Disastro trasporti

Pendolari in balìa di ritardi interminabili, guasti e treni sovraffollati. Mentre l’Italia chiede trasporti affidabili, Salvini sembra aver deciso di esportare il “modello Trenord” in tutto il Paese: disservizi quotidiani, manutenzione insufficiente e nessuna visione per il futuro. Il problema? 

Fa tutto tranne che il ministro dei Trasporti, e si vede. 

La realtà è chiara: i disagi come quelli di questi giorni non dipendono dai cantieri per nuove infrastrutture, ma dalla scarsa manutenzione ordinaria e da un sistema sovraccarico su reti insufficienti. Qualche dato? Nell'ultimo trimestre del 2024, oltre il 70% dei convogli Trenitalia ha subito ritardi, con il 72% dei treni ad alta velocità in ritardo sull'orario previsto durante l'intero anno. Sono dati inaccettabili. E cosa fa Salvini? Annuncia il Ponte sullo Stretto, ignorando i problemi di chi ogni giorno è costretto a prendere un treno in ritardo o guasto. 

Il trasporto pubblico ha bisogno di una vera "cura del ferro": manutenzione seria, treni moderni e infrastrutture all’altezza, capaci di sostenere il traffico ferroviario italiano, da nord a sud. I cittadini meritano treni che funzionino, non spot elettorali e promesse irrealizzabili.

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