Una Confederazione europea per accogliere l’Ucraina

“L’Unione Europea deve offrire prospettive ai Paesi che oggi guardano con speranza al modello europeo, senza per questo indebolire i requisiti necessari per una piena adesione all’Unione. Contemporaneamente deve approfondire l’integrazione, superando il criterio di unanimità e la logica dei veti e dotandosi di maggiori competenze in ambiti oggi strategici, a partire da energia, sociale e difesa”, Enrico Letta inizia così la sua intervista sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung

Continua: “Siamo favorevoli all’ingresso dell’Ucraina e degli altri Paesi dell’Europa centro-orientale. Il percorso di adesione però richiede giustamente i suoi tempi. Per questo ho proposto di creare la Confederazione europea, composta dai 27 membri UE e dai 9 Paesi che vogliono aderire all’Unione: uno spazio politico nuovo, dove discutere le grandi scelte strategiche del continente”, e aggiunge: “È arrivato il momento di liberare l’UE dal cappio del diritto di veto che ne soffoca le ambizioni: basta che uno dei 27 Stati membri decida di mettersi di traverso e tutto si complica, fino alla paralisi politica, oggi è ancora più evidente con l’urgenza di trovare soluzioni alla guerra in Ucraina.” 

Il Segretario chiude: “Il Governo Draghi durerà fino alla scadenza naturale della legislatura. Sulle decisioni prese, le forze di maggioranza sono sempre state allineate, dal sostegno umanitario, economico e militare all’Ucraina ai provvedimenti contro il caro vita. La posizione del PD è stata chiara fin da subito: non si può lasciare da solo il popolo ucraino, vittima di un’aggressione illegale e criminale da parte di Putin. In questo momento così delicato e complesso, responsabilità e unità sono due parole chiave e sono convinto che il governo continuerà il suo lavoro.” 

Intervista integrale su Frankfurter Allgemeine Zeitung

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