MES: uno strumento da usare


Il perché serva il MES l'ha spiegato bene Pietro Bartolo, Europarlamentare PD: 

"Guardiamoci negli occhi, non giriamoci attorno. Io lo dico in maniera diretta così ci possiamo capire: se avessimo preso subito, dico subito, a giugno quando erano disponibili, le risorse del MES per gli investimenti in sanità, adesso saremmo molto ma molto più tranquilli. 

Non sostengo che avremmo risolto in 4 mesi tutti i problemi aggravati dalla pandemia, ma almeno avremmo già avuto programmi e progetti, cantieri già avviati, per far fronte alla nuova diffusione del contagio da Covid-19. 

Così stanno le cose. E sul MES si ritarda, non si ha il coraggio, si teme lo “stigma”, si farfuglia la solita litania (“gli altri non lo prendono”, “i soldi li avremo dal Recovery Plan”, bene che vada a luglio 2021). 

Vedo che il ministro Speranza annuncia lo stanziamento di 4 miliardi deciso stanotte dal governo con la manovra di bilancio. Dice che è la “strada giusta”, cioè quella di investire sulla sanità, la “cosa più preziosa che abbiamo”. 

Sono perfettamente d’accordo ed è per questo che insisto anche sul MES. 

Qui, ora e subito, bisogna fare una scelta, non perdere tempo. Di quel prestito, quasi a tasso zero, ne abbiamo bisogno come il pane. Davvero dobbiamo stare appresso a chi dice “no” o a chi dice “ni”? 

Gli strenui oppositori hanno voglia di assumersi la terribile responsabilità di lasciare il Paese senza le risorse necessarie per fronteggiare uno dei periodi più gravi della nostra recente storia?" 

Forse più incomprensibile del non utilizzo del MES, c'è solo l'infelice uscita del premier Conte nella conferenza stampa di ieri, giustamente ripresa dal Segretario PD, Nicola Zingaretti. Sul MES si deve discutere nelle sedi opportune: è uno strumento da usare, non un argomento su cui fare battute.



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