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Tappa in Brianza per l'Euro Tour

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Si è concluso oggi in Monza-Brianza l’Euro Tour dei nostri eurodeputati. Quattro tappe che hanno permesso di incontrare le aziende dei territori, le delegazioni sindacali e le filiere produttive.  Un momento di ascolto da parte del PD, per sentire tutte le istanze e confrontarci sulle reali difficoltà di imprese e associazioni, e di restituzione, per valorizzare l’esperienza e il lavoro dei nostri eurodeputati, raccontando le tante misure che hanno portato valore ai nostri territori e alle nostre imprese.  Grazie al Segretario provinciale del PD di Monza e Brianza Lorenzo Sala , agli eurodeputati Brando Benifei , Irene Tinagli e Patrizia Toia che hanno portato avanti questo percorso, a Michele Bellini e Gian Mario Fragomeli e ai rappresentanti eletti nei territori che hanno partecipato a queste giornate.

Brianza Europea

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Mercoledì 27 marzo l'Euro Tour del PD lombardo fa tappa in Brianza.  Gli europarlamentari Brando Benifei , Patrizia Toia e Irene Tinagli alle 15:00 incontreranno associazioni di categoria e parti sociali e si confronteranno su economia, sviluppo del territorio e nuove tecnologie  presso la nostra Federazione provinciale di via Arosio a Monza per una tavola rotonda aperta, introdotta da Jenny Arienti, Responsabile Lavoro e Attività produttive nella Segreteria provinciale.  Alle 18:00 l'Euro-Tour si sposterà ad Agrate, comune al voto, per un incontro pubblico con il candidato Sindaco Simone Sironi e, tra gli altri, il nostro Segretario provinciale Lorenzo Sala .

Il PD per il sociale

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Per il Consiglio Comunale di martedì il PD si presenta con due mozioni, che abbiamo già illustrato nelle scorse settimane, che affrontano due grandi questioni sociali.  La prima, presentata dalla Consigliera Silvia Bolgia, riguarda i tagli al fondo disabilità attuati dalla Giunta Fontana e chiede al Sindaco e alla Giunta comunale di farsi promotore presso il Presidente della Regione Lombardia affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  La seconda, presentata dal Capogruppo Carlo Polvara, chiede all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente per affrontare il grande tema dei disturbi alimentari, più che raddoppiati negli ultimi anni, e chiedere al Governo Meloni di ripristinare il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Due mozioni dalla vocazione sociale, sottoscritte anche da Brugh

Per le persone con disabilità

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Quanto valgono i diritti delle persone con disabilità? Per la giunta Fontana neanche lo 0,03% del bilancio regionale.  Per questo giovedì il Gruppo PD in Consiglio regionale si è mobiliato davanti a Palazzo Pirelli. "0,03%": questa è la misera percentuale di risorse per porre fine ai tagli inaccettabili e ripristinare un adeguato sostegno, soprattutto ai caregiver e agli assistenti personali che dedicano la loro vita all'assistenza continua.  Condividiamo le parole del  Capogruppo Pierfrancesco Majorino: “questi tagli danneggiano le persone con disabilità! La Giunta Fontana sta compiendo un'ingiustizia senza precedenti sulla pelle dei più vulnerabili!”.  Per questo, il PD sarà in piazza al fianco delle associazioni a cui va il nostro pieno sostegno. Oggi lo abbiamo fatto al fianco delle associazioni e delle famiglie delle persone con disabilità e con tante Sindache e tanti Sindaci.  Gli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione non possono essere calpestati. La battag

La vergogna di Trenord

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Un servizio regionale che non rispetta gli standard regionali. Con Trenord tutto è possibile, anche il paradosso, e infatti da 20 mesi consecutivi la linea Milano-Mortara-Alessandria non rispetta gli indici minimi di affidabilità richiesti dalla stessa Regione Lombardia. I treni in ritardo sono una costante su una linea che viaggia ancora su binario unico e con il progetto di raddoppio posticipato per l’ennesima volta dalla Giunta Fontana nonostante i 120 milioni di euro del PNRR sul piatto. Giustamente per centinaia di pendolari questi disservizi si convertono in una odissea quotidiana: le loro testimonianze sono una vergogna senza fine, per la quale il PD continuerà a chiedere conto alla Giunta regionale.

Sanità territoriale e sviluppo delle CdC

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Domani sera, alle 20:45, appuntamento al Circolo PD di Monza, in Via Arosio 6, e online per parlare di sanità territoriale e case della comunità.  Lo faremo con Silvia Roggiani, Carlo Borghetti, Sara Santagostino, Samantha Lentini e Gian Antonio Girelli in una serata moderata da Luca Comodo.

