La situazione di Alcatel Lucent arriva in Parlamento


Dopo la presentazione di una interpellanza inviata ad inizio aprile all'allora Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, il neo deputato alla camera Roberto Rampi ha riferito all'aula la situazione di Alcatel Lucent,


Abbiamo seguito la vicenda dagli esordi qui, qui, qui e qui.

Quest'ultimo passaggio ce lo racconta MB news.


La multinazionale con la sua sede italiana a Vimercate, che dal giugno dell'anno scorso ha messo in cassa integrazione 245 lavoratori in tutta Italia, 170 solo in Brianza.

A un mese dalla scadenza dei 12 mesi di cassa, sindacati e lavoratori sono tornati a protestare per avere risposte certe sul loro futuro: l'accordo firmato il giugno scorso prevedeva 12 mesi di CIG, mai a zero ore, con l'impegno di reinserimento di questi lavoratori nel caso di arrivo di nuove commissioni per l'azienda e comunque senza alcuna possibilità da parte di Alcatel di prendere decisioni unilaterali in merito.

A marzo come un fulmine a ciel sereno fu paventata da Alcatel la possibilità di trasformare la cassa integrazione in esuberi. Un'affermazione che portò subito allo stato di agitazione con scioperi e un corteo lungo la strada provinciale Monza Trezzo.

Ad oggi nessuna risposta certa è stata data e quindi l'onorevole Rampi ha deciso di portare il caso in aula per mettere a conoscenza tutta la camera della situazione e di cui riportiamo per intero il suo intervento:


"Signor Presidente, intervengo per sollecitare un'interrogazione sul caso Alcatel-Lucent Italia S.p.a. che riguarda un settore fondamentale del Paese – afferma il deputato Roberto Rampi - Purtroppo, di settori in crisi oggi da segnalare ce ne sono tanti, ma il caso di Alcatel-Lucent riguarda, invece, duemila lavoratori in questo Paese che in crisi non si possono dire visto che lavorano in uno dei settori trainanti dell'economia mondiale in questo momento, seicento dei quali si occupano di ricerca e sono stati in questi anni, almeno negli ultimi quattro o cinque, tra i migliori ricercatori in campo mondiale rispetto a tecnologie come quelle del wireless e della fibra ottica. 

In realtà, il problema di Alcatel-Lucent è un problema che riguarda la capacità di investimenti nelle nuove tecnologie del nostro Paese. Pensiamo alla famosa agenda digitale di cui abbiamo parlato in quest'Aula anche la scorsa settimana e rispetto alla quale nell'interrogazione chiedevamo, insieme agli altri colleghi, un'ulteriore notizia circa a che punto potesse essere e se potesse ripartire.

Questi lavoratori domani (oggi,ndr) saranno per otto ore in sciopero nazionale proprio perché sono in attesa di notizie rispetto ad un accordo del giugno dello scorso anno, siglato con il precedente Governo, che vedeva una possibilità di rilancio occupazionale dell'azienda. 

Da un anno a questa parte questi lavoratori hanno assunto su di sé il carico di riduzione di costo per permettere all'azienda di ripensare un piano industriale che, però, ancora non c'è e che vedesse nuovi investimenti proprio nel settore della ricerca, mentre quello che era previsto un anno fa era il trasferimento di tutta la ricerca negli Stati Uniti d'America. Ora capite che gli Stati Uniti d'America non sono un mercato dove il lavoro costa meno, sono però un mercato dove gli investimenti in questo settore sono investimenti crescenti.

Credo sia importante che quest'Aula sia vicina a questo settore, non perché non lo debba essere a tutti i lavoratori, ma perché di qui passa, sì il lavoro e la vita di tante famiglie, ma passa anche un pezzo di destino fondamentale della capacità di questo Paese di essere all'interno di quelle che sono il centro e il cuore delle tecnologie del futuro. Domani mi risulta esserci anche un incontro al Ministero e per questo sono convinto che pure quest'Aula, con la risposta all'interrogazione, anche in forma scritta, debba essere messa a conoscenza dello stato di questa situazione".

Nel pomeriggio di oggi la discussione è passata sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico dove sindacati e azienda cercheranno di trovare un accordo ad oggi non proprio scontato.

L'intervento di Roberto Rampi può essere rivisto qui cercando la "Seduta di assemblea numero 19 della XVII legislatura". L'intervento è stato fatto alle 20.02

DoppiaM

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