30%) e Michele Emiliano con il 4%. I numeri potranno cambiare (è probabile che Emiliano superi quel 5% indispensabile per correre alle primarie) ma – dicevamo – le grandezze sono più o meno queste. Da tenere presente che  l’affluenza finora è del 60%, più alta dell’ultimo Congresso del 2013  (Renzi-Cuperlo-Civati-Pittella) di 7 punti. Se l’affluenza restasse così ci sarebbe un primo elemento di riflessione. E cioè che pur con mille problemi  il Pd resta l’unico partit

2007-2017, le differenze tra il Lingotto veltroniano e quello renziano

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Il partito aperto ai giovani che indicava Veltroni non è ancora il partito dei giovani, così Renzi ammette di essere stato messo in difficoltà dalla serie di proposte di Federico, classe 2000. Ciro Alessio Pecoraro per la Community de L'Unità . Era il 2007, un giovane senatore afroamericano dell’Illinois annunciava la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico per le elezioni Presidenziali, Simone Cristicchi vinceva a Sanremo, il Milan si aggiudicava la sua settima Champions League. Il 27 giugno, il sindaco di Roma Walter Veltroni dal Lingotto di Torino lancia la sua candidatura a segretario del neonato Partito Democratico con un discorso che si apre con un impegno chiaro “Fare un’Italia nuova”. Nelle quasi due ore di intervento Veltroni snocciola il suo manifesto programmatico: “Unire ciò che oggi viene contrapposto, nord e sud, giovani e anziani, operai e lavoratori autonomi. Ridare speranza ai ragazzi quelli convinti che il futuro faccia paura” e una sfida chiara

Ecco la sintesi della mozione congressuale di Matteo Renzi

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Ieri vi abbiamo presentato la candidatura di Michele Emiliano. Oggi tocca alla mozione congressuale di Matteo Renzi. L’ex segretario del Pd attraverso la consueta enews pubblica la sintesi delle linee programmatiche della sua mozione congressuale   Con la  consegna delle firme  e l’ufficializzazione delle candidature inizia realmente il Congresso. Tre sono i candidati che ambiscono alla segreteria, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. In questi giorni dibattiti, iniziative e discussioni nei circoli comporranno le mozioni congressuali in base alle quali gli elettori Pd il 30 aprile sceglieranno il prossimo segretario tramite le primarie. Matteo Renzi attraverso al sua enews ha voluto pubblicare la sintesi delle linee programmatiche della sua mozione congressuale. La democrazia dovrebbe essere il sistema che, meglio di qualunque altro, permette a una comunità di determinare il corso della propria esistenza. Ma da alcuni anni è cresciuto in tutt’Europa,

L’uomo da battere, l’estremista, il moderato: via alla gara fra Renzi, Emiliano e Orlando

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L'Unità ci racconta le caratteristiche e possibilità dei tre candidati alla segretaria dem Dopo   Matteo Renzi   e   Michele Emiliano , scende in campo   Andrea Orlando : saranno i tre candidati alla leadership del Pd (improbabile che altri si aggiungano), i tre che si sottoporranno al voto prima degli iscritti e poi degli elettori alle primarie. Tre profili diversi, molto diversi. Per questo  sarà una bella battaglia . Un bel Congresso. Con Primarie combattute. Da osservatori, sondaggi e addetti ai lavori, Renzi vincerà. E’ l’ex premier, il segretario fino a domenica scorsa, l’uomo che divide il Paese in sostenitori e odiatori ma che comunque è il punto di riferimento della politica italiana. Anche dopo  la rovinosa sconfitta del 4 dicembre , che lo ha piegato ma non travolto. E’ evidente che la “proporzionalizzazione” della vita politica – intesa anche dal punto di vista interno del Pd – è per lui una cornice “psicologica” meno adatta: vengono avanti particolarismi,

La Enews di Matteo Renzi

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Primissime ore del mattino, arrivo in aeroporto e butto un occhio sui canali delle news: tutti ripetono ossessivamente le sfumature e i dettagli delle posizioni interne al PD. Da qualche giorno l’apertura di tutti i media italiani è la scissione – o fuoriuscita, per dirla con le parole di Paolo Mieli – del Partito Democratico. Ne sono molto dispiaciuto, anche perché i motivi di questa divisione sono difficili da comprendere anche a noi, addetti ai lavori: figuriamoci ai cittadini normali. Facciamola semplice, senza troppi giri di parole. Dal primo giorno della vittoria alle primarie del 2013 alcuni amici e compagni di strada hanno espresso dubbi, riserve, critiche sulla gestione del partito e soprattutto alla gestione del Governo. Penso che sia legittimo e doveroso in un partito democratico, di nome e di fatto, che chi ha idee diverse possa presentarle in un confronto interno, civile e pacato. Vinca il migliore e poi chi vince ha il diritto di essere aiutato anche dagli altri: si

Ancora molta confusione nel mondo Pd. In attesa della Direzione di questa mattina.

