Immigrazione, Renzi: “Se la Ue continua così l’Italia farà da sola. Farà quel che serve con i Paesi africani”
“Ringrazio gli atleti paralimpici, riconosco ai nostri connazionali tutto l’affetto. Un grande abbraccio a loro da parte del governo”. Così il premier Matteo Renzi ha introdotto la conferenza stampa da New York durante i lavori dell’Onu. “È stata una straordinaria festa e siamo molto orgogliosi di aver dato al comitato paralimpico guidato dall’ottimo Luca Pancalli, come governo, tutti gli strumenti per operare in autonomia”.
“Da parte nostra la priorità è la questione dei rapporti con l’Africa, come abbiamo detto a Bratislava, e poi la lotta al terrorismo globale” ha continuato Matteo Renzi. “Questa sarà l’ultima assemblea Onu di Ban Ki Moon e del presidente Obama, da parte nostra la priorità e’ quella dei rapporti con l’Africa ed evidenziare con grande forza la lotta al terrorismo globale. Da parte di tutti ci sarà la massima attenzione nella lotta al terrorismo”, ha aggiunto Renzi, “ma non vedo collegamento diretto tra questione migranti e terrorismo. Credo sia un pericolo sovrapporre terrorismo e migrazioni. Stabilire una connessione tra sicurezza e immigrazione al momento non è nella realtà nei fatti. Punto. I terroristi che sono arrivati in Europa non hanno viaggiato in barconi ma in comodi aerei, quelli dell’11 settembre viaggiavano in business. Poi certo c’è il tema delle periferie”.
L’Europa deve affrontare l’emergenza immigrazione, bisogna salvare tutte le persone che è possibile salvare ma non possono poi essere collocati tutti in Italia. “E’ evidente che dobbiamo salvare tutti quelli che possiamo salvare, è altrettanto evidente che non può essere l’Italia a raccoglierli tutti. I numeri sono più o meno quelli dello scorso anno, ma il tema è la strategia dei prossimi anni. O si interviene per tempo in Africa o l’Europa non è in grado di gestire il problema. Ma gli europei devono dirci, ma i loro silenzi eloquenti lo dicono, se pensano che la questione immigrazione si possa risolvere con un convegno o un’intervista”.
“La mia impressione è che se l’Europa continua così, l’Italia dovrà organizzarsi in modo autonomo. Questa è la novità, questo è il messaggio uscito da Bratislava. Questo è il motivo per cui, per dirla in maniera eufemistica, non l’abbiamo presa bene. Mi dispiace perché questa è un’occasione persa per l’Europa, più che una sconfitta per l’Italia. L’Italia farà da sola. Farà quel che serve con i Paesi africani. Mi dispiace, perché è un problema europeo”, che a Bratislava è stato di fatto ignorato.
Quella dell’immigrazione “è questione da affrontare tutti insieme con sindaci, ministeri e autorità europee”. E su questo “ci stiamo tarando per il 2017” visto che “il problema non è l’immediato: l’Italia non ha un afflusso di migranti straordinario come in Germania lo scorso anno. Ma noi dobbiamo interrompere il flusso perché l’arrivo costante senza un intervento a monte, e cioè in Africa, rischia di creare delle difficoltà”.
Quanto alla lettera del Sindaco di Milano Beppe Sala, “ho letto le considerazioni di Sala, non le giudico” una critica al governo “ma pongono un tema vero. I Comuni che accolgono sono il 10% di tutti i Comuni. Il sistema degli Sprar può essere ridiscusso e lo stiamo facendo insieme a tutte le realtà comunali: con l’Anci, il responsabile immigrazione, con il Viminale e con gli altri soggetti su come gestire. Siamo pronti a discutere con i sindaci e la lettera di Sala è uno stimolo: ne avevamo parlato martedì scorso durante la firma del patto di Milano, non ci prende alla sprovvista ma non ha urgenza per domani mattina”.
I migranti che sono in attesa di ottenere lo status di rifugiato non possono essere lasciati a “bighellonare” nelle strade, perché questo crea “elementi di preoccupazione” per le comunità che li accolgono. “Bisogna evitare che chi viene qui, in attesa di essere giudicato rifugiato stia a passare il tempo senza fare niente, perché mi sembra evidente che se tu hai centinaia di persone davanti al bar ad attendere che si faccia sera, giustamente crea elementi di insofferenza”. Dunque, “bisogna consentire a queste persone di venire solo se hanno titolo per farlo”, servono “interventi in Africa, cooperazione internazionale”. Ha poi aggiunto Renzi: “Contemporaneamente chi ha diritto di stare da noi abbia gli strumenti per stare qui senza essere dalla mattina alla sera a bighellonare fuori da strutture pubbliche e private, perché questo crea elementi di preoccupazione”.
“Non si può ragionare giorno dopo giorno, ma serve un piano complessivo come il piano per l’Africa su cui al momento l’Europa fa le conferenze e le interviste. Noi pensiamo occorrano politiche concrete. Bratislava doveva essere la ripartenza dopo la Brexit. Alla prova dei fatti è mancata la volontà. Speriamo che torni, nell’interesse comune”.
I migranti che sono in attesa di ottenere lo status di rifugiato non possono essere lasciati a “bighellonare” nelle strade, perché questo crea “elementi di preoccupazione” per le comunità che li accolgono. “Bisogna evitare che chi viene qui, in attesa di essere giudicato rifugiato stia a passare il tempo senza fare niente, perché mi sembra evidente che se tu hai centinaia di persone davanti al bar ad attendere che si faccia sera, giustamente crea elementi di insofferenza”. Dunque, “bisogna consentire a queste persone di venire solo se hanno titolo per farlo”, servono “interventi in Africa, cooperazione internazionale”. Ha poi aggiunto Renzi: “Contemporaneamente chi ha diritto di stare da noi abbia gli strumenti per stare qui senza essere dalla mattina alla sera a bighellonare fuori da strutture pubbliche e private, perché questo crea elementi di preoccupazione”.
“Non si può ragionare giorno dopo giorno, ma serve un piano complessivo come il piano per l’Africa su cui al momento l’Europa fa le conferenze e le interviste. Noi pensiamo occorrano politiche concrete. Bratislava doveva essere la ripartenza dopo la Brexit. Alla prova dei fatti è mancata la volontà. Speriamo che torni, nell’interesse comune”.