Medici di base, a Brugherio la situazione si complica
Dopo la situazione di criticità generatasi col trasferimento della dott.ssa Zaccaria in altra città, si è aggiunta la notizia che venerdì è stato infatti l'ultimo giorno si servizio a San Damiano della dott.ssa Vivona.
Da lunedì tornerà dunque in funzione una continuità assistenziale diurna straordinaria: per tutte le criticità ormai note a livello nazionale e regionale, ATS non ha infatti trovato al momento dei medici sostituti, ma sarà garantito un servizio con medici che si alterneranno, potendo però svolgere tutte le funzioni di un medico titolare.
A fronte però di questo straordinario spirito di collaborazione della nostra comunità cittadina, si conferma sempre più il disinteresse di Regione di attuare politiche che tutelino il diritto alla salute e all'accessibilità delle cure: fino a che punto l'amministrazione comunale e i cittadini potranno sopperire, stringendo i denti, a queste carenze strutturali?
Per questo, oltre al sostegno all'azione dell'amministrazione e ai documenti già portati e approvati in Consiglio, continuiamo a promuovere la mobilitazione del PD Lombardia con cui, attraverso una raccolta firme, intendiamo chiedere alcune cose molto precise:
1. Rilevazione dei bisogni dei cittadini per determinare l’assegnazione dei medici in base alle reali necessità dei Comuni, quartieri e territori lombardi;
2. Sostituzione programmata dei Medici, fatta con largo anticipo, così da non lasciare scoperti centinaia di Comuni, quartieri e territori lombardi;
3. Incentivi ad esercitare negli ambiti carenti e nei territori più complessi, mettendo a disposizione dei Medici spazi pubblici inutilizzati e prevedendo bonus finalizzati all’assunzione di personale infermieristico e di segreteria;
4. Nuove regole di rapporto con il Sistema Sanitario per i nuovi Medici di Base che verranno formati in questi anni, per essere centrali nel rapporto tra paziente e percorso cura;
5. Più̀ borse di studio per la formazione dei Medici di Base, proseguendo con una disponibilità che non sia inferiore a quanto attualmente previsto a livello nazionale di 832 unità per la regione Lombardia e indirizzandosi verso l’equiparazione economica alle borse di specializzazione ospedaliera;
6. Semplificare la procedura di “scelta e revoca” del Medico di Base, attivando convenzioni con le farmacie e gli uffici postali;
7. Ridurre gli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei Medici di Base e di Pediatri di libera scelta.
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