Se cade il governo, addio PNRR e agenda sociale

“Io credo che il Segretario abbia molto correttamente rappresentato che la politica abbia sue regole e suoi meccanismi. Vi è una concatenazione tra le scelte che si assumono, la loro gravità e complessità e gli atti che ne scaturiscono. È evidente che quando il livello dei distinguo all’interno della compagine di governo, ovviamente legittimi in politica, arrivano al punto da mettere in discussione la stabilità e l’equilibrio del quadro politico ci sono poi delle conseguenze inevitabili”, inizia così Enrico Borghi, Responsabile politiche per la sicurezza in Segreteria Nazionale, la sua intervista a Il Messaggero.

“Ci sono questioni importanti sul tavolo. Da un lato c’è la crisi internazionale con tutte le implicazioni che porta con sé e dall’altra ci sono opportunità che si stanno aprendo: l’incontro di martedì tra governo e parti sociali é stata per noi una pagina importante e consente finalmente di aprire la cosiddetta agenda sociale e quindi di discutere di lotta alla precarietà, riduzione delle tasse sul costo del lavoro e lotta all’inflazione. Non perdiamo la grande occasione data dalla possibilità di scrivere l’agenda sociale per il Paese.” 

“Sul documento comune FI-Lega verrebbe da dire da quale pulpito viene la predica visto che loro sono alleati strutturali con chi fa ogni giorno l’opposizione a Draghi. Non possono fare le anime belle da un lato, con relativa morale agli altri, e poi restare dentro una contraddizione permanente e insostenibile di questo tipo. Se davvero si vuole sostenere Draghi, si riparta dalla maggioranza parlamentare che ha fatto nascere questo governo assumendosi in trasparenza le responsabilità davanti al Paese.” 

Borghi chiude: “Non bisogna ideologizzare le alleanze che sono funzionali alla realizzazione di un progetto politico. E per noi quel progetto è costruire un percorso per dare modernizzazione ed equità al Paese. Per questo, lo ribadisco, serve responsabilità e comprensione del momento storico.” 

Intervista integrale su Il Messaggero

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