Autovelox, le incredibili parole di Benzi
Alla base della sentenza del giudice c’è la mancata omologazione di questo tipo di dispositivo elettronico per il quale esiste solo l’approvazione. Questioni che sembrano di poco conto ma che, richiama il giudice di pace, marcano la distinzione tra due percorsi normativi molto differenti. Tanto che attengono anche a due diversi ministeri.
Una ratio che se dovesse valere per tutti i velox arancioni sul territorio di Brugherio, come sembra essere, potrebbe mandare in crisi una fetta importante delle entrate comunali. Una situazione che ha portato diversi Comuni a disattivare questo tipo di dispositivo.
Il capitolo più incredibile alla vicenda, tuttavia è a firma della Vicesindaco con delega alla sicurezza Mariele Benzi che ha commentato così la sentenza: “Per quanto riguarda la mancanza di omologazione noi del centrodestra lo ripetiamo da quando eravamo all’opposizione”.
Una risposta assurda, che giustamente ha sollevato la domanda del perché allora, dopo un anno e mezzo di amministrazione, continuare a prevedere la possibilità di sanzioni che non reggerebbero poi la prova della legge, senza contare il rischio di una pioggia di ricorsi.
Una domanda che ha messo evidentemente messo in difficoltà la Vicesindaco che si è tenuta sul vago: “Il tema sarà oggetto di confronto per stabilire se disattivare i velox o no”.
Perché se Benzi era consapevole della mancanza dell'omologazione dai tempi dell'opposizione non ha proceduto alla disattivazione dei velox il giorno dopo l'insediamento dell'amministrazione? La Vicesindaco sta dunque ammettendo di aver avallato con piena coscienza delle entrate irregolari nelle casse del Comune? Si sta ufficialmente dicendo che il tutelare l'interesse dei cittadini è passato di moda il giorno dopo aver vinto le elezioni?
Una situazione assurda e potenzialmente esplosiva per gli equilibri del bilancio del Comune.