La nuova legge sul cinema


Entrerà in vigore da gennaio, prevede un nuovo fondo per i finanziamenti, incentivi ai giovani e criteri più oggettivi per la selezione dei film da sostenere

Giovedì 3 novembre è stata approvata in maniera definitiva la nuova legge “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, che regola la gestione statale dei finanziamenti per il cinema e istituisce nuovi organi specifici. Il ministro per la Cultura Dario Franceschini ha detto che è una riforma «attesa da decenni», e ha spiegato che prevede «regole trasparenti e più risorse per film, sale e giovani».

Leggiamo dal sito de Il Post

Per la legge, il governo aveva chiesto un consulto anche a Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, tutti registi vincitori del premio Oscar, che si erano incontrati con Franceschini e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo scorso gennaio. La legge istituisce un Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo, un nuovo ente per gestire i finanziamenti pubblici al settore, unificando quelle che erano le competenze del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) e del tax credit produzione. Per il nuovo fondo è previsto un funzionamento diverso: a partire dal 2017, l’11 per cento dei ricavi ottenuti con la riscossione di Ires e Iva sulle attività di «programmazione e trasmissione televisiva; distribuzione cinematografica; proiezione cinematografica; erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione» sarà la base del fondo, che secondo le stime del Ministero per i Beni Culturali «non potrà mai scendere sotto i 400 milioni di euro annui».

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