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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Al fianco dei lavoratori brianzoli

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Ier i il forum industria del Partito Democratico ha fatto tappa anche a Monza e Brianza. Con Elly Schlein , Andrea Orlando , la Segretaria regionale Silvia Roggiani e una delegazione di parlamentari, prima, sono stati al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della ST Microeletronics di Agrate Brianza, in sciopero dopo che l'incontro di ieri al Ministero ha confermato un sostanziale disinvistimento presso il sito produttivo lombardo mettendo a rischio il futuro e la stabilità di centinaia di lavoratori. Stmicroelectronics è l'azienda più grande di Regione Lombardia, ci chiediamo dove siano finiti i partiti del centrodestra: sono dispersi come sempre quando si tratta di difendere il lavoro. Successivamente il PD ha fatto tappa presso la sede di Nokia a Vimercate. Un'eccellenza europea in grado di essere leader nel mercato delle infrastrutture tecnologiche strategiche nell'ambito delle telecomunicazioni. Una visita che ha permesso di conoscere e approfondire que...

Al presidio dei lavoratori di StMicroelectronics

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Ad Agrate , al presidio in sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di StMicroelectronics , dopo che il tavolo di ieri al ministero non ha dato risposte chiare su occupazione e investimenti, con il rischio di un forte ridimensionamento del sito. Se anche in un settore strategico come quello microelettronico e di semiconduttori non si vedono piani industriali chiari, garanzie occupazionali e investimenti in ricerca e sviluppo, significa che si rischia di dismettere il futuro industriale del nostro Paese. In questo sito sarebbe ancor più grave vista la rilevante partecipazione pubblica. Urso e Giorgetti si facciano carico di pretendere chiarezza dal management, dato che questa azienda ha potuto beneficiare anche di fondi pubblici. Siamo al fianco di questi lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie, che difendono sia il proprio posto di lavoro, sia la loro voglia di continuare a crescere e innovare in questo sito, sia il futuro industriale italiano. Prosegue così il nostro viaggi...

Una destra sull'orlo di una crisi di nervi

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Un Consiglio comunale in cui la destra ha dato il peggio di sé , sotto gli sguardi attoniti di genitori e cittadini presenti.  Fra risposte sconclusionate sulle nostre proposte, attacchi scomposti e rifiuto di assumersi una qualsiasi responsabilità o di contrastare il caro mensa, ieri sera la maggioranza ha dato prova di vivere una situazione di particolare difficoltà e sofferenza , che la porta a un grande nervosismo e vette di isteria.  Nei prossimi giorni torneremo sui singoli argomenti che abbiamo affrontato in Consiglio, ma fin da subito registriamo un'amministrazione che sta consumando i residui legami con la città , trovandosi così sempre più isolata e prigioniera della propria arroganza.  Noi continuiamo a lavorare per l'alternativa, per una politica diversa. Una politica migliore per la nostra Brugherio.

La destra di Giorgia Meloni

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Pronti a scappare dal confronto con le nostre imprese. Pronti a volare alla corte di Trump per baciare la pantofola. Ecco la destra di Giorgia Meloni .

Fontana fa ammalare la sanità pubblica

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La discesa al sesto posto della Lombardia nella classifica nazionale sulla qualità dei servizi sanitari è una figuraccia per la Giunta Fontana e un danno per le persone e le loro vite. Negli anni abbiamo perso decine di milioni che la Regione non potrà investire in ospedali, medicina territoriale e prevenzione. Un danno che pesa ancora di più se si pensa che il bilancio della sanità lombarda vale ben 18 miliardi l’anno. Ma i numeri parlano chiaro: undicesimo posto per la sanità territoriale, proprio il settore che avrebbe dovuto essere potenziato dopo la pandemia. Invece niente. La Giunta Fontana ha preferito continuare sulla strada della privatizzazione non guidata dal pubblico, abbandonando il territorio, trascurando la medicina di prossimità. Non basta bollare come “puttanate” i dati pubblicati dal Ministero della Salute. Fontana dovrebbe prendersi le sue responsabilità. Il Partito Democratico crede in un modello diverso, in cui la sanità pubblica sia davvero universale, accessibi...

25 mesi di calo per la produzione italiana

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Da 25 mesi continua il calo della produzione industriale italiana, come oggi i dati Istat riportano. La completa mancanza di un piano industriale da parte del governo Meloni sta facendo danni enormi alle imprese italiane. Il Paese reale soffre, la destra resta a guardare .

Caro mensa, la destra cerca di sabotare il dibattito

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Siamo arrivati anche a questo: la presidenza del Consiglio comunale di Brugherio si è attaccata a un'interpretazione sconclusionata del regolamento per impedire che la nostra mozione sul caro mensa sia discussa come primo punto nella seduta di giovedì 10 aprile.  Da regolamento, essendo lo sviluppo di un'interpellanza, ha diritto di precedenza su tutti gli altri argomenti, ma con bizantinismi interpretativi sono riusciti a farla sfilare a metà Consiglio .  Sono in difficoltà e si attaccano a ogni cosa per evitare di affrontare l'argomento, ma è una fatica inutile: ci penseremo noi a richiamarli alle loro responsabilità .

