La grande scommessa del 2022

Abbiamo superato due anni complicatissimi e siamo all'inizio di un anno decisivo. 

Grazie alla scienza, ai vaccini e alla responsabilità di milioni di italiane e di italiani che si sono vaccinati, abbiamo vissuto un Natale senza le dure restrizioni dell'anno scorso, ma non dobbiamo abbassare la guardia, anche alla luce dell'aumento dei contagi e dei ricoveri: dobbiamo adottare comportamenti responsabili e la campagna vaccinale deve continuare. 
Non dobbiamo mai dimenticare cosa è stato e cosa è ancora in gioco: le vite delle persone, la tenuta del nostro sistema sanitario, i posti di lavoro, l'istruzione dei nostri giovani, l'apertura dei negozi, la cultura, il teatro, la nostra socialità e molto altro. 

Di fronte a questa situazione, in questi mesi l'Unione Europea ha compiuto passi avanti importanti nella capacità di rispondere in modo unitario alle sfide globali: grazie al Next Generation EU, divenuto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, possiamo davvero rilanciare e cambiare il nostro Paese, renderlo più moderno e più giusto. Dobbiamo però fare in modo che questa consapevolezza di quanto siamo più forti se agiamo uniti non si esaurisca con la pandemia. 

È la prospettiva di un'Europa dei cittadini, di istituzioni più democratiche e capaci di scegliere, è il progetto di una piena integrazione, un sogno che dobbiamo rendere realtà per affrontare i grandi temi del nostro tempo e costruire un futuro di maggiore giustizia, uguaglianza, sostenibilità sociale e ambientale. 

È questa la grande scommessa del 2022, una scommessa che dobbiamo e possiamo vincere. 

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