Giorgio Napolitano rieletto Presidente della Repubblica


Alle 18.18 di ieri Giorgio Napolitano è stato eletto con una larga maggioranza dodicesimo Presidente della Repubblica.

Alla quinta votazione, per il suo secondo mandato Napolitano ha raccolto 738 voti dei 1007 grandi elettori. E' la prima volta che un Presidente riceve un secondo mandato. 

Sono stati Pd, PdL, Scelta Civica e Lega a chiedere a Giorgio Napolitano, nella mattinata di ieri, la disponibilità alla rielezione, dopo lo stallo dei giorni precedenti. Una richiesta che, per il Pd in particolare, è nata in condizioni drammatiche, con un partito che nei giorni precedenti aveva bruciato le candidature di Franco Marini e del padre dell'Ulivo, Romano Prodi, quest'ultimo impallinato dal "fuoco amico" di 100 franchi tiratori del Pd stesso. Una situazione che ha portato alle dimissioni dell'intera segreteria del Partito Democratico.

«Potete immaginare come abbia accolto con animo grato la fiducia espressa liberamente sul mio nome dalla maggioranza dell’Assemblea», sono state le prime parole del presidente della Repubblica subito dopo aver ricevuto dai presidenti delle Camere il verbale della riavvenuta elezione al Quirinale.

Napolitano ha poi detto una cosa chiarissima: «Lunedì dinnanzi alle Camere, in occasione del giuramento, avrò modo di dire quali sono i termini entro i quali ho ritenuto di poter accogliere in assoluta limpidezza, l’appello rivoltomi ad accettare l’incarico, e come intendo attenermi rigorosamente all’esercizio delle mie funzioni istituzionali. Dobbiamo guardare tutti, come io ho cercato di fare in queste ore, alla situazione difficile del paese, ai problemi dell’Italia e degli italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese».



Le modalità di scelta di Giorgio Napolitano hanno provocato moltissime reazioni. Fino al giorno precedente, il Presidente era riconosciuto dalla netta maggioranza degli italiani come il "faro" dell'Italia. Ieri molti hanno reagito in maniera critica, ma siamo convinti che proprio nel discorso di lunedì il Presidente farà chiarezza su cosa si aspetta ora da una classe politica che certamente ha fornito una pessima prova, in questi giorni.

In particolare, per il Partito Democratico si apre ora una fase di profondo ripensamento, dopo i fatti di questi giorni. E non mancheremo di raccontarli. Come sempre.

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