Le piazze lombarde contro il ddl Sicurezza

Repressione del dissenso, donne incinte e madri detenute in carcere, divieto della canapa che condanna un’intera filiera del Made in Italy. Ecco il ddl Sicurezza del governo Meloni. Ecco la "sicurezza" della destra: un panpenalismo sfrenato, con diritti e libertà calpestati in nome di una farsa.

Zero investimenti nella sicurezza urbana. Zero risorse ai comuni. Zero investimenti per combattere il disagio sociale. Niente sulla cultura della legalità e sull’educazione. Solo una folle serie di provvedimenti che, tra le altre cose, colpiranno perfino chi manifesta pacificamente. Si aumenta il numero dei reati e si inaspriscono le pene, sovraffollando ulteriormente carceri già al collasso.
La destra ci vuole sudditi, non cittadini.
La battaglia, però, non è finita.
Dopo il voto alla Camera, il testo è ora passato al Senato. Non staremo zitti e buoni. Domani scenderemo in piazza al fianco della CGIL, di tutti i sindacati, delle associazioni e delle altre realtà che hanno aderito, da Bergamo a Brescia, Como, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Varese.

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