Sedicenti patrioti

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Prima Trump definisce parassiti noi italiani ed europei, e il governo Meloni fa orecchie da mercante abbassando la testa. Poi, lo stesso giorno in cui Giorgia Meloni annuncia trionfante che sarà ricevuta alla corte di Trump il 17 aprile, il presidente americano insulta con parole irripetibili chi propone un incontro per disinnescare una crisi finanziaria ed economica globale, generata dalla sua politica sui dazi. I sedicenti patrioti abbassano la testa ancora una volta ed espongono imprese e lavoratori a rischi enormi e a un crollo della nostra credibilità internazionale: l'Italia non può fare questa figura. Elly Schlein

Trenord, inefficienti e scorretti

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Non bastano i ritardi e le cancellazioni. Ci sono novità alquanto discutibili da parte di Trenord : con l’avallo della Giunta Fontana, avrebbe escluso le corse parzialmente soppresse dal calcolo degli indennizzi agli abbonati. In questo modo non solo si riduce la platea dei beneficiari, ma dipinge un servizio ferroviario molto più affidabile di quanto non sia realmente. È l’ennesimo tentativo di nascondere i problemi sotto il tappeto. La Regione, invece di pretendere trasparenza e rispetto per i cittadini, ha deciso di cancellare il vecchio sistema dei “bonus”, sostituendolo con un meccanismo più restrittivo e meno accessibile. Il nostro Consigliere regionale Simone Negri abbiamo chiesto con urgenza chiarimenti all’Assessore Lucente: vogliamo vederci chiaro. La verità è che questo sistema non tutela i pendolari, ma solo Trenord. E noi non smetteremo di denunciare questa ingiustizia.

Bloccato un emendamento contro la sanità pubblica

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Grazie al muro che abbiamo fatto come opposizioni, anche con le associazioni e i sindacati, abbiamo bloccato il tentativo, un altro, della destra che governa di privatizzare ulteriormente la sanità pubblica . La sanità pubblica non va smantellata e noi continueremo a batterci in questa direzione. Stavano provando a scaricare le rette delle persone non auto sufficienti sui comuni e sulle famiglie, stavano provando ad allargare gli spazi per le assicurazioni private e il muro che abbiamo fatto li ha fermati. Ma ci riproveranno, quindi dovremo continuare a difendere la sanità pubblica e universalistica dai tagli e della privatizzazione di questa destra. Elly Schlein

Le opposizioni tornano sul caro mensa

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“Torniamo in Consiglio comunale con una mozione sulle tariffe della mensa, non avendo avuto risposte puntuali a ciò che abbiamo chiesto con l’interpellanza”.  Presenta così Dominique Sabatini , Capogruppo della lista civica Brugherio è Tua! , la mozione congiunta dell’opposizione sul caro mensa di cui è la proponente e aggiunge: “Le uniche risposte ricevute sono state un attacco ai genitori non presenti in aula durante il consiglio alle 2:00 di notte e prendere di mira chi ha raccolto le firme, senza affrontare la questione al centro della nostra richiesta, ovvero il costo troppo alto della mensa a carico delle famiglie. La strategia che l'Amministrazione, in particolare della Vicesindaca è chiara ed è quella di distrarre e di buttare fumo negli occhi ai cittadini: spostare l'attenzione su altro, su questioni insignificanti, non entrando mai nel merito della discussione. Noi invece ci atteniamo ai dati: il 60% di chi paga la mensa paga la tariffa massima di € 6,77 e questa è ...

Dazi, non si può far finta di niente

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Mentre Giorgia Meloni spera che le cose si risolvano da sole, l’economia italiana sta subendo colpi micidiali per le decisioni del suo amico Trump, come dimostra l’ulteriore tonfo di oggi della Borsa di Milano e delle altre piazze mondiali. Gli altri governi europei, a partire da quello spagnolo di Sanchez, stanno mettendo in campo misure forti per proteggere e sostenere imprese e lavoratori, Meloni invece fa solo appelli alla calma. Serve urgentemente un bagno di umiltà e di realtà da parte del governo, sono in gioco decine di migliaia di posti lavoro: sostenga un negoziato europeo per interrompere l’applicazione dei dazi e predisponga un piano per sostenere i settori dell’economia italiana più colpiti, perché l’incertezza in queste settimane ha già fatto danni enormi mentre lei usava ancora il condizionale per non urtare Trump. Ora basta fare finta di niente. Elly Schlein