La Russa chieda scusa!

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La Russa chieda scusa!  Sono inaccettabili le parole dell’Assessore regionale Romano La Russa: "i minorenni che difendete li usate come avanguardie delle spranghe che cinquant'anni fa usavano i loro nonni”.  È sconvolgente che, di fronte a studenti e studentesse inermi, manganellati durante una manifestazione pacifica, vi sia approvazione di metodi inaccettabili da parte delle forze dell’ordine. Il diritto di manifestare pacificamente non può essere messo in dubbio, perché è fondamentale per la democrazia.  La destra cerca di alimentare uno scontro e una divisione tra manifestanti e forze dell’ordine, dimenticando che queste ultime devono proprio assicurare la tutela e la garanzia dei diritti, incluso quello di manifestare.  Ogni violazione di questo diritto è inaccettabile e deve essere condannata senza se e senza ma.  Ci aspettiamo da La Russa delle scuse alle ragazze e i ragazzi brutalmente caricati e manganellati, alle loro famiglie e ai loro professori.

Per il ripristino del fondo nazionale per la lotta ai DCA

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In tre anni i disturbi alimentari sono più che raddoppiati e in molte realtà territoriali non è possibile curarsi adeguatamente, soprattutto dopo che il Governo Meloni ha cancellato il fondo nazionale per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare previsto dal Governo Draghi.  Per questo il nostro Capogruppo Carlo Polvara ha depositato una mozione , sottoscritta anche da Brugherio è Tua! e Alleanza Progressista, per chiedere all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente con governo e regione per garantire a tutte e tutti, ovunque, cure adeguate.  Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere rafforzato, non smantellato: noi ci siamo.

Una sanità sempre più in mano ai privati

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Bertolaso parla di tessere a punti. Intanto i lombardi pagano per curarsi.  La sanità regionale è nell’anarchia e i dati parlano di una situazione in costante peggioramento: non solo siamo scivolati all'ottavo posto in Italia per efficacia del nostro sistema regionale; siamo addirittura arrivati al secondo posto nell’indice nazionale per l'ammontare della spesa sanitaria privata.  Tradotto significa: paghi? Ti curi in tempo.  Non puoi pagare? Mettiti in fila, aspetta e spera.  Insomma, dimenticate la carta a punti di Bertolaso. Grazie alla Giunta Fontana, l’unica carta che serve per curarsi in Lombardia è quella di credito.  Serve un cambio di rotta: investimenti sulla sanità pubblica per garantire a tutte e tutti un servizio efficiente e accessibile, per risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario e colmare le disparità tra chi può permettersi cure private e chi no.  Noi siamo pronti a lavorare seriamente. Fontana & Bertolaso invece?

Il PD per le disabilità

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Il NoiBrugherio di questa settimana ospita un lungo articolo sulla mozione con cui chiediamo con forza al Sindaco e alla Giunta comunale a farsi promotori affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  Nelle parole di Silvia Bolgia , Consigliera proponente della mozione:  “ Quando ho letto la delibera della Regione che toglieva 250 euro al mese di contributi alle persone con disabilità gravissima, sono saltata sulla sedia. Il principio alla base potrebbe anche essere giusto, quello di creare servizi gratuiti per le persone che ne hanno bisogno, anziché dare loro fondi e lasciare che risolvano autonomamente il problema, ma questo deve avvenire al termine di un percorso ben costruito con le associazioni coinvolte. Prima si attiva il nuovo sistema e solo dopo si tagliano eventualmente i contributi diretti alle persone”.  Sul parziale passo indietro di Regione

Dei tagli inaccettabili

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I dati del 2023 sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti: 120 donne uccise, di cui 64 da partner o ex partner. Si registra un calo del 6% rispetto al 2022, ma il numero rimane drammaticamente alto. Trend opposto per le violenze sessuali, in aumento nel quadriennio 2020-2023. Davanti a questa emergenza, cosa fa il Governo Meloni? Taglia i fondi per i percorsi di recupero degli uomini autori di violenza in Lombardia. Un atto vergognoso e inaccettabile, che vede meno risorse per aiutare le donne che subiscono violenze e meno percorsi di recupero per gli uomini violenti. Un messaggio di disinteresse e di noncuranza verso un problema gravissimo. Il Governo Meloni non solo non fa nulla per contrastare la violenza sulle donne, ma addirittura fa danni. A un giorno dalla Giornata internazionale dei diritti delle donne, non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di non vedere chi cerca sostegno e tutela da parte delle istituzioni. Noi ci saremo.

