Vaccini Covid: tutti i Sindaci per accelerare, la Lega si nasconde

La campagna vaccinale procede tra ritardi, disagi e una confusione organizzativa nota a tutti: dalla lentezza nella vaccinazione delle persone più fragili alla mancanza di punti vaccinali vicini e accessibili per tante persone, dagli errori della Regione nel diramare le convocazioni al problema di prenotarsi per tanti anziani che non hanno familiarità con l'informatica.

I Sindaci di molti Comuni della nostra Provincia hanno scritto alla Regione, nella figura del commissario Bertolaso e dell'Assessora Moratti, per chiedere un sostegno e rimarcare il lavoro svolto dai Comuni nella predisposizione di centri vaccinali capillari sul territorio. Un lavoro purtroppo vanificato dalle comunicazioni di ATS sull'impossibilità di attivare tali centri, facendo sfumare l'opportunità di un servizio di prossimità.

Alla luce dello spirito di collaborazione che contraddistingue il lavoro dei sindaci, in molti Comuni della Provincia sono state predisposte le fasi organizzative e logistiche per la creazione di centri vaccinali a supporto della rete già individuata da Ats e Asst – scrivono i primi cittadini di 29 Comuni – Tali centri vaccinali, la cui collocazione è avvenuta alla luce della diretta conoscenza del territorio che ciascuno di noi amministra, avevano l’obiettivo di offrire alle fasce di popolazione over 80 e a quelle più fragili, un luogo nel quale recarsi per ricevere la somministrazione del vaccino.

Ma la notizia dello stop ai nuovi hub periferici, come a quello di Muggiò, ha di fatto cambiato i piani delle Amministrazioni che si erano già messe al lavoro per creare un servizio di prossimità.

Siamo venuti a conoscenza dell’impossibilità di fornire a questi centri dosi sufficienti di vaccini per attivare nei nostri territori linee dedicate alla campagna. Questo, oltre a vanificare tutti i nostri sforzi, vede anche sfumare l’opportunità di un servizio di prossimità da avanzare ai nostri cittadini, oltre a rivedere l’organizzazione complessiva del vaccino su un territorio come quello della Brianza, dove l’attesa per la somministrazione è oggi estremamente alta. Per questo motivo, chiediamo di proseguire nell’attivazione dei medici di Medicina generale affinché si possa, al contrario di quanto ci è stato prospettato, dar vita a questi centri in tempi e in modalità che siano consone a quelle che la popolazione si attende.

All'iniziativa hanno aderito molti Sindaci (dal PD a Forza Italia al Movimento 5 Stelle) andando al di là dell'appartenenza politica. Proprio perché la campagna vaccinale è di fondamentale importanza e sono troppi i fallimenti della Regione nella sua organizzazione.

Stupisce pertanto la scelta dei Sindaci iscritti alla Lega, che invece non hanno aderito: spiace che preferiscano difendere e nascondere il caos sui vaccini dell'Amministrazione Fontana, all'interno di una delle Regioni che dovrebbe essere all'avanguardia in Italia e in Europa, invece che preoccuparsi di tutelare la salute dei propri cittadini attraverso una campagna vaccinale veloce, capillare ed efficiente.

L’iniziativa è partita dal Sindaco di Lissone Concetta Monguzzi e dalla collega di Lentate sul Seveso Laura Ferrari. Il testo è stato sottoscritto anche dal nostro Sindaco, Marco Troiano, e dai primi cittadini Dario Allevi (Monza), Maria Fiorito (Muggiò) Renato Meregalli (Vedano), Alberto Rossi (Seregno), Roberto Corti (Desio), Maurilio Ildefonso Longhin (Cesano Maderno), Antonio Romeo (Limbiate), Luca Veggian (Carate Brianza), Matteo Piuri (Misinto), Fabrizio Pagani (Nova Milanese), Rosalba Colombo (Arcore), Simone Sironi (Agrate Brianza), Massimiliano Chiolo (Verano Brianza),  Pietro Giovanni Maria Cicardi (Triuggio), Mariarosa Redaelli (Macherio), Davide Fumagalli (Cavenago), Lisa Mandelli (Usmate Velate), Andrea Esposito (Bernareggio), Francesco Sartini (Vimercate),  Luca Ornago (Villasanta), Mauro Colombo (Bellusco), Daniele Nava (Carnate), Kristiina Loukiainen (Ronco Briantino), Carla Alfonsa Della Torre (Sulbiate), Monica Buzzini (Caponago) e Piermario Galli (Barlassina).

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