L'Assemblea Nazionale di ieri. Inizia il mandato di Matteo Renzi



Il ricordo di Mandela


L'arrivo di Matteo Renzi sul palco

Subito dopo il discorso


L'abbraccio con Gianni Cuperlo


Si è svolta a Milano l’Assemblea nazionale del nostro partito nel quale è stato proclamato segretario Matteo Renzi e nella si è votata l’elezione della nuova Direzione.

Alla presenza dei big del Partito, dei nuovi eletti alla Direzione nazionale, dei volontari (una folta pattuglia partita anche da Brugherio all'alba della domenica mattina), sono stati avviati i lavori con gli interventi di Guglielmo Epifani, segretario uscente, e di Davide Zoggia, responsabile nazionale per l'organizzazione, che poi hanno lasciato spazio al nuovo segretario Matteo Renzi.

Il lungo discorso di Matteo Renzi ha introdotto la piattaforma programmatica sulla quale il Partito Democratico impronterà il suo lavoro durante questi anni. Questioni centrali saranno il welfare basato sul sussidio universale, le unioni civili per gli  omosessuali, lo ius soli e l’abolizione della Bossi-Fini. Un discorso con salde radici a sinistra, come hanno avuto modo di dire commentatori e oppositori politici, ma che soprattutto ha stabilito un cambio di passo rispetto al passato.
Dal punto di vista giornalistico la notizia che più ha acceso gli animi è sicuramente la proposta al M5S di un patto per la restituzione dei 42 milioni che spettano al PD come rimborso elettorale, in cambio di un'appoggio per la riforma del Senato che consentirebbe un risparmio di un miliardo di euro. E' cambiato il tono del dibattito nel quale il Pd non vuole più essere subalterno alle forze minoritarie del Governo, ma vuole dettare l'agenda per avviare le riforme di cui ha bisogno il Paese.

Gianni Cuperlo è stato eletto per acclamazione Presidente del Partito (Per capire come funzionano gli organismi del Partito, quest'utile bignami).

Una giornata da cui riparte il Partito Democratico, dopo il lungo percorso delle Primarie. 
       

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