La destra volta e spalle agli agricoltori

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Fontana volta le spalle agli agricoltori, la destra lombarda boccia la nostra proposta sui sostegni al settore agroalimentare.  Visto il complicato momento per il comparto, dovuto agli effetti della crisi climatica, all'aumento dei costi di produzione, delle materie prime e all'inflazione, i nostri Consiglieri regionali Marco Carra e Matteo Piloni avevano presentato una mozione richiedendo di stanziare 30 milioni di euro per aiutare i produttori di latte e carne bovina.  Ma la destra ancora una volta decide di riempirsi la bocca di belle parole a sostegno delle manifestazioni delle scorse settimane, e allo stesso tempo di voltare le spalle agli agricoltori, bocciando la nostra proposta, e dicendo testualmente che Regione ha altre priorità.  Le imprese agricole hanno bisogno di risposte concrete per essere competitive in un mercato che continua a giocare al ribasso. Fontana si ricordi che c’è un urgente bisogno di misure serie e concrete, non di vuote dichiarazioni!

Per i diritti e la dignità di chi vive con disabilità

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Regione Lombardia ha deliberato un taglio ai sostegni alla disabilità grave e gravissima (Misure B1 e B2).  Il gruppo PD in Consiglio regionale ha protestato in aula e condividiamo le parole del Consigliere Davide Casati quando ricorda che “ una Regione come la Lombardia, che vuole essere la prima in Italia, non riesce a trovare lo 0,03% del suo bilancio in sostegno dei più fragili! ”.  Si tratta di un passo indietro gravissimo, in sfregio alle famiglie che già affrontano quotidianamente sfide immense. Ridurre i sostegni economici senza garanzie concrete sull'erogazione di servizi alternativi mina la dignità e l'autonomia delle persone con disabilità e dei loro cari.  Serve un veloce cambio di rotta: investire in risorse e servizi adeguati, senza penalizzare chi vive già in condizioni di fragilità. A questo seve la nostra mozione , depositata dalla nostra Consigliera Silvia Bolgia, che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale e con cui chiediamo con forza al Sindaco e al

Lombardia, tuteliamo la vita e la salute dei lavoratori

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Infortuni sul lavoro in Lombardia: +6,8% a gennaio 2024. Uno stillicidio che deve finire.  I dati Inail di gennaio 2024 evidenziano un preoccupante aumento del 6,8% degli infortuni sul lavoro in Lombardia, con 45 casi mortali (+4,7%). Sono dati che pretendono riposte, non ci si può voltare dall'altra parte di fronte a questa strage silenziosa. Servono investimenti in sicurezza sul lavoro, a partire da un piano regionale per la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori e delle imprese, ispezioni più rigorose da parte degli organi competenti per far rispettare le norme di sicurezza e prevenire gli incidenti, un sostegno concreto alle vittime e alle loro famiglie, con un sistema di indennizzo rapido e adeguato.  La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento. Investire nella sicurezza significa tutelare la vita e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, la loro dignità e il loro futuro.

Smog, la Regione celebra le proroghe

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Complimenti alla Giunta Fontana, che si vanta di essere riuscita, insieme al Governo Meloni, a procrastinare gli interventi europei in ambito ambientale, prendendosi il merito per il rinvio di dieci anni del termine per ridurre le emissioni di inquinanti nell’aria. Non solo, ci informano di essersi battuti anche per ritardare la sostituzione dei mezzi pesanti inquinanti, per frenare la riduzione dei rifiuti da imballaggio e per addolcire le normative per realizzare le nuove case a emissioni zero.  Insomma, bravi loro che hanno lottato per tenere l’aria lombarda così com’è, bella inquinata. E poco importa se fa male: la colpa è delle Alpi e degli Appennini che fanno ristagnare lo smog. Però, a ben vedere, le montagne ci sono già da un po’...

