La Lega nega l’assistenza sanitaria di base ai i bambini stranieri irregolari

Per la Lega Nord Lombarda il diritto alla Salute non deve garantito ai minori stranieri. Se i genitori non hanno regolare permesso di soggiorno.
E' stata questa la risposta di Lega, Pdl e Lista Maroni alla mozione presentata dal coordinatore del centrosinistra Umberto Ambrosoli, che prevedeva "l'attribuzione del pediatra di libera scelta e l'erogazione di determinate prestazioni sanitarie per i figli di immigrati extracomunitari senza permesso di soggiorno".
Un riconoscimento già attivo in Friuli, Umbria e Toscana, oltre che un sano principio di civiltà, oltreche un diritto universalmente garantito dalla carta del bambino. 

Riprendiamo a tal proposito le parole del Consigliere Regionale Fabio Pizzul:
La Conferenza stato regioni ha invitato le regioni a farlo e in sette si sono già adeguate, mentre la Lombardia lascia discrezionalità al singolo medico e alla singola struttura nell’erogazione delle prestazioni ai minori irregolari e così le cure non vengono garantite in maniera corretta e sistematica.
Purtroppo oggi in Aula si è strumentalizzato, secondo la solita vecchia propaganda anti clandestino leghista e della maggioranza, un tema che invece di essere affrontato in maniera ideologica, andrebbe al più presto normato, nell’interesse di tutti, al fine di assegnare anche ai bambini stranieri, come a tutti gli altri, un pediatra di libera scelta, invece di costringerli a ricorrere, solo in caso di urgenza, a pronto soccorsi già oberati e sicuramente più costosi.
La questione non finisce qui.  Abbiamo già annunciato la richiesta di un’audizione con le associazioni che si fanno carico del problema, Caritas e Naga, per conoscere i numeri, i costi e i dati epidemiologici di questo target.
Una scelta in linea con una certa ideologia incapace di guardare oltre il proprio giardino fiorito, e che fa discutere. 

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