San Damiano resta senza medico di base
È datata venerdì 16 luglio la lettera con cui ATS informa che da questo lunedì San Damiano non ha più un medico di base: il quartiere non ha nemmeno un sostituto temporaneo, ma il presidio sanitario viene semplicemente demandato a un servizio provvisorio e molto limitato nel tempo.
Non solo: questa attività assai limitata prosegue a San Damiano solo perché l'Amministrazione comunale si farà carico dei costi dell'ambulatorio di via Corridoni. In assenza di questo intervento la sede di questo servizio sarebbe stata spostata in via Oberdan.
Di fronte a questa ennesima mancanza, il Sindaco Marco Troiano ha inviato una lettera ufficiale alla Regione.
È da diversi anni che il Partito Democratico Brugherio, insieme ai diversi livelli del partito, denuncia le criticità della Sanità regionale e chiede una sua revisione: fra le diverse problematiche è molto grave la mancata sostituzione dei medici che vanno in pensione.
In Lombardia infatti, anche a causa di quota 100, mancano 900 medici di famiglia: considerato che ogni medico cura 1.300 pazienti, questo è un problema che riguarda quasi un milione di lombardi.
È vero che i medici non crescono sugli alberi ma esistono soluzioni nell’immediato:
- sostituire i medici in modo programmata con largo anticipo;
- predisporre incentivi ad esercitare dove c’è più bisogno e nei territori più complessi, mettendo a disposizione spazi pubblici inutilizzati e prevedendo risorse per assumere infermieri e segreterie;
- finanziare più borse di studio per la formazione dei medici di famiglia;
- semplificare la procedura di “scelta e revoca” del medico di famiglia, con convenzioni con le farmacie e gli uffici postali;
- creare subito le Case della Salute (previste dal Piano europeo Next Generation EU ogni 50mila abitanti).