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Non è un fase facile per il Pd e non è nemmeno troppo chiara , a ben vedere. Ne siamo stati testimoni in questi giorni in cui sono rimbalzate notizie, poi smentite e poi riproposte sui giornali.  Ciò che sappiamo di certo  è che domenica c’è stata l’Assemblea nazionale del Pd, che una scissione non c’è stata (ancora?) e che per oggi è convocata la Direzione per partire con la fase congressuale. In questi giorni i giornali sono pieni di date, retroscena e virgolettati.  Secondo la  Repubblica  e la  Stampa  ci sarebbe già una data per le primarie: il 7 maggio. E alcuni giornali si spingono oltre, ipotizzando anche una data per le elezioni, prontamente smentita da fonti del Pd che ritengono la notizia completamente infondata. Secondo i quotidiani, Renzi non sarebbe preoccupato da una possibile scissione, semplicemente perché non la ritiene un’ipotesi realmente fattibile: “ Resteranno, vedrà . Stavolta non serviva fare niente, è bastato stare fermi e vedere il bluff”, tanto più c

La eNews del Segretario Matteo Renzi

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1. Non è una fiaba Per commentare questa settimana ho scelto un’immagine che mi sembra potente. Lui si chiama Hope, lei si chiama Anja. Sono ritratti in una posa analoga a distanza di un anno. Il bambino era stato nei fatti condannato a morte dalla sua stessa famiglia, sospettato di stregoneria. Quella mano amica non gli ha dato solo da bere: gli ha dato la vita. E un anno dopo quel bambino va a scuola. Per me questa immagine è l’immagine della vittoria della speranza contro il pregiudizio. È l’immagine della solidarietà contro l’odio. Dell’incontro contro la paura. Della vita contro la morte. Sono ore difficili a livello internazionale. Crescono le tensioni e si rafforzano quelle forze politiche che giocano sull’onda della paura (sarà interessante capire cosa accadrà in Francia anche alla luce della sfida lanciata dal nostro amico Macron, ne parleremo in una delle prossime enews). Mi piace l’idea di aprire questa settimana con questa foto. E di augurare al popolo delle enews una

A Pompei l’Italia si gioca il futuro, non il passa

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Vorrei inviare un abbraccio solidale a Massimo Osanna, il sovrintendente degli scavi di Pompei. La musica è cambiata da quelle parti. Dal 2014 a oggi i visitatori sono aumentati del 25%, sfondando il tetto dei tre milioni. E sono state aggiudicate gare per oltre cento milioni di euro, con 59 interventi conclusi, 13 in corso, 4 da avviare . Da anni si parlava di un grande intervento di restauro per Pompei: finalmente è in corso grazie all’impegno di tanti, a cominciare dal sovrintendente. Risultati, non chiacchiere. Valorizzare Pompei significa non buttare via i fondi europei come avvenuto in passato, certo. Ma significa anche ricordarci chi siamo, noi italiani. E spronare il Sud a mettersi in gioco. In queste ore Osanna è sotto attacco da micro sigle sindacali e da piccoli interessi di parte. Vorrei che non fosse lasciato solo e che chi sta rimettendo a posto uno dei luoghi culturali più importanti del mondo avvertisse l’affetto di tutti noi. Difendere i funzionari pubblici che l

La Enews del segretario Matteo Renzi

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Felice di ritrovarvi, amici. Dopo qualche settimana di pausa, ripartiamo con le E-News. Ricordo le regole del gioco: questa newsletter mi tiene in contatto da anni con molti di voi. Se volete cancellarvi: questo è l'indirizzo . Se invece volete segnalare nuovi amici, cliccate qui . Ovviamente in questi due mesi molto è cambiato, visto che ho inviato l'ultima E-News mentre stavo facendo gli scatoloni a Palazzo Chigi. Ma le ventiseimila lettere che ho ricevuto - molte da destinatari delle Enews - mi hanno stimolato tanto. Le ho lette praticamente tutte, anche se sono molto indietro sulle risposte. Intanto però vorrei dirvi grazie in tutte le lingue possibili. Riprendiamo il nostro appuntamento del Lunedì facendo un brevissimo riepilogo di ciò che è accaduto: Qui trovate il saluto una volta ritornato a casa, con un post notturno su Facebook, da Pontassieve. Qui trovate un post sui mille giorni trascorsi a Palazzo Chigi in cui vi chiedo quali sono state secondo voi le cose mi

L'Unità: quale futuro?