I diritti non si tagliano

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Una presa in giro vergognosa, la destra lombarda non ha alcun pudore. Anziché ripristinare i fondi per chi ne ha più bisogno, la giunta Fontana conferma il taglio ai contributi per le persone con disabilità grave, limitandosi a una timida riduzione. Ma la beffa non finisce qui: il misero "ritorno indietro" è vincolato al blocco di qualsiasi nuovo accesso ai sostegni.  In questi mesi, dopo gli sciagurati tagli della destra, c’è stata una grande mobilitazione di associazioni, uomini e donne, ma Regione Lombardia ha solo fatto finta di ascoltarli.  Diventa ancora più urgente la nostra mozione , che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale, con cui chiediamo con forza al Sindaco e alla Giunta comunale a farsi promotore presso il Presidente della Regione Lombardia affinché si provveda al ripristino dei sussidi nel loro valore precedente al taglio e a prevedere nel bilancio regionale un incremento delle risorse dedicate al Fondo Sociale.  Un atto dovuto anche a fronte del sil

Emergenza smog: per la destra va tutto bene

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Emergenza smog: il PD regionale ha presentato un ordine del giorno discusso ieri in Consiglio regionale e bocciato dalla destra per chiedere lo stato di emergenza nazionale per la Lombardia.  Evidentemente per la destra va tutto bene.  La transizione ecologica ha bisogno di strumenti adeguati, senza più deroghe. Servono maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale, in modo da potenziare i servizi ed estendere la rete anche al di fuori dei capoluoghi, e un vero impegno per limitare il consumo di suolo. Secondo i dati ISPRA, nel 2022 sono stati consumati oltre 290mila ettari di terreni: anche questa è un’emergenza. Ma per la destra siamo degli allarmisti.  Fontana non si nasconda dietro la pioggia di questi giorni: l’emergenza smog non è finita e l’aria rischia di tornare irrespirabile in pochi giorni. Per affrontare davvero questa situazione - e non affidare più la tutela della salute delle cittadine e dei cittadini lombardi al meteo - servono misure strutturali, che impattino su

Sanità lombarda, la nostra proposta di legge

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Venerdì e Sabato scorsi, durante la conferenza regionale “La salute è un diritto”, il PD ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per una sanità accessibile a tutte e tutti: nelle prossime settimane il nostro Circolo aderirà alla campagna della raccolta firme per forzare il Consiglio regionale, come da regolamento, ad esprimersi entro nove mesi. Chiediamo un cambio di passo rispetto a quanto accade oggi, con liste d’attesa infinite, Pronto Soccorso sovraccarichi, carenza di personale, trattamenti sanitari non garantiti. La sanità lombarda deve essere riorganizzata completamente, per questo la nostra proposta di legge insiste su quattro punti: 1) Chiediamo un servizio sanitario regionale universale e omogeneo in tutto il territorio, che elimini le disuguaglianze. 2) Chiediamo che la prevenzione torni a essere centrale. 3) Chiediamo che la rete di servizi territoriali sia il pilastro prioritario della sanità lombarda. 4) Chiediamo che i servizi dei privati siano integra

Una proposta di legge per la sanità lombarda

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Durante la  prima conferenza regionale sulla sanità   il Gruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico ha annunciato la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare per cambiare la sanità lombarda .  Una legge di iniziativa popolare che mira a modificare i principi di fondo attraverso i quali si determinano le scelte in sanità a livello regionale, a partire dal tema dell’equivalenza tra pubblico e privato, tema per noi fondamentale, perché dobbiamo evitare che l’equivalenza voglia dire, praticamente, la privatizzazione strisciante: occorre cancellare il termine "equivalenza" e sostituirlo con "integrazione". Soprattutto ciò vuol dire costruire il centro unico di prenotazione per la gestione delle liste d’attesa entro dodici mesi e non entro tre anni come pensano di fare Fontana e Bertolaso, mettendo un vincolo: il privato che non sta nel Centro unico di prenotazioni non riceve risorse pubbliche a nessun livello. Un vincolo sancito per legge:

Al via il cantiere per una sanità più giusta

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Si è chiusa oggi una due giorni densissima, più di 100 interventi, fatta di confronto con tanti mondi protagonisti della salute.  Un grazie al Capogruppo Pierfrancesco Majorino che con grande intelligenza e passione, insieme a Carlo Borghetti e a tutte le Consigliere e i Consiglieri, ha voluto e realizzato questo grande momento di discussione che ha rimesso al centro i valori su cui quasi 46 anni si basava la legge che ha fatto nascere il nostro servizio sanitario nazionale: universalità, uguaglianza ed equità nella cura.  Grazie agli oltre 100 tra relatori, esperti e professionisti che hanno impreziosito con i loro contributi la nostra due giorni. Grazie alle centinaia e centinaia di lombarde e lombardi che hanno partecipato, portando la loro testimonianza di un sistema che non funziona.  Una due giorni in cui è iniziato il confronto anche sulla nostra proposta di iniziativa popolare sulla salute in Lombardia per rimettere al centro le persone e i loro diritti alla cura e alla prevenz