Eurozona e migranti. Ecco come andata la cena tra Gentiloni e Macron
Dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato ieri sera all’Eliseo il premier italiano Paolo Gentiloni per una cena di lavoro in vista del prossimo G7 di Taormina.
Sul tavolo i temi principali che verranno affrontati nel corso del summit, come immigrazione, sicurezza, crescita e commercio internazionale. All’inizio del suo intervento durante il punto stampa congiunto, Macron ha rivolto “un pensiero al poliziotto e al militare feriti giovedì alla stazione di Milano”. Il presidente francese ha poi evocato la gestione della crisi migratoria ricordando che non è stato ascoltato “il grido di allarme lanciato dall’Italia” in questi ultimi anni e che per questo sarà necessario andare avanti per una vera riforma del diritto d’asilo e delle regole comuni per proteggere gli Stati più sottoposti alle pressioni migratorie”.
Durante la loro cena di lavoro all’Eliseo Paolo Gentiloni ed Emmanuel Macron hanno passato in rassegna i principali temi di interesse comune e l’intesa pare buona. L’Italia e la Francia “sono paesi talmente vicini e talmente amici che sono certo, caro presidente, che non solo lavoreremo insieme ma che sara’ una gioia lavorare insieme”, aveva esordito Gentiloni.
I due leader si sono lasciati, dopo un paio di ore insieme, con saluti calorosi e le impressioni di chi ha assistito allo scambio sono positivi: si è trattato di un colloquio di sostanza , con poche chiacchiere e molti punti di vista comuni , secondo gli osservatori. E se nelle rispettive sintesi su Twitter il presidente francese punta di più sul clima e sull’Europa mentre il capo del governo italiano parla di un’Europa della crescita e vicina ai cittadini, nelle loro parole prima della cena entrambi hanno parlato di economia e crisi dei migranti.
“Dobbiamo migliorare questa Europa che protegge – ha detto Macron – conosco la sfida che l’Italia ha vissuto in materia di immigrazione, il mio auspicio è che si possa arrivare a una vera riforma del diritto di asilo e delle regole che oggi abbiamo per proteggere gli stati maggiormente sottoposti alla pressione migratoria”.
E per Gentiloni , quella della politica migratoria comune è una delle priorità su cui ” investire il capitale di fiducia e speranza ” scaturito dalla vittoria di Macron, due settimane fa, contro la leader del Front National Marine Le Pen.
Ci sono poi le questioni economiche: la prima fra quelle citate da Macron è la protezione dei lavoratori , ma anche le imprese, dal dumping commerciale. Più a lungo termine, secondo il presidente francese , l’Italia e la Francia possono lavorare assieme a un’agenda economica con l’obiettivo di ” ridurre le divergenze fra le nostre economie , che hanno creato le tensioni finanziarie di cui l’Italia ha sofferto negli ultimi anni”.
Gentiloni ha ricordato che occorre lavorare ” sullo sviluppo della nostra unione monetaria”, che deve andare verso ” l’unione fiscale e bancaria”. E anche se, “non sarà un processo immediato, l’importante è cominciare ad andare nella giusta direzione “. Occorre quindi lavorare a “regole comuni che devono sempre più incoraggiare la convergenza e non le differenze fra i diversi paesi europei”.