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Mancano pochi giorni e si conoscerà il destino de l'Unità . Il destino del quotidiano si giocherà nei prossimi quindici giorni in cui sarà decisa la ricapitalizzazione o la chiusura. Quest'oggi vi proponiamo l'appello del Direttore Sergio Staino al Segretario Matteo Renzi.  ---- Caro Matteo, ti dico subito che mi ha colpito favorevolmente l’intervista che hai rilasciato domenica scorsa a La Repubblica. Mi è sembrata un’intervista piena di ammissioni sincere e molte autocritiche, sempre benefiche quando si fa politica. In più, quel continuo riferimento ad un ritorno sul lavoro di partito, fatto con enfasi accorata, è cosa assai bella, condivisibile e soprattutto essenziale per risolvere la crisi politica che stiamo attraversando come Pd. Certo, questo tipo di appello non è cosa nuova per me: sono le stesse dichiarazioni di intenti fatte più di un anno fa quando discutevamo della rinascita de l’Unità e sono le stesse dichiarazioni che hai fatto al momento

Il futuro dell'Italia e del Partito Democratico

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Oggi vogliamo proporvi due interviste uscite nei giorni scorsi entrambe sul quotidiano La Repubblica. La prima al Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. La seconda a Pierluigi Bersani. Buona lettura Segretario Renzi, la sua prima intervista dopo il referendum si può incominciare solo così: che sventola! Quanto le brucia? "E deve domandramelo, non se lo immagina? Brucia, eccome se brucia. Tanto che il vero dubbio è stato se continuare o lasciare. Ma poi uno ritrova la voglia e riparte". Davvero ha pensato di uscire dalla politica? "Sì, nei primi giorni. Mi tentava: e devo dirle, un po' per curiosità, un po' per arroganza". Poi? "Poi ho pensato che solo il vigliacco scappa nei momenti di difficoltà. Ho ripensato alle migliaia di lettere ricevute, al desiderio di futuro espresso da milioni di persone. La nostra battaglia è appena incominciata". Una rivincita o una vendetta? "Nessuna delle due: sono parole c

È tempo di rimettersi in cammino come comunità

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“ Si chiude il 2016 , che per certi versi è stato un anno straordinario per gli eventi internazionali: l’elezione di Trump, segnerà la storia dei prossimi anni, ha vinto la Brexit, poi abbiamo perso il referendum, ho perso, e anche questo ha segnato il dibattito europeo”. Così il segretario Matteo Renzi, sull'anno appena trascorso. “Non abbiamo perso, abbiamo straperso. Punto”, ha aggiunto Renzi riferendosi alla sconfitta al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. “Il fatto che si sia detto un no molto forte al referendum non impedisce la possibilità di fare le riforme in futuro. Sono passati 15 giorni, aspetteremo gli altri 5 mesi per vedere se chi ha promesso una riforma in 6 mesi la farà”. Proseguendo l’analisi del voto referendario: “Abbiamo perso nelle periferie. Non iniziamo con il disagio sociale perché sono trent’anni che questa classe politica fa gli stessi discorsi sulle periferie e ci si ricordi delle percentuali che venivano prese quando si prendeva la m

L'ultima Enews di Matteo Renzi

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Care amiche e cari amici delle E-News, ben ritrovati a tutti! Come sapete gli oltre tredici milioni di voti raccolti sono stati insufficienti a farci vincere la grande sfida del referendum. E come molti di voi sanno ho reagito alla sconfitta con  questo discorso . In queste ore molti mi attribuiscono parole, intenzioni, risentimenti, lacrime, rabbia. Voglia di mollare o voglia di rivincita, il tutto virgolettato, senza citare alcuna fonte come ormai va di moda. "Renzi ha deciso: un anno di sabbatico in America" "Renzi ha cambiato idea: resta a Palazzo Chigi" "Lascia il governo, ma non il partito. Lascia il partito, ma non il Governo. Lascia tutto, non lascia nulla, lascia o raddoppia!"  Leggo i giornali e mi domando cosa possa pensare un cittadino, ammesso che sia interessato. Poi inizio a leggere le migliaia di mail e sms che sto ricevendo e penso di essere un uomo fortunato se sono circondato da tanto affetto. E da persone che si prendono cura di