La destra affossa la legge sul fine vita

In Consiglio Regionale la maggioranza di destra ha affossato la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, dichiarando che la materia non è di competenza regionale e ignorando così le richieste di migliaia di cittadine e cittadini lombardi che hanno firmato per definire modalità e tempi certi per l'accertamento delle condizioni richieste per esercitare la libertà di autodeterminarsi.

Affrontare questo tema in modo serio è una questione urgente, come ci ha ricordato la Corte Costituzionale con la sua ultima sentenza. Come sostengono i nostri Consiglieri Regionali Carmela Rozza e Emilio Del Bono, la Regione Lombardia ha piena competenza per regolamentare le procedure sanitarie legate al fine vita. Questa scelta di non portare avanti la discussione priva i cittadini di garanzie e di riferimenti chiari su un tema così delicato.

Con gli emendamenti il PD chiedeva, tra le altre cose, di valorizzare le cure palliative, di limitare la procedura ai pazienti maggiorenni e di disciplinare l’obiezione di coscienza.
La sentenza della Corte costituzionale tutela la parte debole, il malato, dalla solitudine della sua scelta e dalle speculazioni di soggetti privati. Senza alcuna regolamentazione regionale, i rischi sono reali.

Il Partito Democratico continuerà a impegnarsi per riportare al centro dell’agenda politica il rispetto della libertà individuale e della dignità delle persone, contro una maggioranza che preferisce voltarsi dall’altra parte e non decidere.

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