Case di comunità, un problema che tocca anche Brugherio

Le case di comunità in Lombardia rappresentano uno dei simboli del fallimento della giunta Fontana. Senza un sistema territoriale efficiente, le persone continuano a riversarsi nei pronto soccorso già sovraffollati, con un drammatico impatto anche sulle liste d’attesa. 

Secondo i dati ufficiali presentati dall’assessore Bertolaso, solo 7 strutture su oltre 130 rispettano i requisiti minimi previsti e meno di 3 su 10 garantiscono un servizio 24/7. 
La situazione è ancora più grave per quanto riguarda l’assistenza sanitaria di base: il 90% di queste case di comunità è privo di pediatra e l’84% non garantisce la presenza di un infermiere. 

Delle 216 strutture annunciate inizialmente, ne sono oggi in programma solo 187, ma dopo tre anni ne sono operative appena 130 e pochissime offrono realmente un servizio completo e continuativo. 

Dopo anni di annunci e promesso non mantenuto, quello che resta sono strutture vuote, malfunzionanti e prive del personale necessario. Un problema che riguarda anche la realtà brugherese. 

Dobbiamo ripartire dalla sanità territoriale, l’unico strumento per rimettere in piedi un sistema socio-sanitario di prossimità, per tutte e tutti.

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