La salute è un diritto, non un feudo

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Sono immobili come statue, ma poi dietro le quinte si accoltellano con diffide e dossieraggi. La Lombardia ha liste d'attesa sempre più lunghe, i nuovi ospedali fermi al palo, la sanità regionale che scivola al settimo posto nazionale nelle classifiche del Ministero e Bertolaso , l'Assessore alla sanità che fa? Ulula contro Aria la società di cui lui stesso con la giunta Fontana nomina i vertici denunciando: gare lumaca, costi fuori controllo e una governance incapace. Aria è da sempre un feudo di Fratelli d’Italia e della famiglia La Russa , un fortino politico più che una struttura efficiente al servizio dei cittadini ed è al centro di una battaglia furibonda tra Bertolaso e La Russa. La politica dei feudi e le lotte di potere non ci appartiene, per noi contano le persone, non gli interessi di potere. Serve una riforma radicale della governance di Aria e serve che Bertolaso prenda atto che se in 3 anni di lavoro in Regione non è stato in grado di avviare gli investimenti dev...

Dobbiamo salvare le vite delle donne

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Due ragazze di 22 anni ammazzate in due giorni. Una donna di 72 aggredita dal marito. Che cosa aspettiamo a investire 50 milioni in più sulla formazione degli operatori perché ogni donna sappia che la sua denuncia verrà presa sul serio, che cosa aspettiamo a rendere obbligatoria l'educazione all'affettività e alle differenze in ogni ciclo scolastico? Serve la prevenzione, non basta la repressione del minuto dopo . Bisogna salvare le vite delle donne e bisogna difendere la nostra libertà. Elly Schlein

Quanto costeranno all'Italia i dazi di Trump?

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Quasi 6 miliardi di euro di export bruciati, circa 54mila posti di lavoro persi. Ecco tutti i dati del peso dei dazi sul nostro Paese.  Mentre Giorgia Meloni e Matteo Salvini continuano con il loro servilismo a Trump.

Una questione di priorità

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Trova le differenze. Il giorno successivo all’introduzione dei dazi da parte di Trump, il governo di Sanchez in Spagna annuncia un piano da 14 miliardi per difendere imprese e lavoratori. Il governo Meloni in Italia si riunisce per approvare il decreto sicurezza, un provvedimento liberticida e autoritario.

I dazi affondano lìItalia

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I dazi di Trump sono una mazzata per le imprese e i lavoratori italiani che faranno perdere all’Italia miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. I danni saranno enormi, sia per i Paesi colpiti (l’Italia, che con gli USA ha registrato nel 2024 un surplus commerciale di 39 miliardi, il secondo in Europa dopo la Germania) che per gli Stati Uniti. È incredibile come il governo sia rimasto fermo, senza fare niente, si sapeva da mesi che questo giorno sarebbe arrivato. Ma Giorgia Meloni ha usato il condizionale fino a ieri per non urtare l’amico Donald e fa arrivare l’Italia impreparata a questo disastro. Adesso basta, il governo deve svegliarsi e scegliere di stare dalla parte dell’Europa. Bisogna reagire uniti come U nione Europea in maniera mirata e proporzionata, e costringere Trump a negoziare con una voce unica europea e tenendo la schiena dritta per scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere dall’Europa...

Una maggioranza spaccata

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Sulla difesa europea, la maggioranza vota in tre modi diversi con Forza Italia a favore, la Lega contro e Fratelli d’Italia astenuti. Dunque, qual è la linea del governo? Stiamo parlando del ruolo dell’Europa, della difesa comune, di come si pone l’Italia sui principali dossier diplomatici. Abbiamo due conflitti alle porte e minacce economiche da oltre Oceano: non è tempo di equilibrismi, né incertezze. Serve un governo capace di decidere la collocazione internazionale di una delle grandi potenze mondiali. Un governo diviso fa l’Italia più debole .

Un governo in stato confusionale

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Un governo che non ha altri argomenti sulla politica estera se non attaccare l’opposizione è un governo improvvisato. Da settimane è in stato confusionale, con i litigi quotidiani tra Tajani e Salvini, senza un profilo chiaro sulle scelte di politica europea e internazionale. Non riescono a dire una parola a favore di una difesa comune europea, ma nemmeno a condividere una posizione sul piano di riarmo proposto . Sono uniti solo nell’abbassare la testa di fronte agli attacchi e ai dazi di Trump all’Ue. Con Meloni che minimizza e invita alla calma e Tajani che invita a importare di più dagli USA. Ma la cosa più assurda è che Meloni sostenga che non ci siano alternative tra essere talmente asserviti a Trump da non riuscire nemmeno a criticarlo e rompere l’alleanza uscendo pure dalla Nato. L’alternativa c’è eccome: è fare un salto in avanti nell’integrazione e nell’autonomia strategica europea , superando l’unanimità, reagendo insieme ai dazi, facendo un grande piano di investimenti comun...