Caso Albania: un danno erariale evidente
Il ‘modello Albania’ non esiste. Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento.
I diritti non possono essere modificati con stratagemmi come quello di spostare i giudizi dai tribunali per l’immigrazione alle corti d’appello, nel tentativo del governo di scegliersi i giudici. La legge era ed è chiara e per questa ostinazione nello spreco di risorse pubbliche si configura il rischio del danno erariale.
Aumentano a dismisura le risorse pubbliche sprecate a causa dell’ostinata volontà del governo di non rispettare le leggi e le sentenze europee. Il governo continua a perpetuare politiche fallimentari che violano i diritti umani delle persone, come queste 44 persone innocenti sbalzate da una parte all’altra del mediterraneo per la loro propaganda.
Siamo davanti al fallimento totale del modo in cui il governo Meloni sta gestendo il fenomeno dell’immigrazione, con uno spreco di risorse pubbliche. A nostro giudizio si configura il danno erariale: chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione.
Secondo le nostre stime, siamo ormai a oltre un miliardo di euro che poteva essere investito per assumere infermieri e medici nei reparti svuotati della sanità pubblica. Per non parlare degli esponenti delle forze dell’ordine costretti a badare a una prigione vuota mentre manca organico in tutto il Paese.
Chiara Braga, Capogruppo PD alla Camera