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La nuova legge sul cyberbullismo

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La nuova legge contro il cyberbullismo. Ce la racconta Il Post. In Italia non esisteva una legge di questo tipo, nonostante da diversi anni il Telefono Azzurro – la più importante ONLUS italiana che si occupa di minori – facesse parte di un progetto europeo di sensibilizzazione sul tema. La legge proposta da Ferrara ha avuto un percorso piuttosto tortuoso: proposta al Senato, in seconda lettura alla Camera era stata praticamente stravolta – generando le proteste della stessa Ferrara e di diversi esperti di cose online, compreso Massimo Mantellini – ed era diventata una più generica legge contro il bullismo. Il Partito Democratico ha poi deciso di riproporla nel suo impianto originale al Senato, che a gennaio l’ha approvata quasi all’unanimità ponendo le basi per l’approvazione definitiva di oggi. Nella relazione in cui ha presentato il disegno di legge in questione, il senatore del PD Francesco Palermo aveva spiegato che per i reati di bullismo in generale «c’è già la sanzione

La nuova legge sul cinema

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Entrerà in vigore da gennaio, prevede un nuovo fondo per i finanziamenti, incentivi ai giovani e criteri più oggettivi per la selezione dei film da sostenere Giovedì 3 novembre è stata approvata in maniera definitiva la nuova legge “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, che regola la gestione statale dei finanziamenti per il cinema e istituisce nuovi organi specifici. Il ministro per la Cultura Dario Franceschini ha detto che è una riforma «attesa da decenni», e ha spiegato che prevede «regole trasparenti e più risorse per film, sale e giovani». Leggiamo dal sito de Il Post Per la legge, il governo aveva chiesto un consulto anche a Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino, tutti registi vincitori del premio Oscar, che si erano incontrati con Franceschini e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo scorso gennaio. La legge istituisce un Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo, un nuovo ente per gestire i fi

‘Quel grande progetto di una legge organica sul cinema non è più un sogno ma una realtà’ Stanziati 400 milioni l’anno per il settore

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“Quel grande progetto di una  legge organica sul cinema  non è più un sogno ma una realtà. Siamo ad un passo dall’approvazione definitiva, non c’è ancora il bicameralismo non paritario, ma siamo fiduciosi che nell’arco di qualche settimana ci possa essere l’approvazione definitiva alla Camera”. Lo ha detto il premier  Matteo Renzi , parlando nella sala delle Udienze di Palazzo Vecchio a Firenze, alla conferenza stampa di presentazione della nuova legge sul cinema ,  passata in Senato giovedì scorso , insieme al ministro dei Beni culturali  Dario Franceschini . “E’ una legge che è attesa da 40 anni, prevede  400 milioni all’anno che corrispondono al 60% in più rispetto ai 150 milioni . Con la nuova normativa sul cinema le commissioni ministeriali saranno sostituiti da un sistema di incentivi automatici. Il superamento della commissione e dell’autorizzazione attraverso un timbro è qualcosa di simile alla presentazione del progetto di Industria 4.0 del ministro Calenda. Chi h

I figli sono (finalmente) tutti uguali

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Finalmente, dopo anni di discussione, è stata approvata ieri una legge che costituisce un importante punto di innovazione: non esistono più i figli con aggettivi, cioè legittimi o naturali, ma i figli sono tutti uguali. I figli naturali sono ora equiparati a quelli nati all'interno del matrimonio. La legge ora prevede che «la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo». Sarà così possibile attribuire anche ai figli nati fuori dal matrimonio una serie di diritti che nascono dal vincolo di parentela, rispetto ai temi dell'affidamento e dell'eredità, ad esempio. Finalmente i figli sono tutti uguali, quindi, in un Paese in cui il 25% dei figli nasce fuori del matrimonio o in cui fino a oggi un minore adottato che perdeva i genitori adottivi tornava in adozione perché non