Lavoro: rispetto e tutela per le comunità locali e i lavoratori

“Draghi ha più volte dato prova di essere attento al tema della coesione sociale. Il fronte su cui realizzarla è la difesa e la creazione di lavoro, solo così si distribuiranno i benefici dei fondi europei. Ma ciò non può diventare un impegno e una preoccupazione di Andrea Orlando e del PD. Deve essere priorità dell’intero governo.” 

Lo dice a La Stampa Giuseppe Provenzano Vicesegretario PD riferendosi alla riforma degli ammortizzatori sociali. 

“Trovare le risorse è un fatto politico, non tecnico, per noi sarà la priorità in legge di bilancio: la Cig ha salvato nel 2020 mezzo milione di posti di lavoro. Non possiamo allargare il divario tra garantiti e non. La riforma deve colmarlo e la vera novità sta nel legame con le politiche attive del lavoro. Un conto sono i piccoli, che vanno tutelati, ma la grande distribuzione ha guadagnato tanto e in futuro subirà processi di ristrutturazione per l’e-commerce. Quindi è giusto che contribuisca a finanziare gli ammortizzatori sociali. Confindustria ha sempre condiviso questa battaglia, ora assistiamo a un cambio di linea sospetto”, attacca. 

Da giorni assistiamo a critiche e attacchi inappropriati del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nei confronti del Ministro Andrea Orlando. E mentre Bonomi cede alle sterili polemiche, ci sono stabilimenti industriali che chiudono per ragioni meramente speculative. Questo non solo mina la sicurezza dei lavoratori, ma tradisce anche l’accordo sui licenziamenti sottoscritto con i sindacati davanti al Presidente Draghi.” 

Secondo l’ex Ministro “Bonomi invece di rivolgere attacchi scomposti a Orlando dovrebbe chiedere alle imprese di rispettarlo, perché diverse lo stanno tradendo. Ma noi non siamo interessati alla polemica, chiediamo un patto sulle politiche industriali. Piuttosto stupisce l’atteggiamento di Giorgetti… È responsabilità sociale, quella che chiediamo. Rispetto e tutela per le comunità locali e i lavoratori. In un momento in cui nel nostro Paese si apre la stagione delle risorse e delle riforme, tutti, forze economiche e sociali comprese, devono avere come priorità la difesa della produzione e del lavoro. La ripresa dell’Italia dipende anche da una scelta coscienziosa delle priorità.” 

Se sul centrodestra, non ha remore: “Le dimissioni di Durigon aprono un tema sulla natura della destra italiana. Una destra estrema: sia nella Lega che in Fratelli d’Italia c’è un problema di nostalgia del ventennio fascista. I casi di Bignami e Durigon dovrebbero preoccupare i cosiddetti liberali. Salvini insegue la Meloni sul suo terreno e crea fibrillazioni nel governo. Se Giorgetti, Zaia e altri non condividono le posizioni di Salvini e davvero vogliono una Lega diversa, aprano una battaglia interna a viso aperto. Altrimenti è solo tattica. Chi condivide un orizzonte europeista ha il dovere di prendere le distanze da questa destra estremista.” 

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